Infrastruttura come paesaggio, paesaggio come infrastruttura

Data evento: 
Da  20/04/202320/04/2023

Incontro con Emanuela Morelli organizzato nell'ambito del Laboratorio di Progettazione Integrata dell’Architettura e del Costruito - RRR International lab

Introducono Adriano Venudo e Thomas Bisiani.

20 aprile 2023,  ore 10:30, Aula 201, Polo Universitario di Gorizia, via D’Alviano 18

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Partendo dal presupposto che l’infrastruttura è un’opera destinata alla prestazione di servizi di pubblica utilità (Angrilli 2002), e che permette le relazioni in senso materiale, fisico, ma anche in senso immateriale (Burgi 2003), si può osservare che nell’ultimo ventennio la ricerca sulla modalità di integrazione tra infrastrutture lineari e paesaggio si è sempre più arricchita e ha visto interessanti scambi di ruoli: da infrastruttura come opera avulsa e in contrasto al paesaggio (infrastruttura come opera tecnico-settoriale esclusiva per il trasporto di cose e persone) a componente di costruzione (nel bene e nel male) del paesaggio nelle sue molteplici variazioni di colore (infrastrutture blu, verdi e grigie), infine a paesaggio, in qualità di bene comune costituito da un’infinità di relazioni, come infrastruttura.

In quest’ottica oggi il progetto di paesaggio non può più permettersi di interessarsi solo di parchi e giardini (Grove 2020, Morelli 2021) ma deve collaborare attivamente ai processi di trasformazione dei luoghi, sensibilizzando e responsabilizzando la popolazione su questioni relative la condivisione e la convivenza, la sostenibilità, la degradazione e la frammentazione degli habitat naturali, la salvaguardia della biodiversità.

Emanuela Morelli

Architetto paesaggista diplomata alla Scuola di Specializzazione “Architettura dei Giardini e Progettazione del Paesaggio”, Università degli Studi di Firenze e al corso di Restauratore di Giardini e Parchi Storici, 1994 Accademia delle Arti e del Disegno e Regione Toscana, è Dottore di Ricerca in Progettazione Paesistica, 2004 Facoltà di Architettura di Firenze. È Professore Associato, Ateneo di Firenze, di Architettura del paesaggio presso il DIDA. Dal 2015 al 2018 è stato Ricercatore in “Architettura del paesaggio” (SSD ICAR/15), afferente al DIDA (Dipartimento di Architettura), Università degli Studi di Firenze. Dal 2005 svolge con continuità attività di docenza universitaria in relazione alla disciplina dell’architettura del paesaggio. È  direttore Scientifico di “Ri-Vista. Research for Landscape Architecture”, rivista scientifica DIDA - Firenze University Press e membro del Collegio del Dottorato Sostenibilità e innovazione per il progetto dell'ambiente costruito e del sistema prodotto, Scuola di Dottorato del DIDA-UNIFI. Dal febbraio 2018 è membro del Consiglio direttivo della Società Scientifica Italiana Architettura del paesaggio IASLA.

Ha pubblicato numerosi contributi disciplinari, tra monografie, saggi e articoli, nell’ambito del settore dell’Architettura del paesaggio. Tra questi è autore delle monografie: L'isola di Capraia. Progetto di un paesaggio insulare mediterraneo da conservare, Alinea editrice, Firenze 2002; Disegnare linee nel paesaggio. Metodologie di progettazione paesistica delle grandi infrastrutture viarie, Firenze University Press, Firenze 2005; Strade e paesaggi della Toscana. Il paesaggio dalla strada, la strada come paesaggio, Alinea Editrice, Firenze 2007; Il giardino inglese attraverso gli occhi di Jane Austen. Tra wilderness e shrubbery, Pontecorboli editore, Firenze 2018. In ambito professionale, libero professionista fino al 2015 e socia AIAPP, si è occupata di progettazione del paesaggio alle varie scale (progettazione degli spazi aperti, progetti di restauro, pianificazione e progettazione del paesaggio) sia per privati sia per Enti pubblici. 

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