Esuli italiani in Francia durante il fascismo e Gli spostamenti di popolazioni dopo i due conflitti mondiali: il caso tedesco

Data evento: 
Da  16/11/201616/11/2016

Mercoledì 16 novembre 2016 sesto appuntamento con Storia in città

Nel sesto appuntamento della rassegna "Fare Spazio. Storia in città", organizzata dall'Università di Trieste e finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione CRTrieste, Pietro Neglie, docente di Storia contemporanea all’Università degli studi di Trieste, e Cesare La Mantia, docente di Storia dell'Europa orientale all’Università degli studi di Trieste ci parleranno rispettivamente degli Esuli italiani in Francia durante il fascismo e degli spostamenti di popolazioni dopo i due conflitti mondiali: il caso tedesco.

Nel periodo compreso fra il 1922 e il 1925, circa un milione di lavoratori italiani approdò in Francia per due distinti motivi: emigrazione economica ed esilio politico. Anche in quest’ultimo caso, a meno che non si trattasse di dirigenti politici o sindacali stipendiati, l’esule era allo stesso tempo “migrante economico”. Di questa originale diaspora economica ed esilio politico, ne parlerà il prof. Pietro Neglie, a Gorizia dalle ore 11.00 alle 13.00 presso la sala Della Torre della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

L’ingente presenza di minoranze nazionali all’interno degli Imperi centrali fu un problema al quale le potenze dell’Intesa vollero dare una soluzione alla fine della Prima guerra mondiale poiché la ritennero essere una delle cause scatenanti la guerra. La questione nazionale fu affrontata con l’applicazione del principio della nazionalità prevalente che comportò due problemi legati alla necessità di rendere il più possibile omogenei gli stati-nazione che si volevano creare e alla presenza di minoranze nazionali che comunque sarebbero rimaste nei nuovi stati.

Ne parlerà Cesare La Mantia, docente di Storia dell'Europa orientale all’Università degli studi di Trieste, a Trieste dalle ore 17 alle 19 presso la sala conferenze di androna Baciocchi.

Sono previste anche visite guidate gratuite nei luoghi simbolo di deportazioni, migrazioni e esodi: Risiera di San Sabba; Piazza Oberdan e Silos; Centro Raccolta Profughi di Padriciano; Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata e Magazzino 18 in Porto Vecchio.

Appuntamento al Centro Raccolta Profughi (Padriciano) 24 novembre, ore 15.00.

Per partecipare alle visite è necessaria la prenotazione: bit.ly/VisiteGuidateStoriaInCittà

 

Programma e video su www.farespazio.org

 

Ufficio Servizi per la divulgazione scientifica

Università degli studi di Trieste

Tel. +39 040 558 6115 / 6124

divulgazione.scientifica@units.it

 

Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia

Tel. +39 040 44004

irslm@irslm.eu