My D-test è vincitore della categoria Ideas del settore Life Sciences, START CUP FVG 2017.
La premiazione si è tenuta venerdì 27 ottobre presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio in presenza del Magnifico Rettore e di diverse autorità.
ll progetto My D-test si è proposto di sviluppare un kit diagnostico semplice e innovativo per l’autodiagnosi di un possibile deficit delle difese immunitarie, definite anche immunodeficienze primitive. Le immunodeficienze primitive sono malattie nelle quali il sistema immunitario perde la sua completa funzionalità e sono caratterizzate da una sintomatologia aspecifica che complica il riconoscimento della malattia da parte dei medici.
I bambini colpiti da questi deficit sono soggetti a infezioni ricorrenti che si manifestano in forma più grave, persistono più a lungo del solito e, in alcuni casi, possono avere un esito fatale. Purtroppo, a oggi, la diagnosi di immunodeficienza arriva tardivamente, solo quando i genitori si presentano in ospedale lamentando un grave problema di salute del bambino (meningite, cefalea o polmonite), quando l’organismo del piccolo paziente risulta già fortemente compromesso. Attualmente sono state identificate più di 175 forme differenti di immunodeficienze, ma, al tasso corrente di scoperta, si valuta che entro il 2020 ne saranno identificate oltre 300. Nel 2005 la Commissione Europea ha dato alle Immunodeficienze Primitive un posto di rilievo nel programma della Comunità sulla Salute Pubblica. Le priorità dell’Unione Europea includono, infatti, i seguenti punti: 1) aumentare la conoscenza presso l’opinione pubblica, gli organi sanitari e gli organi politici che si occupano di salute pubblica; 2) stabilire terapie efficaci e accessibili a tutti; 3) migliorare gli strumenti diagnostici per il pronto riconoscimento dei pazienti.
Il progetto My D-test è nato per soddisfare parte di tale necessità.
Il team di My D-test è rappresentato da un gruppo di ricercatrici molto affiatate che da diversi anni si occupano di comprendere i meccanismi molecolari che stanno alla base del corretto funzionamento del sistema immunitario. A capo del team c’è la Dott.ssa Roberta Bulla ricercatrice e docente di Immunologia afferente al Dipartimento di Scienze della Vita, che coordina il resto del gruppo costituito dalla Dott.ssa Paola Zacchi assegnista di ricerca finanziata dalla Fondazione CRT, la Dott.ssa Chiara Agostinis ricercatrice a contratto presso l’Ospedale Infantile l’IRCCS Burlo Garofolo, e dalla Dott.ssa Fleur Bossi responsabile scientifico di un “progetto giovani ricercatori” del bando ricerca finalizzata 2013 presentato dal IRCCS Burlo Garofolo.