Giornata mondiale del donatore di sangue: celebrazioni rinviate all'anno prossimo

15 Giugno, 2020

Come dichiarato dal Centro Nazionale Sangue, le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che quest’anno erano state affidate all’Italia, sono rimandate all’anno prossimo a causa dell’emergenza Covid-19. La conferma ufficiale è arrivata dall’Oms, che per quest’anno si affiderà solo a una campagna virtuale per l’evento.

Il World Blood Donor Day si tiene ogni anno il 14 giugno ed è stato istituito nel 2004 per opera dell’Organizzazione mondiale della sanità, della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa internazionale, della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue (FIODS/IFBDO) e della ISBT, International Society of Blood Transfusion. La candidatura, voluta dal Ministero della salute, coordinata dal Centro nazionale sangue e dal Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, ha ricevuto l’appoggio delle principali associazioni di pazienti e società scientifiche nell’ambito della medicina trasfusionale e delle malattie del sangue.

“Il rinvio era necessario per garantire la sicurezza dei partecipanti, anche considerando il fatto che erano previsti ospiti da tutta Italia e anche da diversi paesi esteri - spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. Stiamo già lavorando per l’edizione dell’anno prossimo di un evento che speriamo possa valorizzare ancora di più il sistema sangue italiano, che anche in questo momento così complesso è riuscito a garantire le terapie salvavita a 1800 pazienti al giorno”.

Anche in questo periodo, ricorda il Cns, nonostante le misure di distanziamento sociale, è possibile andare a donare il sangue. È fondamentale però prenotare la donazione telefonando al proprio punto di prelievo di riferimento, per evitare assembramenti e per garantire una corretta programmazione dei fabbisogni.

CAMPAGNA NUOVI DONATORI

Poiché si dona solo su prenotazione, nell'ultimo periodo l’Associazione Donatori Sangue di Trieste ha riscontrato un calo fortissimo di nuovi donatori che potrebbe peggiorare con l’arrivo della stagione estiva. Per promuovere un maggior afflusso di donatori consapevoli ha lanciato una campagna di sensibilizzazione attraverso i canali social e via whatsapp, creando una catena informativa in cui è possibile leggere le cause di esclusione che servono per comprendere i parametri di base per poter diventare donatori di sangue. L’ADS Trieste ha messo a disposizione i propri numeri: 040764920 e 3348045190 (messaggio whatsapp) in modo tale da dare istruzioni anche riguardo le nuove regole per il COVID-19.

Si ricorda che per diventare donatori è necessario godere di buona salute, pesare almeno 50 kg ed essere maggiorenni; il giorno della donazione è consigliabile fare una leggera colazione evitando latticini e cibi grassi, è inoltre importante bere molta acqua anche il giorno prima.

DONATORI/LAVORATORI DIPENDENTI

È bene sapere che a tutti i lavoratori, a prescindere dal settore, purché assicurati presso l’INPS, spetta il giorno libero retribuito, calcolato su 24 ore a partire dal momento in cui il lavoratore si è assentato per donare il sangue prendendo a riferimento l’ora identificata sul certificato medico rilasciato, a seguito della donazione di sangue, dai centri autorizzati dal Ministero.

DONATORI IN CIG/CIGS

Per i lavoratori in cig e cigs, il cui trattamento è a carico dell’INPS, si sottolinea che prevale l’istituto della donazione sangue sulla Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria, pertanto spetta loro, in caso di donazione, la giornata di riposo e la retribuzione e in caso di inidoneità è garantita la retribuzione per il tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e procedure correlate, mentre le ore restanti saranno ore di lavoro o di cassa integrazione.

L’APPELLO DEL PRES. ADS ENNIO FURLANI

«Ho avuto modo di constatare che la percentuale di Cittadini che si avvicinano alla donazione non ha mai superato il 4,5 % della Popolazione. Ciò sta a significare che negli anni tutte le vicissitudini che si sono abbattute su noi e che, bene o male, abbiamo superato, compresa l'ultima che stiamo ancora vivendo, non sono state in grado di far sì che tutta la Popolazione abile si convincesse ad unirsi a noi per alleviare i disagi degli Ammalati. Ho iniziato a donare nel 1959, cinque anni prima che l'A.D.S. nascesse, ho continuato perché credo in quanto ho fatto e che sto facendo. I Donatori donano per coloro che sono meno fortunati di noi, che abbisognano di sangue per sopravvivere o per superare malattie che, altrimenti, li potrebbero portare anche alla morte. Per tale ragione invito coloro che godono di un buono stato di salute a contattarci e a prenotare una donazione.»