La proposta progettuale Horizon Europe “North Adriatic Hydrogen Valley”, presentata a settembre 2022 (HORIZON-JTI-CLEANH2-2022-06-01 - Hydrogen Valley large scale) è stata ammessa alla fase di preparazione del Grant Agreement che stabilirà nei prossimi mesi l’esatta destinazione e distribuzione del finanziamento.
La notizia è stata resa pubblica dalla Commissaria europea per l’Innovazione, ricerca, cultura, istruzione e giovani Mariya Gabriel LEGGI
Il ruolo dell’Università degli Studi di Trieste
UniTS è stata fra gli enti promotori della “North Adriatic Hydrogen Valley” già dal 2021 e attualmente è referente degli enti di ricerca del FVG coinvolti nel progetto.
In particolare, nel progetto Horizon Europe appena approvato dall’UE, l’ateneo si occuperà dello sviluppo di strumenti e modelli matematici a supporto della progettazione e della gestione degli impianti oltre che dell'attivazione di percorsi formativi dedicati alle nuove figure professionali richieste dall'utilizzo delle nuove tecnologie.
Il valore delle attività dell’Università degli Studi di Trieste nell’ambito del progetto “North Adriatic Hydrogen Valley” è di 800.000€, con un cofinanziamento al 50%.
“L’UE, con la decisione di finanziare con fondi Horizon Europe le Hydrogen Valley, ha impresso una fondamentale accelerazione alla realizzazione del progetto che riguarda anche il nostro territorio. Progetto per cui il nostro Ateneo si è adoperato fortemente favorendo l'interconnessione tra Regione Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, le aziende e la sinergia fra gli enti di ricerca del territorio in modo da amplificarne le potenzialità”, commenta il Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda.
“La nostra è una zona in cui, grazie alla realizzazione della North Adriatic Hydrogen Valley, sarà possibile sviluppare forti economie di scala e sfruttare le risorse del ricco ecosistema della comunità scientifica del territorio al fine di abbassare il costo dell’idrogeno– ha commentato Rodolfo Taccani, Delegato del Rettore per il Trasferimento Tecnologico e i Rapporti con le imprese di UniTS - Queste valli rappresentano oggi delle zone di sperimentazione e l’obiettivo è quello di realizzarne un numero sempre maggiore in modo da collegarle ed estendere le regioni nelle quali si abbandonerà progressivamente l’utilizzo di fonti fossili a favore dell’energia rinnovabile. Energia raccolta, per quanto possibile, localmente limitando la dipendenza da Paesi lontani”.