Programmatrici del futuro crescono con la seconda edizione di Piccole Donne del Coding: camp estivo di sensibilizzazione verso il minor numero di presenze femminili nel settore tecnologico.
Dal 2 al 6 luglio dedicato a bambine tra i 5 i 7 anni è un’iniziativa di The Coding Box.
L’anno scorso la prima edizione ha segnato il decollo del progetto Piccole Donne del Coding, che ripetendosi per il secondo anno vuole diventare appuntamento fisso per bambine e famiglie per affrontare il tema della programmazione giocando e divertendosi, il tutto in modalità “unplugged” ossia senza l’utilizzo diretto del pc.
La programmazione è creatività ed è proprio su questo concetto che The Coding Box, progetto dal quale nasce il camp Piccole Donne del Coding, sviluppa e propone tutti i suoi laboratori e percorsi di avvicinamento al pensiero computazionale per bambini e bambine. Gioco, attività creative, di elaborazione e motorie sono il linguaggio con cui si portano i bambini a sperimentare modalità di ragionamento logico che aiutino a formulare soluzioni costruttive per raggiungere obiettivi e risolvere problemi.
Un personaggio, la mascotte dei laboratori, il piccolo Heki accompagnerà le 14 bambine che parteciperanno al camp estivo attraverso un percorso che si svilupperà anche quest’anno presso l’Immaginario Scientifico di Trieste partner del progetto.
Durante le 5 giornate verranno affrontati vari argomenti alla base del coding: le istruzioni, le condizioni, il vero/falso e le sequenze. Dando spazio l’ultimo giorno alle famiglie per avvicinare anche i genitori a questa metodologia che deve diventare un approccio di accompagnamento consapevole e positivo verso la tecnologia da parte degli adulti nei confronti dei più piccoli.
Durante la settimana percorsi, racconti di storie, momenti di creatività e di movimento per concludere con una novità di questo 2018, l’utilizzo di un gioco pensato e creato proprio da The Coding Box basato sul metodo e realizzato presso lo SciFabLab dell’Ictp, dove l’ultimo giorno ci sarà la tradizionale visita per bimbe e famiglie.
Questa iniziativa può quest’anno contare sul supporto di diverse aziende operanti nel settore tecnologico che si vedono sensibili a tutti quei percorsi di innovazione e formazione, e soprattutto attente anche a questo gap ad oggi esistente tra presenza femminile e maschile. Eurotech, è una multinazionale che progetta, sviluppa e fornisce soluzioni per l’Internet of Things complete di servizi, software e hardware, ha creduto per prima in questo progetto.
“Le nuove generazioni, i così detti nativi digitali, sono nati con le tecnologie a portata di mano e sempre disponibili, ma le stanno usando correttamente? Questo laboratorio è interessante per dare proprio una percezione diversa al modo di approcciarsi alla tecnologia per far crescere consapevolmente le possibili piccole programmatrici del futuro” commenta Siagri amministratore delegato dell’azienda di Amaro (UD).
Un importante sostegno arriva, inoltre, da quattro realtà con sede in Area Science Park di Padriciano (Trieste) dove l’innovazione viene colta come un’importante opportunità di crescita. Fra queste Esteco, azienda di sviluppo software di ottimizzazione e simulazione ingegneristica e che vede nella presenza femminile un’importante fonte di progresso, Teorema che propone prodotti per il digital business ad alto valore aggiunto, che sin dalla prima edizione ha seguito il crescere del progetto, Amped Software, azienda specializzata nello sviluppo di software per l'elaborazione di immagini e filmati per applicazioni forensi, sostiene il progetto in quanto ritiene sia fondamentale creare cultura verso la logica e l'informatica sin dalla più tenera età, ed infine la startup Today in Town, incubata in Innovaction Factory, che fin dall'inizio investe nella creazione del progetto The Coding Box. “Grazie a queste aziende si è potuto abbattere il costo di accesso per le bambine e questo fa sì che il percorso di sensibilizzazione a cui puntiamo sia alla portata di tutti” - spiegano Silvia Faion e Barbara Razzini, fondatrici del progetto di The Coding Box, donne, mamme e professioniste promotrici di un approccio positivo e consapevole per le future generazioni nei confronti della tecnologia.
Piccole Donne del Coding anche quest’anno gode del patrocinio di Università degli Studi di Trieste e Consigliera di Parità di Trieste e di AREA Science Park.
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