Cresciuti nel 2021 i finanziamenti CaRiGO a UniTS

23 Febbraio, 2022

L'Università di Trieste ha potuto avvalersi nel corso del 2021 del prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che ha destinato risorse per 150mila euro alla ricerca scientifica e all'ampliamento dell'offerta formativa.

A questo importante stanziamento vanno ad aggiungersi ulteriori 60mila euro con cui l'ente isontino ha finanziato una borsa di dottorato di ricerca interateneo UniTS - UniUD .

Si tratta dunque notevolmente potenziato, con un incremento di 250mila euro rispetto al 2020 (erano 110mila euro)

Il supporto diretto della Fondazione all'Ateneo giuliano viene dunque notevolmente potenziato (più che triplicato) rispetto all'anno precedente, in base a quanto previsto da appositi accordi pluriennali sottoscritti nel corso del 2021, che hanno rafforzato una sinergia in cui sono state previste specifiche modalità di collaborazione e programmi d’intervento.

In coerenza con le priorità individuate in fase di programmazione triennale 2020-22 - educazione ed istruzione delle giovani generazioni, formazione del capitale umano, ricerca scientifica e tecnologica – la Fondazione incrementa così il suo impegno in questo settore, con la consapevolezza che la qualità ed efficacia dei sistemi di educazione, istruzione e formazione rivesta un’importanza cruciale per il futuro del Paese, in quanto costituisce una base essenziale per lo sviluppo personale, l’integrazione sociale e l’occupabilità delle nuove generazioni.

«La Fondazione pone al centro dei suoi interventi i giovani e la loro formazione e considera la ricerca scientifica un elemento imprescindibile per lo sviluppo del territorio e la crescita della comunità», spiega il Presidente della Fondazione Alberto Bergamin. «L’Università svolge da questo punto di vista una funzione determinante, in quanto strumento essenziale di trasmissione del sapere e di produzione di nuove conoscenze. Alla luce di queste considerazioni, la sinergia con gli Atenei regionali viene non solo confermata, ma rafforzata ulteriormente, con un notevole incremento di risorse da parte della Fondazione».

Le risorse individuate sono destinate ai corsi universitari presenti nel Polo goriziano, con l’intento di valorizzarne le componenti formative, a progetti di ricerca che contribuiscono a generare sul territorio ricadute economiche e sociali positive e a favorire l’avanzamento della conoscenza scientifica. Nel dettaglio, i progetti di ricerca che gli Atenei avvieranno grazie al sostegno della Fondazione spaziano da tematiche di natura economica, culturale, giuridica, all’ingegneria e architettura, alla sociologia e alla geografia.

In particolare, al centro delle ricerche che condurrà l’Università di Trieste spicca il tema della protezione sismica del territorio (Dipartimento di Ingegneria e Architettura), il cambiamento climatico e la sostenibilità della viticoltura nel Collio Goriziano (Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche), l’industria culturale e creativa del goriziano per la valorizzazione e la promozione turistica (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) e un approfondimento sui regimi di fiscalità di vantaggio nel territorio di Gorizia alla luce dei vincoli internazionali e del diritto dell’Unione Europea (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Linguaggio, Interpretazione e Traduzione).

«L’Università di Trieste ha avviato un programma di rinnovamento e implementazione del Polo isontino in cui crediamo molto – afferma il rettore Roberto Di Lenarda – il generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia contribuirà in maniera consistente ad accelerare questo processo. La sede sarà in tempi brevi sempre più attrattiva in termini di servizi e offerta formativa».