Premio di Ricerca ‘Professor Franco Stravisi’

Data evento: 
Da  23/03/201823/03/2018

Venerdì 23 marzo prossimo alle ore 11, presso l’aula ‘Cammarata’ dell’Università degli Studi di Trieste, si terrà, in presenza del Rettore prof. Maurizio Fermeglia e della famiglia Stravisi, la cerimonia di conferimento al dott. Ph.D. Tullio Quaia del Premio di Ricerca intitolato a Franco Stravisi, professore associato dell’ateneo triestino prematuramente scomparso il giorno 15 novembre 2014.

Il dott. Quaia, dopo il conseguimento della laurea in Scienze Geologiche nel 1991 presso l’Università degli Studi di Trieste e del Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali nel 1997, sempre presso l’ateneo triestino, ha svolto numerose ricerche in ambito sia paleoclimatico che oceanografico-sedimentologico, partecipando tra l’altro a varie campagne oceanografiche, tra cui una spedizione nel Mare di Ross nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, a bordo della nave ‘Italica’ del C.N.R.

Grazie al Premio di Ricerca ‘Professor Franco Stravisi’, istituito nel 2015 per volontà della sua famiglia e interamente finanziato da quest’ultima per onorarne la memoria, è stata supportata un'attività di studio e ricerca della durata di 20 mesi sul tema "Metodologie avanzate di analisi e validazione di dati meteorologici ed oceanografici" nell’ambito del settore disciplinare Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera (GEO/12), svolto sotto la supervisione scientifica del dott. Ph.D. Stefano Cirilli presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.

Il Premio aveva inteso dare un seguito alla quarantacinquennale attività di studio e ricerca svolta dal compianto prof. Stravisi in ambito meteorologico, climatico e oceanografico. La sua passione per la ricerca, iniziata nel 1970 con il conseguimento della Laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Trieste e proseguita attraverso borse di studio e incarichi di ricerca presso vari enti, lo aveva portato alla nomina nel 1986 a professore associato in Fisica Terrestre e Climatologia presso la Facoltà di Scienze dell’ateneo triestino. Oltre all’insegnamento di fisica terrestre, misure oceanografiche, climatologia, meteorologia e fisica ambientale, la sua attività accademica era principalmente rivolta all’acquisizione, validazione, elaborazione e pubblicazione dei dati meteorologici e oceanografici relativi alla città di Trieste ed al suo Golfo, nonché alla taratura, confronto e omogeneizzazione delle serie storiche locali, imprescindibile archivio per lo studio su scala secolare della variabilità del clima di Trieste e del suo paraggio. L’impegno scientifico del prof. Stravisi era proseguito anche dopo il suo pensionamento, avvenuto nel dicembre del 2011, quando aveva scelto di continuare a frequentare il “suo” Dipartimento per proseguire con immutata passione le sue ricerche, che condusse sempre con dedizione e impegno fino alla sua prematura scomparsa.

Il suo amico e giornalista Fabio Pagan, in un articolo pubblicato nel novembre del 2015 su ‘Il Piccolo’ a un anno dalla sua scomparsa, lo aveva così ricordato: “studioso di fisica terrestre e oceanografia, scrupoloso compilatore di statistiche preziose sugli eventi del nostro mare e del nostro clima, comprese quelle sulle bizze della bora, una passione che aveva ereditato dal suo maestro Silvio Polli”, “Franco Stravisi è stato per molti versi un ricercatore d'antico stampo, che ha attraversato la vita con semplicità, leggerezza e ironia.”