Italia e Slovenia unite per la tutela del Terrano

17 Novembre, 2017

Dalla ricerca transfrontaliera, continuo impulso al miglioramento del Terrano del Carso

Il vino Terrano prodotto dai vignaioli del Carso è uno dei prodotti dell’eccellenza agroalimentare italiana e slovena. Per contribuire a tutelare questo nome, che sta diventando sempre più prestigioso e conteso, il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Slovenia 2014-2020 ha finanziato il progetto AGROTUR II. L’Istituto Agrario della Slovenia coordinerà un consorzio che comprende tre Università (Trieste, Udine e Nova Gorica), il Comune di Komen nel Carso sloveno e la Confesercenti di Venezia.

AGROTUR II ha inaugurato le sue attività con una cerimonia nel castello di Štanjel/San Daniele del Carso il 10 ottobre scorso. “E’ un progetto che serve alla tutela del marchio, allo sviluppo del suo mercato e del turismo locale” ha dichiarato la vice-ministra dell’Agricoltura della Repubblica della Slovenia, Sig.ra Tanja Strniša, ricordando che il Carso è una regione unica dove il confine non è un limite allo sviluppo. “Sul Carso, giovani vignaioli hanno trasformato il vino in un prodotto culturale che segna l’identità complessa di questo territorio” ha detto il vice-presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia, Sig. Igor Gabrovec.

Il presidente del Consorzio sloveno dei produttori di Terrano, Sig. Boris Lisjak, ha espresso tutta la gratitudine delle aziende consociate per l’impegno del governo sloveno profuso nella tutela del loro prodotto sul mercato nazionale ed estero, e grande soddisfazione per i risultati scientifici conseguiti dall’edizione 2007-2013 del progetto, rapidamente utilizzati in campo e in cantina.

Il coordinatore del progetto, Dott. Klemen Lisjak, ha infine spiegato come tutte le potenzialità tecnico-scientifiche del consorzio confluiranno a sostenere i produttori di vino Terrano, affinché esso diventi leva per lo sviluppo di un turismo di alto livello.

Il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, che lavora in rete con l’Istituto Agrario della Slovenia e i partner universitari da più di un decennio, contribuirà al progetto con conoscenze avanzate sulle proprietà farmacologiche dei pigmenti rossi del vino e sulla gestione dell’irrigazione delle viti, con l’obiettivo di arricchire le uve di polifenoli bioattivi e di risparmiare preziose risorse idriche, nell’ottica del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, avrà la responsabilità della divulgazione dei risultati scientifici ai produttori, agli appassionati del vino e alle autorità locali.

Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2014-2020, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

 

Contatti
Prof.ssa Sabina Passamonti
Università di Trieste - Dipartimento di Scienze della Vita
tel. 040 558 8747
e-mail: spassamonti@units.it

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