Venerdì 5 e sabato 6 maggio 2023 si svolgerà presso il Centro Congressi Molo IV di Trieste Il congresso “Sepsis Trieste” che mira ad aggiornare i clinici italiani su tutti gli aspetti della gestione della sepsi, attraverso gli interventi dei massimi esperti nazionali ed internazionali.
Il congresso, patrocinato dall’Università di Trieste e dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina, è organizzato dal prof. Gianni Biolo, docente di Medicina Interna al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS e direttore della UCO di Clinica Medica dell’Ospedale di Cattinara, e dal dott. Filippo Mearelli, dirigente medico presso la medesima struttura.
Per la prima volta saranno simultaneamente presenti nel capoluogo giuliano i vertici delle principali società e dei più importanti organismi scientifici internazionali coinvolti nello studio di questa patologia: International Sepsis Forum, Sepsis-3 task force, Surviving Sepsis Campaign e World Health Organization.
Relatori e uditori che parteciperanno al congresso provengono da tutte le aree specialistiche coinvolte nella diagnosi e trattamento della sepsi: medicina interna, pronto soccorso, terapia intensiva, chirurugia, malattie infettive e microbiologia.
La sepsi è una risposta non controllata del sistema immunitario a un'infezione che può portare a disfunzione d'organo acuta e shock mettendo in pericolo la vita del paziente. Si tratta di una condizione clinica purtroppo frequente che rappresenta un'emergenza medica a livello globale.
L'incidenza e la mortalità associate alla sepsi variano in modo sostanziale tra le regioni del mondo. Si stima che la sepsi sia responsabile di circa il 20% dei decessi globali. In Italia colpisce almeno 60.000 persone ogni anno con un tasso di mortalità molto elevato. Può colpire chiunque, anche se i soggetti maggiormente esposti sono coloro che presentano un abbassamento delle difese immunitarie come gli anziani ma anche persone il cui sistema immunitario è compromesso da altre malattie o terapie farmacologiche immunosoppressive.
La sepsi è una patologia tempo-dipendente, la diagnosi ed il trattamento tempestivo e appropriato sono essenziali per la sopravvivenza dei pazienti. I batteri causano la sepsi nella maggior parte dei casi, ma anche altri germi come virus (incluso COVID-19 e influenza) e miceti possono essere dei trigger. La diagnosi deve essere tempestiva. Purtroppo molto spesso anche al termine del work up clinico non si raggiunge una diagnosi “certa”: questo accade perché non esiste ancora un gold standard diagnostico di sepsi.
Il trattamento si basa sulla somministrazione precoce di antibiotici e sul tempestivo trasferimento in terapia intensiva in caso di aggravamento. L’incidenza della sepsi è aumentata di circa il 100% negli ultimi anni in relazione all’aumento dell’età media della popolazione europea. Attualmente la maggior parte dei pazienti con sepsi è gestita al di fuori delle unità di terapia intensiva, soprattutto nelle strutture di pronto soccorso e di medicina interna. Queste ultime dovranno prepararsi a fronteggiare in futuro l’evoluzione epidemiologica in termini di intensificazione delle capacità di monitoraggio e trattamento.