Caravagna tra gli autori di uno studio internazionale pubblicato da Nature sul fattore "oscuro" dei tumori

15 Novembre, 2022

Giulio Caravagna, del Dipartimento di Matematica e Geoscienze, è tra i componenti di un gruppo di ricerca internazionale autore di un innovativo studio sui meccanismi di insorgenza e sviluppo dei tumori intestinali.

I risultati di questo ampio lavoro di ricerca, coordinato da Andrea Sottoriva del Centro di Biologia Computazionale di Human Technopole e da Trevor Graham dell'Institute of Cancer Research di Londra, sono stati presentati attraverso due articoli pubblicati dalla prestigiosa rivista scientifica Nature: The co-evolution of the genome and epigenome in colorectal cancer e Phenotypic plasticity and genetic control in colorectal cancer evolution.

Lo studio rivela come il cancro del colon-retto, che rappresenta oggi il terzo tumore più frequente al mondo e la seconda causa di morte per cancro in Europa, possa evolversi per diventare più aggressivo senza basarsi solo sulle mutazioni del DNA.

Il fattore “oscuro” determinante viene individuato nell’epigenetica, cioè nel modo in cui il codice della vita all’interno delle cellule è impacchettato. In particolare, lo studio valuta il ruolo delle alterazioni nel cancro della cromatina, la struttura in cui si raccoglie il materiale genetico all’interno del nucleo della cellula. La sua forma, infatti, determina l’accessibilità dei geni e, di conseguenza, il fatto che siano nascosti o esposti a quelle molecole che, come interruttori, li attivano.

Le evidenze presentate per la prima volta all’interno di questo studio potrebbero essere fondamentali per lo sviluppo di nuove terapie contro il cancro al colon-retto che, ad esempio, contrastino l’insorgenza della resistenza farmacologica e quindi di recidive.

«Un lavoro eccezionale - sostiene Caravagna - che dimostra, usando analisi sperimentali e computazionali modernissime, la complessità molecolare del tumore al colon retto. Essere parte di questi network di lavoro internazionali è una opportunità eccezionale per UniTS ed i suoi gruppi di ricerca focalizzati all'analisi computazionale dei dati genetici oncologici».

La presenza all’interno del gruppo di lavoro di un informatico come il giovane ricercatore dell’Ateneo giuliano testimonia l’alto grado di multidisciplinarità raggiunto dagli studi sul cancro e l’innovativo ruolo della Biologia Computazionale, che applica approcci statistici, bioinformatici e di intelligenza artificiale per studiare una varietà di questioni biologiche, in particolare per comprendere i meccanismi e le dinamiche associati alle malattie.