Salute, ambiente, relazioni sociali, digitale sono solo alcuni dei temi sui quali la ricerca scientifica e il mondo dell’impresa sono chiamati a collaborare per costruire nuovi paradigmi e per trovare soluzioni ai problemi posti dalla recente pandemia.
L'edizione 2020 di Trieste Next, l'ormai storica manifestazione internazionale della ricerca scientifica, che si terrà dal 25 al 27 settembre, è pronta ad affrontare questi e molti altri interrogativi. La crisi sanitaria globale innescata dall’epidemia di Covid-19 si inserisce infatti nel contesto del riscaldamento globale, che rimane la più grande delle emergenze del nuovo millennio. Sapremo sfruttare il progresso scientifico e tecnologico per affrontare questi problemi?
“Science for the Planet: 100 idee per la vita che verrà” è il titolo di questa nona edizione della manifestazione, in cui non si parlerà solo di salute ma anche di inquinamento, energia, alimentazione, sviluppo industriale ed economico, gestione del territorio e molto altro. Un'edizione coraggiosa, che nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, che si svolgerà sia dal vivo che in presenza.
A integrare gli eventi che si svolgeranno negli spazi tradizionali del festival, la possibilità di seguire tutti gli appuntamenti della manifestazione anche in streaming. Novità di quest’anno infatti sarà la “versione digitale” del festival: un vero palinsesto online che unirà attraverso una conduzione giornalistica da studio gli appuntamenti e i relatori e li seguirà per l’intero corso di ogni giornata. In questo modo chi non potrà partecipare fisicamente, anche per via delle misure anti-Covid, potrà seguire piacevolmente interventi e altri avvenimenti. Come ogni anno, la partecipazione del pubblico è completamente gratuita.
L'Università di Trieste è pienamente coinvolta anche in questa edizione di Next. L'ateneo propone, infatti, ben 11 conferenze, 6 spazi attivi e 2 mostre con un coinvolgimento diretto di 28 propri docenti e l'invito a 27 fra relatori e moderatori esterni.
Particolare risalto verrà dedicato ad argomenti correlati all'emergenza Covid 19, con la conferenza “La ricerca ai tempi del Covid19”, introdotta dal Rettore Roberto Di Lenarda, con la presenza dei qualificati docenti Leonardo Egidi, Paolo Gasparini, Umberto Lucangelo, Vanni Lughi, Francesca Malfatti e Alberto Pallavicini. Significativa, in questo contesto, la conferenza moderata dalla prof. Vanessa Nicolin “L’evoluzione della vita: la straordinaria storia del sangue, dalla sua comparsa alla sua applicazione in ingegneria tissutale”, la conferenza della prof. Francesca Cosmi “In rotta per Marte... le alterazioni del tessuto osseo nei viaggi spazial”, come pure le interrelazioni in altri e diversi ambiti scientifici, come ad esempio il prof. Giuseppe Borruso in “Why Italy first? Cause ed effetti territoriali del Covid 19 in Italia” ed i proff. Vanni Lughi e Maurizio Fermeglia in “Dopo il Covid il riscaldamento globale. Siamo preparati?” nonché vari altri contributi scientifici: nella fisica il prof. Francesco Longo, nel rapporto tra natura e tecnologia il prof. Paolo Quazzolo, nel rapporto tra alimentazione e tecnologia la prof. Sabina Passamonti, nella linguistica e scienza il prof. Maurizio Viezzi, nell'urbanistica e ingegneria ecologica la prof. Alessandra Marin, nella chimica il prof. Enzo Alessio.
Per poter esaminare il programma completo si veda qui: