UniTS partner di Uni4Justice, progetto finanziato per migliorare l'efficienza della Giustizia italiana

24 Gennaio, 2022

L’Università di Trieste, attraverso un gruppo di ricerca interdisciplinare, è tra gli atenei partner di Uni4Justice, progetto di ricerca finalizzato a una riorganizzazione degli uffici giudiziari, civili e penali più efficiente, più efficace e più vicina ai cittadini.

È di questi giorni la notizia che il progetto, volto a fornire un contributo alla realizzazione di un obiettivo di importanza strategica primaria del PNRR, ha ottenuto un finanziamento di 8.89 milioni di euro dal Ministero della Giustizia all’interno del Programma Operativo Nazionale (PON).

Uni4Justice è coordinato dall’Università di Bologna e vede la collaborazione complessivamente di quattordici Atenei italiani, cinque  distretti di Corte d’Appello (Ancona, Bologna, Trento, Trieste, Venezia) e i Consigli degli Ordini degli Avvocati.

UniTS partecipa al progetto con un gruppo di ricerca coordinato dal prof. Lotario Dittrich, ordinario di Diritto processuale civile, e del quale fanno parte docenti del Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (Gian Paolo Dolso, Paolo Ferretti, Alessandra Frassinetti ed il dottorando Andrea Conzutti), del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (Andrea Crismani e Giuseppe Ieraci), del Dipartimento di Ingegneria e Architettura (Alberto Bartoli), del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche (Francesco Venier) e del dipartimento di Matematica e Geoscienze (Luca Bortolussi e Luca Manzoni).

L’Ateneo giuliano riceverà assieme all’Università di Udine, un finanziamento di quasi 605 mila euro per lavorare alla realizzazione del progetto negli uffici giudiziari della Corte d’Appello di Trieste.

Grazie a Uni4Justice il mondo accademico potrà mettere le sue competenze specifiche al servizio dell’organizzazione della giustizia, per elaborare con il personale togato, amministrativo e tecnico, modelli di Ufficio per il processo che possano migliorare la routine di lavoro e di trattazione dei procedimenti.

Si punta a creare processi di innovazione organizzativa e funzionale generati dall’integrazione degli strumenti più innovativi approntati dalla ricerca socio-giuridica, dall’informatica giuridica e dalla gestione dell’intelligenza artificiale.

Il progetto si propone di costruire competenze rispondenti ai bisogni e di valorizzare le risorse assegnate – umane, tecnologiche e infrastrutturali – in una prospettiva di efficienza e di crescita della qualità complessiva del “servizio giustizia”, migliorando il servizio offerto ai cittadini e creando sul territorio sinergie permanenti tra ordine giudiziario, università e avvocatura.