Il Centro Interdipartimentale di Ricerca per gli Studi di Genere dell'Università di Trieste (CIRSG) organizza la mostra Guerrilla Girls: arte femminismo sovversione, che sarà inaugurata mercoledì 8 marzo alle 18:30 presso la Stazione Rogers, in Riva Grumula, 14 a Trieste.
La mostra, curata da Sergia Adamo, docente di Letterature Comparate al Dipartimento di Studi Umanistici di UniTS, sarà un’occasione unica di vedere nella loro realizzazione una ventina tra le opere più rappresentative del collettivo femminista anonimo, che da quasi quattro decenni si esprime nel mondo artistico lanciando messaggi contro il sessismo e il razzismo.
Alla Stazione Rogers saranno esposti 18 manifesti e proiettati 2 video, che da un lato ripercorrono le traiettorie delle artiste dal 1985 a oggi, dando una testimonianza del loro lavoro, dall’altra vengono rielaborate in una installazione site-specific curata dallo studio grafico CDM Associati. L'allestimento sarà aperto al pubblico con accesso libero fino al 18 marzo, con il seguente orario: 17-20 nei giorni feriali e il sabato, 10-13 la domenica.
L’installazione, oltre che presso il punto centrale della Stazione Rogers, vede inoltre dei detour presso l’atrio del Dipartimento di Studi Umanistici, in via Lazzaretto Vecchio, 8 e nel foyer del Teatro Miela.
Proprio nel foyer del Teatro Miela si terrà, inoltre, il giorno 9 marzo alle 19:30 un evento legato alla mostra in collaborazione con la rassegna di drammaturgia femminile Protagoniste: L(‘)otto tutti i giorni. Dialoghi e altre invenzioni su arte femminismo e sovversione a cura di Sergia Adamo e Marcela Serli. A seguire alle 20:30 Marcela Serli rileggerà Sto diventando un uomo di Claire Dowie, tra i migliori esempi della recente ondata di stand-up femminile e femminista.
L'iniziativa culturale è realizzata con il supporto del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste ed è stata progettata e ideata grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, all'interno del progetto G-lab: declinare la creatività 2020-2022).
Guerrilla Girls è un collettivo di artiste che si nasconde dietro maschere da gorilla e che da decenni mette il mondo dell’arte contemporanea di fronte ai suoi innegabili cortocircuiti: discriminazioni di genere, paygap, soffitti di cristallo sono solo alcuni dei bersagli che dal 1985 a oggi il collettivo ha messo alla berlina con un’ironia e un’efficacia tali da diventare un modello di azione e attivismo. Lo testimoniano le varie retrospettive che sono state loro dedicate nel mondo (dal Moma alla Tate Modern) e che le hanno rese ormai canoniche.