Come osservare l’Universo

Data evento: 
Da  03/04/201903/04/2019

Come osservare l’Universo

Mercoledì 3 aprile, ore 18.30, secondo incontro con il Caffè dei Quanti
Caffè Libreria Knulp, via della Madonna del Mare 7a, Trieste

Mercoledì 3 aprile alle 18.30, Stefano Cristiani, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF di Trieste interverrà su “Come osservare l’Universo. Dal cannocchiale ai telescopi del futuro”. Nel mondo è partita una competizione globale per realizzare una nuova generazione di super-telescopi, costruzioni ciclopiche e avveniristiche che richiedono specchi con le dimensioni di campi calcio, edifici ruotanti di migliaia di tonnellate, i cui movimenti però devono avvenire con una precisione micrometrica. Ma come si è arrivati a questo, partendo dal cannocchiale di Galileo? Quali sono i luoghi migliori per osservare il cielo notturno con un telescopio? Perché così tanti astronomi si avventurano nei posti più remoti del mondo cercando le cime di montagne impervie? Quando è necessario andare nello spazio per studiare il cosmo? In questa presentazione viene mostrato come tecnologia, scienza e avventura si mescolino, talvolta in modo inestricabile e poetico, viaggiando ai confini della Terra ed oltre per scandagliare le profondità dell’Universo e magari anche quelle dell’anima.

A seguire, gli studenti del Centro Universitario Teatrale - CUT di Trieste eseguiranno letture sceniche ed interpretate de La Ginestra di Leopardi.

I relatori

Stefano Cristiani è ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF di Trieste. Il suo percorso parte dalla laurea alla Sapienza di Roma. Subito dopo approda in Veneto, all'Osservatorio di Asiago e quindi sale ancora più a Nord, a Monaco di Baviera con una borsa di studio prima del CNR e poi dell'ESO (European Southern Observatory). Sempre con l'ESO si sposta all'altro capo del mondo, sulle Ande cilene, che ricorda ancora come “un posto meraviglioso”. Grandi spazi, deserti, silenzio, la possibilità per l'uomo di confrontarsi con l'infinito senza il “rumore di fondo” delle tante luci artificiali che caratterizzano ormai i panorami di quasi tutte le aree intensamente popolate del mondo. Rientrato in Italia, Cristiani è passato all'Università di Padova, poi di nuovo a Monaco di Baviera, poi a Trieste dove è stato direttore dell'Osservatorio dal 2005 al 2010. Attualmente è Presidente del Consiglio Scientifico dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.

I Caffè delle Scienze e delle Lettere, organizzati dall’Università di Trieste, sono conversazioni informali tra ricercatori e cittadini sui più svariati argomenti scientifici, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra l’Ateneo e la cittadinanza, attraverso lo scambio di opinioni e conoscenze sui risultati della ricerca universitaria.

Per il calendario completo degli appuntamenti consulta il programma.

Contatti

Caffè delle Scienze:
prof. Massimo Avian - avian@units.it
prof. Piero Paolo Battaglini - battagli@units.it
prof. Elisabetta Pizzul - pizzul@units.it
Dipartimento di Scienze della Vita

Caffè dei Quanti:
prof. Angelo Bassi - bassi@ts.infn.it
Dipartimento di Fisica

Caffè delle Lettere:
prof. Paolo Quazzolo - quazzolo@units.it
Dipartimento di Studi Umanistici

 

I Caffè delle Scienze e delle Lettere sono organizzati da quattro Dipartimento dell’Università di Trieste:

Dipartimento Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute
Dipartimento di Scienze della Vita
Dipartimento di Fisica
Dipartimento di Studi Umanistici

Sono realizzati in collaborazione con:
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
Liceo Scientifico Galileo Galilei, Trieste
Istituto Tecnico Statale Grazia Deledda – Max Fabiani, Trieste
Liceo Scientifico Oberdan, Trieste
ISIS D’Annunzio, Gorizia
Liceo Artistico Max Fabiani, Gorizia
Polo tecnico liceale d’Annunzio – Fabiani, Gorizia
Polo Liceale, Gorizia
Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Circolo Culturale Astronomico di Farra d’Isonzo
CUT – Centro Universitario Teatrale di Trieste
TEQ – Testing the large-scale limit of quantum mechanics
Horizon 2020 Framework Programme of the European Union