15 domande e risposte sul coronavirus

10 Febbraio, 2020

Si ritiene utile divulgare, a tutta la comunità accademica, un utile Vademecum sul coronavirus, con 15 domande e risposte utili per proteggersi dall’infezione e per adottare valide quanto semplici precauzioni quotidiane.

Infezione da coronavirus 2019-nCoV Questions & Answers

 

1. Che cosa sono i coronavirus?

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS 2012) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS, 2002-2003).

 

2. Che cos'è il nuovo coronavirus 2019-nCoV?

Il nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo.

 

3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?

Indagini virologiche hanno dimostrato che, in Cina nel 2002, il virus SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, il virus MERS-CoV è stato trasmesso dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano tra alcuni animali e non hanno infettato esseri umani. Man mano che la ricerca scientifica progredisce, è possibile che vengano identificati nuovi coronavirus e che alcuni possano interessare anche l’uomo.

 

4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da coronavirus 2019-nCoV?

I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Questi sintomi compaiono dopo 2-14 giorni dall’infezione (periodo d’incubazione). Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e, raramente, insufficienza multiorgano talora letale (decedono circa il 2% del totale dei casi infetti, allo stato attuale).

 

5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?

Sì, alcuni coronavirus, incluso il 2019-nCoV, possono essere trasmessi per via aerea da persona a persona, di solito dopo un contatto ‘stretto’ e in ambiente chiuso con un paziente infetto, ad esempio tra familiari, all’interno di mezzi di trasporto, in altri luoghi comuni ‘chiusi’ quali l’ambiente sanitario.

Relativamente al nuovo coronavirus 2019-nCoV, la trasmissione da persona a persona è stata confermata ed è attualmente stimato che un soggetto infetto ne possa infettare almeno 2 (R0=2,6).

 

6. Esiste un vaccino per il nuovo coronavirus?

No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Sono necessari alcuni mesi fino ad 1 anno per disporre di un nuovo vaccino.

 

7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus ma alcune molecole sono risultate attive contro il virus in laboratorio. Il trattamento deve essere attualmente basato sui sintomi del

paziente. La terapia di supporto (0ssigenoterapia, etc) risulta attualmente molto efficace nella maggior parte dei casi.

 

8. Cosa posso fare per proteggermi dalle infezioni dovute a coronavirus?

Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione comprendono

- igiene delle mani: lavare spesso le mani con acqua e sapone o strofinarle con soluzioni idro-alcoliche per almeno 30’

- igiene delle vie respiratorie: starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettando i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani

- pratiche alimentari sicure: evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate

- evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi relativi a malattie respiratorie come tosse e starnuti ripetuti; NON è consigliato l’impiego della mascherina per la prevenzione del soggetto sano.

In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus 2019-nCoV identificato in Cina, si raccomanda di evitare/posticipare per quanto possibile i viaggi in Cina.

Non c’è alcuna restrizione nel frequentare negozi o altre attività gestite da soggetti cinesi né tanto meno limitare a tali soggetti la partecipazione ad attività di qualsivoglia tipologia neppure in ambienti chiusi.

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (febbre, tosse e/o difficoltà respiratorie) rientrando dalla Cina ed entro 14 giorni dal rientro deve contattare, meglio telefonicamente, il proprio medico di fiducia o rivolgersi alla più vicina struttura sanitaria di Malattie Infettive (a Trieste presso l’Ospedale Maggiore) possibilmente indossando una mascherina protettiva evitando il passaggio in Pronto soccorso.

 

9. Devo fare il test per il 2019-nCoV se accuso febbre, tosse, difficoltà respiratoria?

Il test deve essere eseguito nei casi in cui i sintomi descritti si presentino entro i 14 giorni dal rientro dalla Cina o dall’eventuale contatto stretto con un paziente affetto da questo coronavirus; nei casi dubbi rivolgersi al proprio medico o alla più vicina struttura di Malattie Infettive evitando il Pronto Soccorso; in alternativa consultare il numero verde (1500) del Ministero della Salute. In tali casi è indicato starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettando i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso subito dopo l'uso e lavare le mani frequentemente evitando il contatto stretto con altri soggetti; se disponibile, indossare la mascherina.

 

10. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus?

Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'OMS raccomanda che gli operatori sanitari applichino rigorosamente idonee misure di prevenzione e controllo delle infezioni.

 

11. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV?

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi. Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Dalla città di Wuhan l’epidemia si è estesa a numerose regioni della Cina dove si concentrano tutt’oggi la maggior parte dei casi di 2019-nCoV. Altri Paesi del mondo, inclusi alcuni Paesi Europei tra cui l’Italia, hanno registrato casi di pazienti con infezione da 2019-nCoV e la maggior parte di questi soggetti provenivano dalla Cina. La situazione è in continua evoluzione e quindi queste informazioni potranno essere aggiornate.

 

12. Come si contrae questo coronavirus?

Questo coronavirus si contrae per via aerea attraverso il contatto stretto con un soggetto infettato da questo virus che viene emesso nell’ambiente essenzialmente attraverso la tosse e gli sternuti; il coronavirus 2019-nCoV è stato rilevato anche nelle feci di pazienti infetti ma ad oggi non vi è evidenza di trasmissione di oro-fecale.

 

13. Che fare se si è soggiornato di recente a Wuhan o comunque in Cina?

Se nelle due settimane successive al vostro ritorno dalla Cina si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse e/o difficoltà respiratorie) le misure indicate sono riportate in dettaglio nel punto 9.

 

14. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata di 2019-nCoV?

Il rischio di trasmissione esiste se si è stati in stretto contatto con il paziente. I malati affetti da infezione dovuta al nuovo Coronavirus vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti (in Italia, nelle strutture specializzate per Malattie Infettive) dove vengono rigorosamente adottate le precauzioni che il caso richiede.

 

15. Costituisce un rischio d’infezione da 2019-nCoV ricevere corrispondenza o pacchi di materiali non biologici provenienti dalla Cina?

I coronavirus affini al 2019-CoV (inclusi i virus responsabili di SARS e MERS) non sono risultati trasmissibili attraverso l’invio di corrispondenza/pacchi inviati da aree endemiche (quali la Cina nel caso del virus in oggetto).

 

Aggiornamenti costanti: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/aggiornamenti