Il primo Torneo Universitario di Scacchi “Diego Cherin”, rivolto esclusivamente agli studenti di UniTS, ha incoronato vincitore Elia Riccobon, studente della laurea magistrale di Ingegneria Civile.
Sono stati premiati anche Matej Gruden (CdL in Ingegneria Elettronica e Informatica), secondo classificato, Enrico Genzo (CdLM Giurisprudenza), giunto in terza posizione, e Luca Fiorindo (LM in Matematica), risultato il miglior giocatore sotto i 1300 punti Elo.
La manifestazione è stata promossa da SiM - Studenti in Movimento e organizzata da Enrico Galante, rappresentante degli studenti al CUS in collaborazione con l’ASD Laboratorio Scacchi di Trieste
Per un pomeriggio quindi i libri, i quaderni e i laptop sui banchi dell’ateneo hanno lasciato spazio a regine, alfieri e pedoni e lo spazio studio al secondo piano dell’edificio A ha ospitato le scacchiere su cui si sono sfidati i 40 partecipanti al torneo.
Un numero volutamente contenuto per poter rispettare le disposizioni anti-Covid, anche se le richieste di iscrizione avevano superato il centinaio, lasciando ipotizzare una riedizione della manifestazione in spazi aperti che consentano una più ampia partecipazione.
La gara è stata intitolata alla memoria di Diego Cherin, dipendente UniTS e Maestro di Scacchi, prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale, a cui il Rettore Di Lenarda, nei saluti di apertura, ha voluto rivolgere un pensiero.
Nell’occasione, anche il Dipartimento di Ingegneria e Architettura, di cui è stato a lungo collaboratore, e, in particolare, il Corso di Laurea in Architettura hanno voluto ricordare Diego Cherin con affetto e commozione come un punto di riferimento importante per docenti e studenti fin dai tempi della sede di via Sant'Anastasio.
Le doti umane di Diego, sempre sorridente e disponibile, e le sue qualità professionali, che coniugavano attenzione, precisione e capacità di risolvere i problemi con un po' di creatività, anche e specie di fronte a situazioni inedite e complesse, hanno arricchito a lungo la Segreteria didattica del DIA.
Unendo competenza, passione e una grande generosità, Cherin è stato una presenza costante che ha partecipato alla crescita di diverse generazioni di studenti e alla costruzione di una comunità accogliente per cui colleghi, docenti e studenti lo ricordano oggi come un amico.