Cambiamento climatico ed effetti sugli animali: il LAC alla Mostra internazionale "Natura Bio-Robotica"

25 Agosto, 2023

Attività di ricerca scientifica, viaggio nella conoscenza del mondo animale, tecnologia robotica, realizzazione artistica e fruizione culturale del grande pubblico: sembrerebbero temi difficili da conciliare e, invece, un team di ricerca UniTS ha sviluppato un progetto originale e fortemente trasversale.

Il Laboratory of Animal Cognition (LAC) dell'Università di Trieste, coordinato dalla prof.ssa Cinzia Chiandetti, ha condotto uno studio dal titolo “Animal CogiStArt” promosso dall'assegnista di ricerca Andrea Dissegna, che ha esplorato in laboratorio l’effetto del cambiamento climatico e dell’impatto antropico sulla diversità comportamentale e cognitiva di piccoli invertebrati, poiché la mancanza di diversità ha un impatto negativo sull’equilibrio dell’ecosistema globale.

Il progetto, che è supportato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia attraverso i bandi di finanziamento regionali Ecosistemi intelligenti. Sostenibilità, turismo culturale e green deal per un FVG più sostenibile (LR 34/2015 - Art.5 c. 29-33), ha consentito al LAC di partecipare Robotics, Festival di Arte e tecnologia dedicato alla robotica, con l’intento di creare meccanismi sempre più simili all’uomo, apre a nuove prospettive di ibridazione. 

Il LAC, infatti, collaborando all'équipe multidisciplinare di Bionica, ha contribuito alla Mostra Internazionale "Natura Bio-Robotica", che sarà visitabile da sabato 26 agosto a domenica 24 settembre nella Sala Leonor Fini del Magazzino 26, nel Porto Vecchio di Trieste.

Una collaborazione scientifico-artistica sul terreno fertile della bioarte per studiare e creare forme e ambienti suggestivi in cui clima, ambiente e vari stressors sono controllati scientificamente attraverso sensori specifici. 

All'interno dell'installazione principale, Be to Bees, saranno presenti ambienti intelligenti progettati dal LAC, in collaborazione con la Delta Instruments, per ospitare la vita dei piccoli animali studiati.

Questi ambienti gestiscono il loro clima interno in modo autonomo grazie all'automonitoraggio della temperatura e dell'umidità, all'autoirrigazione del terreno e consentono la videoregistrazione per il tracciamento automatico del comportamento animale.

La fruibilità dell'opera sarà garantita dalla loro forma sinuosa e bioispirata e da un'apposita lente che consentirà al pubblico di osservare gli esemplari mantenuti al loro interno. Vi saranno ospitate due specie di isopodi terrestri (Porcellionides pruinosus e Armadillidium pallasii) che i visitatori potranno apprezzare nelle loro differenze comportamentali, pur occupando ambienti totalmente identici.

Il grande pubblico, mediante l'osservazione partecipata possibile attraverso linguaggi e spazi artistici sperimentali, avrà un'intuizione concreta dell'importanza del progresso delle conoscenze per una rapida ed efficace sensibilizzazione a vantaggio dell’emergenza degli effetti catastrofici dell'emergenza climatica.