Il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste - a pochi mesi dal lancio del nuovo programma europeo per la ricerca Orizzonte Europa - ha già ottenuto una grande vittoria. Insieme all'Università di Southampton, alla Queen's University di Belfast e all'Università di Leiden, l'Ateneo triestino ha formato un Consorzio per presentare una nuova proposta di progetto nell'ambito di un bando dell’European Innovation Council. L’EIC è il programma di innovazione faro in Europa per identificare, sviluppare e far crescere tecnologie e innovazioni rivoluzionarie attraverso la fertilizzazione reciproca tra enti di ricerca ed imprese ed è uno dei programmi più competitivi e con le percentuali di successo più basse.
Tale progetto, presentato in consorzio assieme a due PMI (Leiden Cryogenics S BV e Leiden Spin Imaging) e chiamato QuCoM, è stato presentato a maggio di quest'anno e ha ricevuto una valutazione positiva.
Il progetto QuCoM riceverà come importo totale della sovvenzione 2 753 179,00 euro, e durerà 3 anni.
L'obiettivo principale di QuCoM è implementare la prova di fattibilità (TRL 1) di un sensore di accelerazione levitato e la sua capacità di rilevare la gravità di piccole masse in un ambiente quantistico controllato.
I partner studieranno le sovrapposizioni quantistiche in cui queste masse sono delocalizzate e affronteranno alcune delle proposte teoriche più popolari che combinano la fisica quantistica e la gravità in modo non standard. Gli esperimenti proposti valuteranno i loro limiti di validità e/o limiteranno ulteriormente i valori dei loro parametri.
Gli esperimenti in questione saranno eseguiti con micro/nanoparticelle intrappolate otticamente e magneticamente sulla base delle competenze sperimentali dei partner del consorzio. Gli esperimenti di levitazione a Southampton sono già stati evidenziati dall'EU Innovation Radar nell'ambito del progetto TEQ. Gli schemi di preparazione, controllo e analisi dello stato si baseranno sull'esperienza dei partner teorici.
QuCoM avrà anche un alto impatto tecnologico e giocherà un ruolo importante nell'innovazione. Le PMI ad alta tecnologia presenti nel Consorzio contribuiranno all'ottimizzazione dell'apparato sperimentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, il che a sua volta le metterà in grado di introdurre sul mercato i loro prodotti migliorati. In particolare, la LSI esplorerà, insieme all'Università di Leiden, la fattibilità di implementare la nostra tecnologia in una piattaforma micro-satellitare per la metrologia spaziale e l'esplorazione della Terra utilizzando il rilevamento gravitazionale.
Nell'immagine a fianco: Criostato installato nei laboratori dell’Università di Southampton, coordinatore del progetto QuCoM