È stato presentato lunedì 23 ottobre, nella Sala Cammarata del Rettorato dell’Università di Trieste, il progetto MUSE “Collaborazione transfrontaliera per la mobilità universitaria sostenibile energeticamente efficiente”.
Il progetto
Anche grazie ai risultati delle varie ricerche scientifiche multidisciplinari di natura ingegneristica, economica e sociale che verranno svolte nel corso del progetto stesso, MUSE mira a fornire alle Amministrazioni dell’area transfrontaliera di Italia e Slovenia gli strumenti per lo sviluppo congiunto di politiche di mobilità sempre più sostenibili ed efficienti.
Oltre a questo, una delle ricadute tangibili per la comunità sarà l’installazione di vari punti di ricarica per automobili e biciclette elettriche. Un punto di ricarica alimentato da una innovativa ed intelligente “microgrid” che utilizzerà anche energia solare, verrà installato presso l’Università di Trieste. Verrà inoltre sviluppata una particolare app che consentirà agli utenti di gestire in modo integrato i vari servizi di mobilità, fornendo al tempo stesso dati utili per i ricercatori per l’analisi e lo sviluppo di soluzioni sempre più efficienti.
L’Università di Trieste è il “lead partner” del progetto MUSE, coordinato dal prof. Vanni Lughi del Dipartimento di Ingegneria e Architettura e del Centro Interdipartimentale per l’Energia, l’Ambiente e i Trasporti “Giacomo Ciamician”. Il progetto sarà in effetti una delle attività inaugurali di questo Centro, recentemente nato presso l’Ateneo triestino proprio per affrontare queste tematiche con un approccio di ricerca e di formazione integrato e fortemente interdisciplinare, e per fornire strumenti e risposte realistiche alla comunità.
Il progetto MUSE è finanziato nel suo complesso con oltre 1,4 milioni di euro di fondi europei attraverso il programma Interreg Italia-Slovenia. Coinvolge sei partner dell’area transfrontaliera, tre italiani e tre sloveni, a coprire sia le competenze tecniche necessarie che a rappresentare le necessità e la capacità di azione a livello territoriale: oltre all’Università di Trieste, l’Università di Lubiana, la Regione Friuli Venezia Giulia, le Agenzie di Sviluppo Regionale dell’area Lubianese e dell’area di Nova Gorica, e la Unità Territoriale Intercomunale del Noncello. Sono inoltre partner “associati” il Comune di Trieste, il Comune di Nova Gorica, il Comune di Pirano, Trieste Trasporti S.p.a. e AcegasApsAmga S.p.a.
Il progetto si concluderà nel marzo del 2020.