Ricordo del prof. Giacomo Borruso

17 Ottobre, 2021

E’ mancato il 15 ottobre il prof. Giacomo Borruso, Rettore dell’Università degli studi di Trieste dal 1990 al 1997 e professore emerito dal 2011.

La notizia ha suscitato profondo cordoglio tra chi in ateneo ne ha conosciuto le doti accademiche e umane.

Docente di Economia dei Trasporti e successivamente Preside della Facoltà di Economia e Commercio, è stato fautore della nascita della Facoltà di Architettura per cui ha rivestito il ruolo di Preside dal 2000 al 2009.

Giacomo Borruso ha insegnato per molti anni Economia dei Trasporti presso la Facoltà di Economia e successivamente quella di Architettura dell’Università di Trieste ed è stato coordinatore del Dottorato di Ricerca in Trasporti, Traffico e Ambiente.

Nella sua attività di ricerca si è occupato di numerosi temi che vanno dall’analisi industriale del settore dei trasporti al rapporto trasporti - territorio, in particolare gli impatti delle infrastrutture di trasporto terrestre a sostegno dei traffici portuali triestini.

A Trieste e agli sviluppi dei trasporti marittimi ha dedicato un particolare impegno non solo nel dibattito pubblico ma anche nella riflessione accademica, con lavori sulla containerizzazione, i problemi e le prospettive della portualità nell'Alto Adriatico, i profili economici e gestionali della navigazione interna e il trasporto multimodale, la regolazione economica dei sistemi portuali.

In aggiunta alla produzione scientifica propria, Giacomo Borruso è stato anche un instancabile promotore della cultura dei trasporti, tramite l’organizzazione dell’Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea (ISTIEE), costituito nel 1959 per iniziativa dell’Università degli Studi di Trieste. Ha infine promosso il dibattito scientifico nazionale, contribuendo fin dalla fondazione alla Società italiana di Economia dei Trasporti (SIET) di cui, a fine carriera, è stato nominato Presidente onorario.

Innumerevoli le sue cariche a livello internazionale, nazionale e soprattutto a Trieste.

Il suo ateneo lo ricorda come persona attentissima all’ascolto e al rispetto degli altri, sempre proteso verso le esigenze dell’istituzione e della sua città. Con eleganza di modi e toni, sapeva infondere impegno costante nei suoi obiettivi grazie alla capacità di guardare al futuro con lucidità e fiducia.