Dalla questione delle minoranze dopo la Prima guerra mondiale all’esodo dei giuliani - dalmati

Data evento: 
Da  30/11/201630/11/2016

Mercoledì 30 novembre 2016 ottavo appuntamento con Storia in città a Gorizia e a Trieste

Nell’ottavo appuntamento di Storia in città si parlerà a Gorizia dalle ore 11 alle 13, presso la sala Della Torre della Fondazione CARIGO, con Cesare La Mantia del problema delle minoranze nell’Europa centro - orientale dopo la Conferenza di Parigi e a Trieste dalle ore 17 alle 19, presso la sala conferenze di androna Baciocchi, con Raoul Pupo e Gloria Nemec dell’esodo dei giuliani – dalmati.

Nella Conferenza della pace a Parigi (1919-1920) era ben presente la questione delle popolazioni non soggette a scambi o trasferimenti per ragioni confinarie, risiedenti in Europa prima della guerra nei territori dei vecchi imperi e dopo la guerra all’interno dei nuovi stati. Poiché la stabilità era considerata un bene da preservare fu preparato un nutrito pacchetto di norme a tutela delle minoranze destinato alla firma degli stati successori dei grandi imperi e di quelli che si erano particolarmente ingranditi. Le norme previste diedero alle minoranze qualche piccola chance in più di aver rispettati i propri diritti, ma si rivelò fallimentare e si vedrà come solo una attenta politica di rispetto delle minoranze, forse e in parte ispirata a quella degli Asburgo, avrebbe potuto garantire la stabilità desiderata. Di questo parlerà Cesare La Mantia, docente di Storia dell’Europa orientale all’Università degli Studi di Trieste, a Gorizia dalle ore 11 alle 13 presso la sala Della Torre della Fondazione CARIGO.

A Trieste dalle ore 17 alle 19, presso la sala conferenze di androna Baciocchi, l’intervento di Raoul Pupo, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Trieste, partirà dalla discussione del termine esodo e dalla collocazione del fenomeno nel quadro locale ed europeo. Verranno poi discussi i problemi della quantificazione e dei ritmi dell’esodo infine ci si soffermerà sia sulle ragioni delle vittime che sulle intenzioni e i comportamenti dell’autorità jugoslava. Gloria Nemec, studiosa di Storia sociale presso l’IRSML, invece parlerà dell’elaborazione del lutto per un mondo scomparso e della condizione dello spaesamento che accomunarono gli istro-italiani, sebbene divisi dall’opzione statuale, nel lungo dopoguerra. Impegnati in un consistente lavoro di adattamento e ridefinizione identitaria, vissero sentimenti minoritari, inaugurarono sistemi complessi di relazione con le istituzioni, sperimentando strategie nuove per l’integrazione e per superare gli effetti cumulativi dei danni di guerra, degli sconvolgimenti familiari, delle divisioni territoriali e comunitarie.

Sono previste anche visite guidate gratuite nei luoghi simbolo di deportazioni, migrazioni e esodi. Appuntamento al Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata il 30 novembre alle ore 15. Per partecipare alle visite è necessaria la prenotazione: bit.ly/VisiteGuidateStoriaInCittà

 

Programma e video su www.farespazio.org

 

Per informazioni:

Ufficio Servizi per la divulgazione scientifica

Università degli studi di Trieste

Tel. +39 040 558 6115 / 6124

divulgazione.scientifica@units.it

 

Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia

Tel. +39 040 44004

irslm@irslm.eu