Conferenza stampa sulla conclusione del progetto “Modello Trieste”

07 Maggio, 2018

Sta proseguendo con successo il progetto “Modello Trieste”, promosso dall’Università degli Studi di Trieste e realizzato anche grazie al contributo della Fondazione CRTrieste. Il “Modello Trieste” si pone all’interno della strategia di promozione e sviluppo delle attività di ricerca e di accesso ai finanziamenti europei dell'Università degli Studi di Trieste. A partire dal 2010 l’Ateneo ha messo in campo una serie di iniziative volte a fornire supporto ai docenti e ricercatori nella fase di progettazione, gestione amministrativa, contabile e di rendicontazione.

Dal 2015 l’Ateneo, grazie all'intervento della Fondazione CRTrieste, è stato possibile dedicare al progetto l'attività di tre figure chiamate “Broker di ricerca”. Le broker con esperienza nel campo della progettazione europea e dei programmi di finanziamento, sono state assegnate, in base alle loro specifiche competenze scientifiche, ai tre macro settori ERC dell’Ateneo: Physical Engineering (dott.ssa Sara Cantone), Life Science (dott.ssa Sara Mazzucco) e Social Sciences and Humanities (dott.ssa Laura Simonin).

L’attività iniziale delle broker è partita con la raccolta delle competenze specifiche dei singoli ricercatori e gruppi di ricerca. La mappatura così ottenuta ha permesso di fornire in tempi brevi indicazioni di vario tipo - inerenti alle competenze, alle attività e alle collaborazioni del personale docente coinvolto - per rispondere alle richieste di informazioni sia da parte di altri uffici interni all’Ateneo, sia da parte di enti esterni.

All’interno degli obbiettivi del “Modello Trieste” questa mappatura ha rappresentato la base per poter facilitare l’accesso dei singoli ricercatori a bandi di finanziamento mirati e per la creazione di gruppi di lavoro interdipartimentali su tematiche trasversali.

Le informazioni raccolte durante la mappatura sia delle competenze dei docenti sia delle informazioni inerenti alle possibilità di finanziamento vengono convogliate in un database per essere rapidamente reperibili, aggiornabili e consultabili. Questo strumento, attualmente passato da una fase di sviluppo ad una fase di test, una volta terminato servirà sia internamente per l’individuazione delle specifiche tematiche di ricerca presenti in Ateneo sia esternamente, tramite un’interfaccia web, per l’individuazione delle competenze dei diversi ricercatori dell’Ateneo da parte di aziende, enti e giornalisti.

L’attività delle broker si è estrinsecata anche nella creazione e nel consolidamento di rapporti con realtà come Area Science Park, CBM, MareFVG, InnovaHub Trieste, cluster Agroalimentare FVG e con gli Uffici regionali (sia sul territorio che presso la loro sede a Bruxelles). I risultati di questa attività sono ottimali e d è si è verificato un importante incremento della partecipazione dei ricercatori ai bandi competitivi del 2016 e a reti di ricerca e cluster in ambito nazionale e internazionale.

 

L’Università di Trieste - ha dichiarato il Magnifico Rettore Maurizio Fermeglia - ha fortemente voluto questo progetto in quanto ha individuato due punti di attenzione rilevanti nello sviluppo della sua capacità di fare buona ricerca: l’individuazione di potenziali finanziamenti esterni e la necessità di mappare le competenze interne in relazione a stimoli esterni. I finanziamenti completivi sono passati negli anni di attività delle broker da 1.4 milioni di Euro nel 2015 ai quasi 3 Milioni nel 2016 fino ad arrivare ai 9.9 milioni nel 2017 con un aumento dei progetti presentati che sono passati dai 54 del 2014 alla media nel triennio successivo di 115 per anno. La mappatura delle competenze interne ha permesso di essere molto più reattivi nel rispondere agli stimoli del mercato della ricerca, delle richieste del sistema produttivo e culturale e non ultimo alle richieste di opinioni da parte dei media.

Il risultato finale è stato un incremento dei finanziamenti per la ricerca ed una maggiore visibilità delle competenze del nostro Ateneo. Questa strategia ha trovato il supporto della Fondazione CRTrieste che ha condiviso gli obiettivi del progetto ed ha permesso al “Modello Trieste” di partire e di consolidarsi nell’attuale contesto nazionale ed internazionale caratterizzato da una notevole competizione in un quadro di risorse limitate.

“Consolidare le connessioni tra mondo della ricerca e imprese per favorire lo sviluppo del sistema economico territoriale è un percorso di lavoro in cui la Fondazione crede molto” ha dichiarato Tiziana Benussi, vicepresidente del Cda della Fondazione CRTrieste. Il Modello Trieste è un progetto ambizioso, che richiede aggiornamento e impegno quotidiano. Il lavoro che è stato fatto grazie alla professionalità delle tre broker di ricerca ha raggiunto obiettivi volti a favorire le reti dell'innovazione. Come raccontano i dati infatti, è incrementato il numero di professori e ricercatori dell'Università di Trieste che in questi anni hanno potuto accedere con maggiore agevolezza a bandi europei per ricevere finanziamenti destinati a sviluppare nuovi progetti. Questo per il nostro territorio significa crescita e progresso ed è importante continuare in questa direzione”. 

All'incontro erano presenti il vicepresidente del Cda della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi, il Magnifico Rettore Maurizio Fermeglia, il collaboratore del Rettore per la Ricerca scientifica e tecnologica Michele Pipan e le broker di ricerca: dott.ssa Sara Cantone (settore Physical Engineering), dott.ssa Sara Mazzucco (settore Life Science) e dott.ssa Laura Simonin (settre Social Sciences and Humanities).