Si è svolta lo scorso 24 maggio 2018, a cura del Settore Servizi alla Ricerca e Rapporti con il Territorio, la II edizione della Giornata di studi, riservata a docenti e ricercatori dell’Ateneo, sulla corretta organizzazione dell’attività all’estero, particolarmente in luoghi e ambienti a rischio geopolitico.
Ha aperto i lavori la Direttrice Generale, dott.ssa Maria Pia Turinetti di Priero, con un saluto ai partecipanti ed un richiamo ai partecipanti sull’importanza che queste tematiche stanno assumendo per il nostro Ateneo.
In un clima interattivo tra relatori e partecipanti sono state proposte e discusse prassi, consigli pratici e concrete indicazioni sui comportamenti da adottare in caso di emergenze.
Il dott. Giorgio Sclip che ha dato il via ai lavori, ha posto all’attenzione dei partecipanti comportamenti da seguire per ridurre al minimo le situazioni di pericolo e spunti per cercare di comprendere le cause e le criticità connesse alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che operano in Paesi esteri, con particolare approfondimento dei fattori che normalmente non assumono rilievo per le attività svolte sul territorio nazionale.
Il prof. Diego Abenante ha focalizzato l’attenzione sull’analisi socio – antropologico – culturale, sottolineando il fatto che non esiste un “diritto” acquisito all’accesso alle fonti/informazioni, ma sottolineando che l’atteggiamento da assumere, in queste situazioni, deve essere il più possibile improntato all’umiltà scientifica”, ad una preparazione mentale e caratteriale anche a lavorare in ambienti talvolta insalubri.
Il prof. Corrado Negro ha a sua volta incentrato il suo intervento sui fondamenti preventivi previsti della Direttiva comunitaria e dalla Legislazione Nazionale per la gestione del risk management, sull’analisi di alcuni rischi peculiari tipici dell’ambiente di studio e di ricerca e della possibile diversità da Paese a Paese.
Infine, la prof.ssa Roberta Nunin ha fornito un’analisi puntuale delle fonti normative rilevanti in tema di valutazione dei rischi e un quadro riassuntivo delle possibili responsabilità (penali, civili ed amministrative) dei diversi soggetti potenzialmente coinvolti (datore di lavoro, dirigenti, preposti), unitamente ad una proposta di buone prassi in relazione alle modalità per una corretta redazione del DVR con riguardo ai fattori di rischio geopolitico ed all’individuazione delle possibili misure di contrasto da adottare.
La giornata sarà replicata in autunno a beneficio degli studenti dei corsi di Dottorato.