Le reazioni del corpo e della mente nell’emergenza

05 Dicembre, 2019

Si è svolta di recente presso l’Università di Trieste una conferenza dal titolo “Il comportamento nelle emergenze e l’organizzazione delle prove di evacuazione” alla quale hanno partecipato tutti gli addetti all’emergenze dell’Ateneo e di altre istituzioni scientifiche del territorio.

In apertura dei lavori è intervenuta la delegata del Rettore per la sicurezza, prof.ssa Francesca Larese, per gli indirizzi di saluto, a riprova della grande sensibilità sull’argomento della Governance dell’Università. Tra i relatori il Responsabile dell’S.P.P. dell’Ateneo, Stefano Rismondo, e gli Addetti al servizio Elisabetta Azzoni e Carlo Mazzotti.

Negli interventi sono stati affrontati temi solitamente poco approfonditi nella formazione specifica degli addetti alle emergenze che intervengono al verificarsi di eventi critici. L’addetto alle emergenze, infatti, viene formato mediante specifici corsi che lo preparano ad affrontare situazioni di pericolo e a coadiuvare l’utenza in caso di evacuazione in emergenza degli immobili. Per svolgere nel migliore dei modi dette mansioni ad essi vengono fornite adeguate istruzioni, formazione ed addestramento che gli consentono di apprendere e fare proprie le conoscenze, le procedure e le tecniche indispensabili per agire correttamente nell’emergenza.

Più in particolare, si è posta l’attenzione su tutti i comportamenti, le emozioni e le reazioni che normalmente si generano nell’essere umano durante i momenti avversi per imparare a prevederli e, per quanto possibile, gestirli. Non di meno sono state analizzate le risorse che, per fisiologia ed istinto, l’essere umano ha a disposizione e che deve essere in grado di sfruttare per attuare misure idonee ed efficaci. La dottoressa Azzoni, già PhD in Neuroscienze, ha illustrato i meccanismi e le reazioni attese del corpo e della mente nell’emergenza, sottolineando l’importanza delle reazioni bio-comportamentali e del cervello durante un evento critico. Ha evidenziato, inoltre, le componenti psicosociali, affettive e adattative che intervengono nei comportamenti del singolo e in quelli di gruppo (la folla), durante e alla fine dell’emergenza, rimarcando quali siano le migliori strategie proposte dall’attuale letteratura che l’addetto deve realizzare per gestire correttamente l’emergenza e le strategie di comunicazione efficace per coordinare la folla, tenendo conto delle reazioni istintive e comportamentali dell’addetto stesso e dell’utenza. Particolare risalto è stato dato alla formulazione del messaggio di allarme affinché l’interlocutore sia in grado di capire e memorizzare le indicazioni fornitegli dall’addetto anche in contesti reali o di panico incombente. I relatori dott. Rismondo e dott. Mazzotti hanno fornito indicazioni pratiche relative alla gestione delle prove di evacuazione, quali importanti momenti di verifica periodica delle informazioni riportate nei piani di emergenza, e rivisto le procedure di esodo e di primo intervento già in uso in Ateneo. Oltre ad aver fornito concetti nuovi e spesso poco trattati, negli interventi che si sono susseguiti è stata evidenziata l’importanza dei corsi antincendio e primo soccorso e i loro aggiornamenti costanti, proprio perché maggiore è la confidenza dell’addetto con le procedure e le attrezzature migliore sarà la sua risposta nell’emergenza.

Gli argomenti trattati dai tre relatori sono stati riassunti in due pubblicazioni che sono state distribuite agli addetti alle emergenze dell’Ateneo.

Per ulteriori informazioni: dott. Stefano Rismondo

Tel. 040 5587977 / 3233

stefano.rismondo@amm.units.it