Nicolò Brugnera

Nicolò Brugnera
Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche
Sales Manager presso DOK-ING Ltd.
Zagabria - Croazia

Intervista rilasciata a marzo 2023

 

"Vai in Erasmus, non te ne pentirai!"

 

1) NOME - COGNOME 

Nicolò Brugnera

 

2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO, RUOLO E SEDE

DOK-ING Ltd., Sales Manager, Zagabria (Croazia)

 

3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO

Laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche

 

4) QUALE È STATA LA TUA PRIMA ESPERIENZA DI LAVORO DOPO LA LAUREA? CREDI TI SIA SERVITA PER ENTRARE A FAR PARTE DELL’AZIENDA PER CUI LAVORI?

Dopo la laurea a UniTS non ho cominicato subito a lavorare, ma ho continuato il mio percorso di studi nel Regno Unito. Dopo aver terminato il master lì, la mia prima esperienza è stata un tirocinio presso NCT Consultants, azienda olandese attiva nell’organizzazione di eventi nel settore della difesa. Ed è proprio grazie a quel primo lavoro che ho ottenuto la mia posizione attuale.

 

5) PUOI SPIEGARE QUALI SONO LE TUE MANSIONI E LE RESPONSABILITÀ CHE RICOPRI?

Attualmente ricopro il ruolo di Sales Manager per l’Europa meridionale, l’America del Sud e il Sud-est asiatico presso DOK-ING, azienda croata attiva nel settore della robotica applicata al settore della difesa, in particolare per ciò che riguarda lo sminamento umanitario e la difesa contro i cosiddetti rischi non convenzionali, quali IED e CBRNe. In sostanza, mi occupo di mantenere relazioni con stakeholders sia nel settore privato che nel settore pubblico, quali ufficiali delle Forze Armate, di Polizia e dei Corpi dei Vigili del Fuoco o della Protezione Civile, e di creare opportunità per la fornitura delle nostre macchine speciali.

 

6) C’È UN ERRORE CHE RITIENI DI AVER COMMESSO NELLA RICERCA DEI TUOI PRIMI IMPIEGHI E CHE TI SENTI DI CONDIVIDERE AFFINCHÉ ALTRI NON LO RIPETANO?

Sì, quello di focalizzarmi troppo sull’entrare in un’organizzazione internazionale invece di concentrarmi sulle possibilità presenti nel settore privato. Il processo di ricerca di lavoro, di stesura del CV e delle cover letter è lungo e faticoso; praticamente un lavoro in sé. E, purtroppo, in organizzazioni quali l’Unione Europea, la NATO o l’ONU la concorrenza e la competitività dei candidati sono molto elevate, quindi entrare dal “portone principale” è alquanto difficile. Un maggior focus iniziale sul settore privato, ad esempio in società di consulenza attive nel settore a cui si aspira, può permettere di entrare più agilmente nel mondo del lavoro, di acquisire competenze chiave e di crearsi un network in grado di aprire le porte alla tanto agognata carriera nel settore internazionale. O, come è successo a me, di scoprire la propria vocazione nel settore commerciale!

 

7) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE CHE TI HANNO PERMESSO DI RAGGIUNGERE I TUOI OBIETTIVI PROFESSIONALI?

Senza dubbio la conoscenza della lingua inglese, in primis, ma anche di altre lingue straniere. Nella mia ancora breve esperienza lavorativa mi sono trovato ad avere a che fare, a vari livelli, con quasi dieci lingue diverse. La capacità di saper comunicare, anche a un livello molto basico in ognuna di queste, mi ha aiutato molto nel mio lavoro. Inoltre, la conoscenza delle relazioni internazionali acquisita tramite UniTS e l’elasticità mentale che si sviluppa stando esposti a un ambiente internazionale hanno fatto la differenza. In questo senso, il primo step per me è stato la partecipazione a un anno di Erasmus, tramite la vasta rete del DiSPeS di UniTS. Un’esperienza unica, per la quale sono ancora grato alla nostra Università. Ultimo, ma non meno importante, anche la tenacia nel non mollare di fronte alle difficoltà, sviluppata attraverso anni di sport, nel mio caso canottaggio, ha giocato un ruolo importante.

 

8) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE DESIDERA INTRAPRENDERE LA TUA PROFESSIONE?

Innanzitutto, di fare l’Erasmus! L’esperienza di vita che si matura in un periodo all’estero è inestimabile. In questo senso, consiglio anche di non aver paura di provare nuove esperienze, di concentrarsi sullo sviluppo delle attività extracurriculari – ad esempio, la vita associazionistica al SID era molto vivace, penso ad esempio a Sconfinare, MSOI, MFE... – e di cercare di finire in tempo l’università. Una laurea triennale, anche se ottenuta con un punteggio più basso, fa più gola a un potenziale datore di lavoro di un 110 e lode ottenuto fuori corso. La combinazione di questi elementi rende il curriculum di un neolaureato molto più appetibile. E un’ultima cosa: ricordo quanto fossero “pesanti” i corsi di francese obbligatori al SID... Ma, sul lungo periodo, si sono poi rivelati molto utili. Imparare una seconda lingua straniera fa tutta la differenza del mondo. E dalla terza lingua in poi è tutto in dicesa!