Trieste, 22 ottobre - Si sono riuniti a Trieste gli Organi Accademici delle tre università regionali, sotto la regia del prof. Maurizio Fermeglia, Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Trieste.
La riunione comprendeva, pertanto, gli amministratori universitari che, a vario titolo, compongono i Senati Accademici ed i Consigli di Amministrazione della SISSA e delle Università di Trieste e di Udine.
L'esperienza fin qui portata avanti in questi anni, ha avuto per denominazione "Unity FVG" che, appunto, sta ad indicare la convergenza delle tre università regionali, verso programmi e progetti comuni, che coinvolgono la ricerca, la didattica, la formazione del personale, ed i servizi amministrativi e tecnici.
Il rettore Fermeglia ha pertanto tracciato il lavoro di questi anni, a partire dall'Accordo di Programma stipulato nel 2013, esaminandone gli obiettivi allora formulati e quelli maggiormente raggiunti in questo lasso di tempo. Trovano, infatti, una buona implementazione congiunta fra gli atenei regionali, i programmi sui servizi agli studenti, in particolare quelli di orientamento, i servizi bibliotecari, i servizi per il TTO, la proprietà intellettuale e la brevettazione, i servizi di formazione per il personale TA, i servizi amministrativi e generali. Appaiono invece ancora arretrati, sempre a giudizio del prof. Fermeglia, i programmi dei servizi di mobilità di docenti, ricercatori e studenti nonché quelli per la ricerca scientifica ed i servizi informativi.
Nella sua relazione introduttiva, il rettore Fermeglia ha ancora esaminato l'andamento dell'offerta formativa dei tre atenei, sostenendo che va assolutamente difesa l'ampia gamma dei corsi offerti dall'intero sistema regionale dell'istruzione superiore, che vanno dagli insegnamenti di primo livello (lauree triennali) fino ai corsi di livello post-laurea (dottorati di ricerca), questo per evitare il rischio che le nostre università decadano al mero livello di Teaching University sacrificandone, così, il ruolo più elevato di ricerca e sviluppo scientifico.
Sui maggiori progetti approvati ed implementati nel corso del quinquennio 2013-2018 da UnityFVG, vi è senz'altro quello della Meccatronica, con il Laboratorio di Meccatronica Avanzata - LAMA, presso l'Università di Udine, le quali potenzialità ed applicazioni già avviate sono state illustrate dal prof. Marco Sortino. Quindi, il Laboratorio per il supercalcolo scientifico HPC, con calcolatore di ultima generazione Ulysses, installato presso la Sissa, capace di compiere 100mila miliardi di operazioni al secondo, progetto che è stato illustrato dal prof. Lanza e dal dott. Giorgetti. E' stata quindi la volta della presentazione del nuovo Centro per la Biologia Molecolare - NBIC, da costituirsi presso l'Università di Trieste, progetto illustrato dal prof. Renato Gennaro. Un quarto progetto è costituito dal PaDNU, acronimo che sta per Pace, Diritti umani, Nazioni Unite, che vuole essere un'infrastruttura di ricerca, innovazione, training e outreach, interdisciplinare e competitiva a livello internazionale, nell'ambito dell'implementazione multilivello dei diritti umani, particolarmente nel polo accademico di Gorizia, progetto che è stato presentato dalla prof. Sara Tonolo. Infine, tra i progetti scientifici congiunti avviati, figura ATLACH, acronimo di Advanced Technology Laboratory for Cultural Heritage, progetto di archeologia, in sinergia con molteplici settori scientifici, presentato a cura della prof.ssa Elisabetta Borgna.
E' stata infine la volta della prof. Donata Vianelli, delegata rettorale all'Orientamento studenti in entrata ed uscita, job placement di UniTs, che ha illustrato la collaborazione avvenuta fra le università regionali nel campo dell'Orientamento, con vari progetti congiunti quali Flash Forward, i Moduli Formativi estivi, gli interventi di Job placement con importanti realtà industriali nazionali, e ciò grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, dell'Ufficio Scolastico regionale, e con il coinvolgimento di numerose aziende regionali, di Confindustria e di varie altre realtà associative e imprenditoriali.
Le conclusioni sono state, infine, tratte dal rettore dell'Università di Udine, prof. Alberto De Toni, che ha anch'egli ripercorso le attività di questi anni, auspicando continuità nel lavoro congiunto fra i tre atenei regionali, pur in presenza della scadenza del mandato dei rettori di Trieste e Udine, ed auspicando altresì un rafforzamento delle sinergie dei tre atenei e non solo, ma anche con quelli del Triveneto. I nuovi programmi europei che si profilano, infatti, tendo a chiedere la futura costituzione di reti di almeno sei atenei, va da sè, pertanto, che la strada della collaborazione intra e inter regionale diventa una strada obbligata anche per accedere in maniera sempre più organica, ai fondi messi a disposizione dall'Unione Europea
Al termine, ne è seguito il consueto dibattito fra gli intervenuti che ha visto, sostanzialmente, ribadita la necessità di un rafforzamento dell'Accordo di programma fra gli atenei regionali, che risulti sempre più sinergico e coinvolgente per gli stessi.