Giornata internazionale delle persone con disabilità - UniTS sostiene le politiche di inclusione

03 Dicembre, 2021

Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità, istituita con Risoluzione dell’Assemblea Generale ONU nel 1992.

UniTS, attraverso i colori della Bandiera della Disabilità (oro, argento e bronzo), testimonia il suo sostegno alle lotte per i diritti dei disabili e per il superamento di emarginazione, discriminazioni e diseguaglianze ancora presenti nella società.

L'Università di Trieste partecipa a questa ricorrenza confermando un impegno rivolto all’inclusione e alla solidarietà attraverso la formazione, la ricerca applicata e la costruzione di network internazionali che amplino e uniformino servizi e progetti rivolti ai soggetti diversamente abili.

«Richiamare l’attenzione sulla disabilità oggi è importante - afferma Elena Bortolotti, delegata del Rettore di Politiche per l'inclusione dei bisogni speciali – per promuovere innanzitutto una cultura della disabilità.

La giornata del 3 dicembre rappresenta un momento di riflessione sui diversi temi che coinvolgono il diritto a una vita di qualità, dal diritto all’istruzione al diritto al lavoro, dal diritto alla vita indipendente al diritto alla vita sociale.  

L’obiettivo deve essere quello di trasformare questi diritti in pratiche positive, impegnandosi per abbattere ogni giorno qualche piccolo ostacolo, innescando così un processo irreversibile di cambiamento, di sviluppo di un mondo più accessibile e più vivibile per tutti.

Tutto questo può realizzarsi solo attraverso sinergie - conclude Bortolotti, professoressa associata di Didattica e Pedagogia speciale al Dipartimento di Studi Umanistici - lavorando in un’ottica cooperativa e pronta a superare barriere fisiche e psicologiche che non permettono di vedere le condizioni altrui e di conseguenza i bisogni diversi di cui gli altri sono portatori». 

Il progetto European Network of Inclusive Universities
Tra le iniziative intraprese da UniTS sul tema dell’inclusione figura la partecipazione al progetto European Network of Inclusive Universities (Euni4all-Network), finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ - Key Action 2 “Cooperation for innovation and the exchange of good practices”.

La collaborazione, avviata nel novembre 2019, vede coinvolte 8 istituzioni (European Disability Forum - EDF -, il Politecnico di Lublino e le Università di Oporto, Trieste, Murcia, Siviglia, Autonoma di Madrid e della Finlandia Orientale) in rappresentanza di 6 diversi paesi europei, coordinati dalla Fondazione ONCE di Madrid.

Il progetto nasce da una fondamentale riflessione sul diritto all’istruzione per i giovani con disabilità che incontra, in Europa, una disparità tra i diversi Stati membri per quanto riguarda l'attuazione di strategie universali che facilitino l'accesso delle persone con disabilità all'istruzione superiore.

L’obiettivo è promuovere la mobilità internazionale degli studenti diversamente abili e sensibilizzare la comunità universitaria in merito all'accessibilità e all'inclusione sociale.

Il progetto intende identificare gli standard d’inclusione per le università che accolgono la CRPD (Convention on the Rights of Persons with Disabilities) e il quadro giuridico europeo.

Nei mesi scorsi si è infatti conclusa la raccolta questionari e sono state elaborate le prime “Linee guida”.

UniTS alla 6° Conferenza Internazionale sullo Universal Design
Nel corso del 2022 inoltre UniTS sarà tra gli organizzatori della 6° Conferenza Internazionale sullo Universal Design, assieme agli atenei di Brescia e Ca’ Foscari di Venezia.

Il claim di questo appuntamento, che per la prima volta si svolgerà in Europa meridionale, rivela l’obiettivo di fondo “Trasformare il nostro mondo attraverso il design universale per lo sviluppo umano”.

La conferenza è rivolta a professionisti e accademici interessati al tema della “progettazione per tutti”, alla realizzazione di edifici e ambienti pensati per il benessere degli utenti, in qualunque condizione di abilità essi si trovino.

La conferenza fornirà un’occasione di confronto sulle attività di ricerca e la condivisione di conoscenze e buone pratiche da tutto il mondo. Le aspettative e l’interesse sono molto alti: ricevute 187 applications in risposta alla Call for papers, un numero quasi doppio rispetto all’ultima edizione avvenuta in presenza prima della pandemia.