Del Sal premiato dalla Società Italiana di Cancerologia

02 Dicembre, 2022

 

Giannino Del Sal, docente di Biologia applicata al Dipartimento di Scienze della Vita (DSV) di UniTS, ha ricevuto il prestigioso premio "Giorgio Prodi" per la carriera scientifica, nel corso del 62° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cancerologia (SIC).

Dal 1988 la SIC, che promuove i progressi della ricerca sul cancro in campo sperimentale, clinico e sociale, organizza nell'ambito del congresso annuale una conferenza tenuta da una personalità di spicco della comunità scientifica oncologica italiana, a cui viene assegnato il premio in memoria del celebre oncologo Giorgio Prodi. Quest’anno la scelta del Consiglio Direttivo della SIC è ricaduta su Del Sal, che per l'occasione ha presentato una lectio magistralis dal titolo: “Il tumore e il suo ecosistema: le vie oncogeniche che regolano la loro interazione”.

All'interno della sua Award lecture Giannino Del Sal ha ripercorso decenni di ricerca sui fattori chiave che determinano l'insorgenza e la progressione dei tumori determinanti per cambiare il modo in cui oggi si guarda al cancro: non più solo come malattia genetica, causata cioè da mutazioni in geni fondamentali che guidano la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule, ma come prodotto di una comunicazione difettosa tra la cellula e il suo microambiente.

Le alterazioni genetiche, infatti, non spiegano da sole l'inizio del tumore e la sua progressione. Inoltre, è stato dimostrato che anche i tessuti normali contengono cellule sane con alterazioni genetiche.

La chiave per comprendere i tumori sta nelle interazioni tra la cellula e il suo microambiente, che può collaborare in molti modi nell’alterare i tessuti normali e nell’innescare l’insorgenza e la progressione del tumore.

Del Sal ha ripercorso alcune delle sue principali scoperte scientifiche, illustrando le modalità di queste interazioni e delle relazioni tra eventi genetici che alterano proteine fondamentali per la progressione maligna e contesti tissutali diversi, all’interno dell’organismo.

Sin dall’inizio della sua carriera scientifica, Del Sal si è dedicato allo studio della biologia dei tumori, con l’integrazione di svariati aspetti, modelli di studio e tecnologie d’indagine. I suoi interessi vanno dallo studio dei meccanismi di soppressione dei tumori in condizioni normali e di malattia, alla ricerca sul ruolo delle vie di segnalazione molecolare nello sviluppo del cancro e delle metastasi.

A questo Del Sal affianca anche attività più orientate al trasferimento delle conoscenze alla clinica, attraverso programmi di ricerca dedicati all’identificazione di nuovi bersagli tumorali e di farmaci o approcci terapeutici innovativi.

I risultati delle sue ricerche, finanziate nel corso degli anni dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, dalla Comunità Europea, dal MIUR, dal Ministero della salute e altri enti, rappresentano contributi di grande rilievo alla comprensione della biologia del cancro e dei meccanismi molecolari della trasformazione e della progressione tumorale.

In particolare, Del Sal è un esperto internazionale nello studio di p53, l’onco-soppressore più frequentemente mutato nei tumori.

A Del Sal e collaboratori si deve la recente scoperta del ruolo centrale della proteina p53 mutante, presente nella maggior parte dei tumori umani, nella relazione tra il tumore e il suo microambiente, come nodo dove si integrano e vengono decodificati input di diversa natura, provenienti dalle alterazioni meccaniche del microambiente e dei flussi metabolici tumorali.

Oltre metà dei tumori, contengono forme mutate della proteina p53, varianti che non solo perdono la capacità di sopprimere il tumore, ma che anche dotano le cellule di proprietà oncogeniche, tra cui un’aumentata capacità proliferativa, instabilità del genoma e capacità di resistere alla chemioterapia; tutte caratteristiche, queste, che contribuiscono all’aggressività del tumore e all’insorgenza di recidive e metastasi.

Le evidenze che ha ottenuto negli ultimi anni hanno fornito il razionale scientifico per il disegno e l’attivazione di due studi clinici di fase II su pazienti con carcinoma alla mammella del sottotipo triplo negativo, un tipo di neoplasia che rappresenta il 15-20% dei tumori al seno particolarmente difficile da trattare e per il quale ancora oggi le opzioni terapeutiche sono scarse.

Giannino Del Sal, oltre ad essere professore ordinario presso l'Ateneo giuliano, è anche capo del laboratorio ‘Cancer cell signaling’ presso l’ICGEB di Trieste e responsabile del programma di ricerca ‘Signaling, tumor environment and cell metabolism’ all’IFOM di Milano.