Divagazioni sulle città di Caino

Data evento: 
Da  22/02/201922/02/2019

MAPPE DEL FUTURO TRA IMMAGINAZIONE E REALTÀ

DIALOGHI FRA DISCIPLINE 2018/2019

con la partecipazione dell'Università di Lubiana, Facoltà di Architettura

Venerdì 22 febbraio 2019, ore 19

Stazione Rogers, Riva Grumula 14, Trieste

Gian Piero Frassinelli

DIVAGAZIONI SULLE CITTÀ DI CAINO

con Giovanni Fraziano, Carmelo Marabello, Giuseppina Scavuzzo, Giovanni de Flego, Spela Hudnik

A cavallo tra il 1971 e il 1972, Gian Piero Frassinelli del Superstudio realizza le cosiddette 12 Città Ideali, dodici visioni urbane del futuro, in forma di racconti, disegni e fotomontaggi. Si tratta di scenari inquietanti descritti con un impeto espressivo fuori dal comune, che rappresentano ciascuno un aspetto diverso di ogni città esistente o esistita, portato al limite estremo. A partire da Enoch, la prima città della storia, l’incontro propone una riflessione sulla città, sull’abitare e più in generale sullo “stare al mondo”, non di carattere urbanistico, bensì socio-antropologico, centrata sull'odio atavico di Caino (agricoltore e quindi, per definizione stanziale) per Abele (pastore e quindi per definizione nomade), cioè sull'odio e il disprezzo atavico di noi stanziali urbanizzati e costruttori di città, per i nomadi, zingari o migranti che siano. La ricorrenza del dodicesimo centenario della composizione del Trattato di Matematica di Al-Khwārizmī (pronuncia Algorezmi, da cui deriva l’oggi l’usatissimo termine algoritmo) offre nell’occasione l’opportunità di riconsiderare l’importanza del contributo “altro” alla costruzione della civiltà occidentale.

Al termine della conversazione, verrà proiettato integralmente il filmato, realizzato da Superstudio all’inizio degli anni ’70, Le dodici città ideali, premonizioni della parusia urbanistica.

Gian Piero Frassinelli è stato membro del Superstudio, importante gruppo di neo-avanguardia italiano, autore di progetti di architettura quali il Monumento continuo e la Supersuperficie. Nato a Porto San Giorgio (AP) nel 1939, si è laureato nel 1968 in Architettura a Firenze, con un progetto per un centro di studi antropologici. Da sempre, sociologia e antropologia culturale sono le angolazioni dalle quali predilige progettare e analizzare l’architettura. È un viaggiatore.

in partenariato con:

Università di Lubiana Facoltà di Architettura

Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia

Ordine degli Architetti PPC della provincia di Trieste