Finissage della mostra GUERRILLA GIRLS

Data evento: 
Da  18/03/202318/03/2023

Sabato 18 marzo 2023, dalle ore 17, finissage e ultimo giorno per visitare la mostra "GUERRILLA GIRLS ARTE FEMMINISMO SOVVERSIONE", organizzata alla Stazione Rogers dal Centro interdipartimentale di ricerca per gli studi di genere dell’Università di Trieste.
In occasione del finissage la curatrice Sergia Adamo, docente del DISU, incontrerà il pubblico alle ore 19.30.
La mostra è realizzata con il contributo del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Trieste ed è stata progettata e ideata grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia  (progetto “G-lab: declinare la creatività” 2020-2022).

La mostra è un’occasione unica di vedere nella loro realizzazione una ventina tra le opere più rappresentative del collettivo: 18 manifesti e 2 video, che da una parte ripercorrono le traiettorie delle artiste dal 1985 a oggi, dando una testimonianza del loro lavoro, dall’altra vengono rielaborate in una installazione site-specific curata dallo studio grafico CDM Associati. L’installazione vede inoltre dei detour presso l’atrio del Dipartimento di studi umanistici, di via Lazzaretto vecchio, 8 e nel foyer del Teatro Miela.

Guerrilla Girls è un collettivo di artiste che si nasconde dietro maschere da gorilla e che da decenni mette il mondo dell’arte contemporanea di fronte ai suoi innegabili cortocircuiti: discriminazioni di genere, paygap, soffitti di cristallo sono solo alcuni dei bersagli che dal 1985 a oggi il collettivo ha messo alla berlina con un’ironia e un’efficacia tali da diventare un modello di azione e attivismo. Lo testimoniano le varie retrospettive che sono state loro dedicate nel mondo (dal Moma alla Tate Modern) e che le hanno rese ormai canoniche. E lo testimonia anche questo percorso che rappresenta un ri-creazione di una ventina di loro opere/interventi/eventi pensata per il luogo e il momento in cui avviene. Perché l’azione di sovversione femminista di ciò che si considera come arte si dà nel suo processo, nella sua possibilità di riattivazione continua, di rottura e di scarto, che nasce dalla provocazione, ma non si ferma a essa. E forse si riassume bene nelle modalità che il collettivo invoca e che questo percorso fa proprie: sii perdente, sii folle, sii outsider!