Rock History - Suoni di confine

Data evento: 
Da  27/05/202227/05/2022

Venerdì 27 maggio 2022, alle ore 18, a Palmanova (Salone d'Onore), si svolgerà l'evento "Rock History - Suoni di confine", in partenariato con il Deams dell'Università di Trieste.

L'evento avrà come relatori tre docenti dell'Università di Trieste: Sergio Zilli, Loredana Panariti Daniele Andreozzi

Si parlerà di confini durante il Settecento, della loro incertezza e fluidità e degli uomini, delle donne e delle merci che li attraversavano. Qui di seguito i temi specifici che verranno trattati dai tre docenti UniTs:

Sergio Zilli insegna Geografia e Geografia storica dell’odierno Friuli Venezia Giulia all’Università di Trieste. Le sue ricerche dedicano particolare interesse alle trasformazioni del territorio “a est del Nordest” in età contemporanea ma spaziano dalla geografia regionale alla geografia storica alla geografia politica, privilegiando le relazioni tra gli Stati lungo la sezione meridionale della (ex) cortina di ferro e il rapporto fra paesaggio e organizzazione amministrativa dell’Italia e delle sue parti:

Il territorio dell’odierno confine orientale italiano si distingue, all’interno del panorama nazionale, per l’assenza di elementi fisici che consentano di segnare la differenza fra le parti e le genti. Tale condizione, che ha permesso da sempre il suo attraversamento (in entrata e in uscita), ha evitato la contrapposizione fra le diverse culture che qui si incontrano, ma fino ai tempi recenti ha impedito la netta separazione fra gli spazi gestiti dalle diverse amministrazioni statali che si sono susseguite nel corso del tempo. Quando questa situazione è stata superata sono sorti diversi confini, di carattere differente.

Loredana Panariti insegna Storia del lavoro e Storia economica all’Università di Trieste. I suoi interessi di ricerca e le sue pubblicazioni spaziano dalla storia della manifattura in età moderna e contemporanea, con particolare attenzione all’immigrazione e alle tematiche di genere, al ruolo che informazione, innovazione, fiducia e rischio hanno nella costruzione dei sistemi economici:

L’intervento ricostruisce i passaggi di persone e merci lungo il frastagliato confine tra la Serenissima e l’Austria durante il Settecento con particolare attenzione alle storie di vita e professionali dei lavoratori e delle lavoratrici del settore serico. Dagli inizi del XVIII secolo, infatti, la politica mercantilista dei sovrani austriaci, fatta anche di piccoli incentivi, modeste sovvenzioni ed esenzioni fiscali, aveva attratto, specialmente a Gorizia, ma anche nei borghi minori, numerosi artigiani, nella maggior parte veneti, affinché la regione potesse diventare, secondo quello che era il modello di specializzazione produttiva incoraggiato anche dai trattati economici, un’area produttrice di tessuti. Fu una vera e propria guerra commerciale: i tessitori veneti erano controllati, fermati ai confini e, se intenzionati a trasferirsi, arrestati.

Daniele Andreozzi insegna Storia economica all’Università di Trieste. Da anni studia le economie, i commerci e le identità in area mediterranea e a Trieste. Il suo ultimo libro, dedicato a tali tematiche, si intitola Intrecci di vite. Pratiche, mercantilismi e razionalità economiche nella Trieste del Settecento:

Nei mari del XVIII secolo i confini acquistavano le fluidità proprie del liquido che avrebbero dovuto organizzare, l’acqua. Pure le identità delle donne e degli uomini erano fluide e costoro, come ‘sudditi anfibi’, emergevano dalle acque con identità sempre diverse, sfruttando le occasioni che gli interstizi tra gli stati e le normative garantivano per le loro strategie di vita. Un racconto di corsari, identità e potenze cercherà di fissare per un attimo questo universo sempre cangiante.

I docenti saranno accompagnati dai musicisti Mina Opsenica e Samuele Francesco Mazza.

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