[…] Il nome di Giovanni Miccoli è indissolubilmente legato alla fondazione
del corso di laurea in Storia presso l'ateneo triestino. Questa avvenne in anni
in cui stava aprendosi nel sistema universitario italiano uno spazio nuovo per
gli studi storici, confinati, prima degli anni Settanta, in una posizione sussidiaria,
come semplice indirizzo del corso di laurea in Lettere, e solo a partire dal
1 970-71 (dal 1975-76 a Trieste) organizzati in un vero e proprio corso di laurea
autonomo. Naturalmente nel secondo dopoguerra gli studi storici in area
giuliana e anche all'interno dell'ateneo triestino potevano contare su figure di
notevole valore, che avevano contribuito a un profondo rinnovamento della
ricerca storiografica: Nino Valeri (1897-1978), docente di Storia moderna dai
primi anni Cinquanta, Giovanni Tabacco (191 5-2002) nel suo periodo triestino,
lo storico siciliano Salvatore Francesco Romano (n. 1910) , Elio Apih (Trieste,
1 922) e poi Fabio Cusin (1904-1955), Carlo Schiffrer (1902-1 970), Giulio Cervani
(Trieste, 19 19), particolarmente attivi anche tramite le importanti iniziative
del Comitato di Trieste e Gorizia dell'Istituto per la Storia del Risorgimento
Italiano. Né va dimenticato il ruolo svolto dall'Istituto regionale per la Storia
del Movimento di Liberazione in Friuli Venezia Giulia, fondato nel 1 953, dal
1958 presieduto da Ercole Miani, e fin da principio molto strettamente legato
agli storici accademici triestini. Altri furono però coloro che giocarono un ruolo
decisivo nella nascita del corso di laurea in Storia a Trieste, che ebbe luogo
nel 1975-76 per iniziativa di docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia come
Enzo Collotti (n. 1929), docente di Storia contemporanea, Emanuele Casamassima
0916-1988), già direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e
docente di paleografia, e Giovanni Miccoli.
Quest'ultimo (Trieste, 1933) era rientrato nella sua città natale nel 1968
dopo aver vinto, l'anno prima, la cattedra di Storia medievale. Proveniva da
Firenze, o meglio, da Pisa, dove aveva trascorso un quindicennio di importanza
fondamentale. Alla Scuola Normale di Pisa, dal 1952 al 1957, era stato
allievo e successivamente perfezionando con il medievista, allievo di Pietro
Fedele e della scuola storico-positiva, Ottorino Bertolini (1892- 1977), col quale
si era laureato, con Augusto Campana (1906-1995), Arsenio Frugoni (1914-
1970), ma anche con Delio Cantimori (1904-1966). […]
Queste note riassuntive della figura di Giovanni Miccoli, sono tratte dall’Introduzione al volume “Studi in onore di Giovanni Miccoli” a firma del prof. Guido Abbattista, e possono essere interamente consultate nel volume medesimo edito nel 2004, dal Dipartimento Di Storia e Storia dell'Arte. Il volume, a cura di Liliana Ferrari, è tuttora disponibile sia in versione cartacea, presso EUT, sia in versione digitale open access al seguente link: https://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/8149
Come certamente è noto due giorni fa è mancato il prof. Giovanni Miccoli, eminente storico internazionalmente noto, Docente e Professore Emerito dell’Università di Trieste, membro dell’allora Dipartimento di Storia e Storia dell’Arte, nonché esponente di primo piano del mondo della cultura e della politica a Trieste e nella Regione Friuli Venezia Giulia.
Appare opportuno e doveroso esprimere qui un suo ricordo, a testimonianza di tutta la comunità accademica, con il rimando proprio a quel volume e al modo con cui allora si volle onorare la carriera di uno storico insigne, nella consapevolezza che può servire oggi da giusto ricordo in questo frangente di lutto, sottolineando quale contributo di grande prestigio Giovanni Miccoli abbia dato agli studi storici e all’insegnamento della storia all’Università di Trieste.