ROBOTICS, arte, robotica e tecnologie

Data evento: 
Da  26/06/202030/06/2020

5 WORKSHOP, 2 MOSTRE INTERNAZIONALI, UN CICLO DI WEBINAR: DAL 26 GIUGNO ONLINE E A TRIESTE, MUGGIA E GRADISCA D’ISONZO LA RASSEGNA CHE ESPLORA IL RAPPORTO TRA ARTE, SCIENZA E TECNOLOGIE

Ha mutato date, in seguito allo spostamento del Science in the City Festival in cui è inserito, e modalità operative, privilegiando lo streaming e l’online al posto di azioni live. Ma ROBOTICS, festival di arte robotica e altre tecnologie, è pronto a partire con la sua seconda edizione, che proporrà una serie di workshop, due esposizioni internazionali e alcuniwebinar a partire dal 26 giugno e fino ad autunno inoltrato

La manifestazione, promossa dal Gruppo78 e a cura di Maria Campitelli e Valentino Catricalà, manterrà inalterata la linea portante del progetto che, fondandosi sul rapporto tra arte, scienza e tecnologia, mira a evidenziare l’importanza dell’artista che opera con le tecnologie, riconoscendone l’azione catalizzatrice capace di innescare processi innovativi e utili, al di là dell’arte, per la società in generale. La pratica artistica dell’esplorazione creativa e l’appropriazione sperimentale di nuove tecnologie contiene un ampio potenziale per contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi modelli economici, sociali e commerciali. 

In questo contesto il festival, realizzato con il contributo della Regione FVG, della Fondazione Pietro Pittini e della Fondazione Casali Foreman, darà ampio spazio a un programma di formazione, attraverso un ciclo di cinque workshop su alcune delle tecnologie abilitanti del sistema Industria 4.0, impiegate anche dagli artisti della media-art, con la conduzione di qualificati professionisti ed accademici.
I workshop si svolgeranno in streaming online sulla piattaforma Zoom e sono aperti a tutti, con particolare attenzione ai giovani artisti. Due di essi, il workshop di VIDEOMAPPING INTERATTIVO e quello di MAKING VR proseguiranno, in presenza, tra settembre e ottobre.
Tutti i dettagli e la deadline per l’iscrizione sono sul sito del festival (https://g78robotics.it/workshop/). 

Si partirà il 26 giugno 2020 con MAKING ART in XR, condotto dal creative technologist Antonio Giacomin: sarà un workshop d’introduzione alle tecnologie immersive atte a ricostruire spazi e mostre in ambito virtuale, molto diffuse oggi con il prevalere delll’on-line sugli spazi fisici di musei e gallerie.

Il 1 luglio 2020 sarà la volta di CRYPTOART-BLOCKCHAIN, tenuto da Massimo Franceschet, professore associato d’Informatica all’Università di Udine. Si tratta di un workshop che vede coniugata l’arte nel nuovo sistema decentrato formulato secondo i criteri della blockchain, “un visionario incontro tra matematica, informatica, economia e politica”.

Si proseguirà il 2 luglio 2020 con ROBOTICA, ARTE E TECNOLOGIA, a cura di Paolo Gallina, docente di Robotica all’Università di Trieste, che racconterà delle tecnologie robotiche e le complementari tecniche di “image processing” utili per sviluppare arte digitale. Gallina ha utilizzato un braccio robotico industriale per lo sviluppo di tecniche pittoriche anche molto sofisticate, come l’acquarello, cercando di assimilare il più possibile il braccio robotico alle potenzialità artistiche proprie dell’uomo.

Il 6, 7, 8, 9 luglio 2020 sarà la volta di VIDEOMAPPING INTERATTIVO, workshop realizzato in collaborazione con il festival In/Visible Cities. Lo condurrà Federico Petrei, visual designer e tecnico video. Con il software Millumin sarà sviluppato un approccio creativo alla tecnica del “projection mapping”. Nella seconda fase del workshop, che si svolgerà ai primi di settembre a Gradisca d’Isonzo, si metteranno in pratica le competenze acquisite su diverse tipologie di superfici, utilizzando sensori e svariati dispositivi, per sperimentare l’interazione tra il software Millumin e vari sistemi interattivi.

Il 15 e 16 luglio 2020, infine, sarà la volta di MAKING VR, workshop di tecniche audio-visive per la VR. Con Antonio Giacomin ci s’immergerà nella realizzazione di un’esperienza di realtà virtuale con spatial audio: nel workshop online verranno forniti gli strumenti che porteranno, nel secondo modulo in presenza, a una produzione vera e propria, dalla scrittura alla messa in scena. 

Un altro capitolo del complesso progetto “ROBOTICS” è un’open-call per giovani artisti under 35, dal titolo SEE THE SEA CHANGE, che si apre a una ricerca attualissima sui mutamenti del mare. E’ ideata con la collaborazione di OGS (Istituto Nazionale di Oceonografia e Geofisica Sperimentale) e risponde allo spirito fondante dell’intero progetto, che auspica una sempre più stretta intesa tra ricerca scientifica e percorsi artistici. L’obiettivo è un’esplorazione dell’enorme cambiamento in atto sul pianeta, in particolare del mare, per aumentare la consapevolezza del pubblico sul fenomeno, usando i mezzi dell’arte. 

Il mondo dell’arte si aprirà inoltre nella duplice mostra internazionale al Magazzino 26 del Porto Vecchio, all’interno del Science in the City Festival, con una grande installazione di un artista internazionale che si è fatto conoscere nei più importanti musei e gallerie del mondo; e al Museo Carà di Muggia, con un gruppo di artisti italiani, tra cui alcuni membri del Gruppo78 (come Cecilia Donaggio Luzzatto Fegiz, Elisa Zurlo, Guillermo Giampietro, Paola Pisani), con una sezione di Crypto-Art  guidata da Demetrio Siragusa, e una rappresentanza di artisti stranieri, tra cui lo statunitense Ken Rinaldo. Tutti si cimenteranno con le nuove potenzialità tecnologiche per accrescere e animare, anche in percorsi generativi, i linguaggi dell’arte. La mostra al Magazzino 26 si svolgerà dal 30 agosto al 6 settembre 2020, mentre quella al Museo Carà di Muggia dal 21 agosto al 27 settembre.

Nel corpo delle mostre s’innesteranno dei webinar, una serie di lectures on line sui temi del festival di studiosi, artisti, ricercatori, tra cui Rosario Sorbello, docente di robotica all’Universita di PalermoDerrick de Kerckhove, sociologo della cultura digitale e teorico dell’intelligenza collettiva, il celebre Denis “Jaromil” Roio, artista, hacker e attivista che ha legato il suo nome al progetto Bitcoin, e ancora l’artista Ken Rinaldo, con un’analisi del suo recente percorso artistico tra batteri, virus e tecnologia. Altre performance e spettacoli si snoderanno nel lungo percorso, in collaborazione con i numerosi partner, nell’ambito delle possibilità concesse dalle regole di contenimento.

Per maggiori info: Prof. Paolo Gallina