Feed Notizie Ateneo https://www.units.it/feed/notizie/ateneo it Fisica Quantistica: UniTS inaugura due nuovi laboratori https://www.units.it/news/fisica-quantistica-units-inaugura-due-nuovi-laboratori <p> </p> <p>Inaugurati <strong>due nuovi laboratori di fisica quantistica </strong>dell’Università degli Studi di Trieste: il <strong>laboratorio ArQuS - Artificial Quantum Systems (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ss_oLxnHdoQ&amp;list=PLLTBTziWWLo0MPu2ZzlxqVwPnWB2MyO8Q&amp;index=1&amp;ab_channel=Universit%C3%A0degliStudidiTrieste">VIDEO</a>)</strong>, in cui saranno studiati sistemi quantistici artificiali tramite il controllo di singoli atomi, e il <strong>laboratorio di comunicazione quantistica QCI - Quantum Communication and Information (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=LJ9Y3NUSh5k&amp;list=PLLTBTziWWLo0MPu2ZzlxqVwPnWB2MyO8Q&amp;index=2&amp;ab_channel=Universit%C3%A0degliStudidiTrieste">VIDEO</a>)</strong>, in cui sarà sviluppata la ricerca e lo sviluppo tecnologico di nuove soluzioni per le comunicazioni quantistiche su fibra ottica e in spazio libero.</p> <p>I laboratori si trovano negli spazi del CNR in Area Science Park, campus di Basovizza, e sono diretti da <strong>Francesco Scazza,</strong> professore associato di fisica della materia del dipartimento di Fisica di UniTS e da <strong>Alessandro Zavatta</strong>, senior research scientist dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR (INO-CNR).</p> <p>Si arricchiscono così di laboratori dedicati alla ricerca di frontiera anche il <strong>nuovo curriculum magistrale in Scienze e Tecnologie Quantistiche</strong>, il <strong>curriculum in Fisica della Materia</strong> e il <strong>corso di Laurea triennale in Fisica</strong>. L’Università di Trieste vanta una riconosciuta tradizione nell’ambito della meccanica quantistica, sostenuta dalla sinergia con importanti enti di ricerca internazionali.</p> <p>Il Friuli Venezia Giulia, e in particolare Trieste con la sua università, è protagonista nel campo delle comunicazioni quantistiche grazie ai progetti finanziati dalla Regione e coordinati dall’ateneo giuliano “Quantum FVG” e “QuFree”. Il primo mira a sviluppare una rete regionale in fibra ottica per la trasmissione sicura dei dati tramite tecnologia quantistica, con annesso il laboratorio QCI. Il secondo, invece, è un ambizioso programma di ricerca sulla comunicazione quantistica in aria e si propone di aprire la strada a collegamenti sicuri via satellite.</p> <p> </p> <p><em><strong>Laboratorio ArQuS - Atomi freddi per le scienze e le tecnologie quantistiche</strong></em></p> <p>Il laboratorio ArQuS (Artificial Quantum Systems), <strong>unico in Italia nel suo genere,</strong> nasce per realizzare sistemi quantistici artificiali tramite il <strong>preciso controllo di singoli atomi di itterbio</strong>. Attraverso fasci laser e campi magnetici gli atomi, per natura identici fra loro e molto delicati (al punto che la loro natura quantistica ondulatoria può venire distrutta da qualsiasi disturbo esterno) possono essere rallentati nel loro movimento e così essere osservati minuziosamente, offrendo una preziosa “lente d’ingrandimento” per lo studio di processi e fenomeni altrimenti inaccessibili. Ciò è reso possibile da un apparato sperimentale all’avanguardia all’interno del quale gli atomi vengono isolati dall’ambiente esterno e raffreddati ad una temperatura di solo un milionesimo di grado sopra lo zero assoluto, catturandoli in vere e proprie trappole basate sulla luce laser. La radiazione laser, anch’essa un’onda, se opportunamente sincronizzata con l’oscillazione interna dell’atomo, può essere infatti utilizzata per controllare le particelle in maniera estremamente precisa senza distruggerne la natura quantistica, ma anzi sfruttandola per nuove applicazioni tecnologiche.</p> <p>Spiega <strong>Francesco Scazza</strong>, responsabile del laboratorio: “I sistemi quantistici di atomi freddi realizzati nel laboratorio ArQuS possono essere utilizzati come prototipi per lo studio dell’interazione di un numero elevato di particelle quantistiche, realizzando i cosiddetti simulatori quantistici. Il preciso controllo sui singoli atomi può, inoltre, essere sfruttato per generare stati della materia fortemente correlati, come gli stati entangled a molte particelle, risorsa essenziale per i computer quantistici e gli orologi atomici del futuro”.</p> <p> </p> <p><em><strong>Laboratorio QCI - Reti quantistiche per la massima sicurezza di sistemi di informazione</strong></em></p> <p>Il laboratorio QCI nasce al servizio della ricerca e dello sviluppo tecnologico di nuove soluzioni per le comunicazioni quantistiche su fibra ottica anche con l’obiettivo di formare gli studenti di fisica e di ingegneria dell’Università di Trieste e di collaborare con i principali enti di ricerca e formazione del settore.</p> <p>Il campo dell’informazione quantistica, una nuova disciplina nata dalla contaminazione <strong>tra scienza dell’informazione e meccanica quantistica</strong>, è infatti un ambito promettente che negli ultimi anni ha celebrato progressi importanti.</p> <p>Grazie alle strumentazioni presenti nel laboratorio, che consentono di generare chiavi crittografiche quantistiche e di sperimentare comunicazioni ultrasicure, i ricercatori mirano a gettare le basi per realizzare vere e proprie reti quantistiche per la manipolazione e la trasmissione dei dati capaci di garantire la massima sicurezza.</p> <p><strong>Angelo Bassi</strong>, professore ordinario di fisica teorica, modelli e metodi matematici a UniTS e coordinatore dei progetti che hanno portato alla realizzazione del laboratorio, sottolinea: “Mentre nelle reti informatiche tradizionali<strong> i dati possono essere intercettati</strong>, in una rete quantistica ciò è impossibile: l’eventuale intrusione sarebbe immediatamente individuata: è una certezza garantita dagli stessi principi della meccanica quantistica. I sistemi di comunicazione quantistica hanno potenzialità immense e scenari di applicazione strategici in contesti politici e commerciali”.</p> <p>Spiega <strong>Alessandro Zavatta</strong>, responsabile del laboratorio: “Le comunicazioni quantistiche rappresentano un approccio avanzato e altamente sicuro per la trasmissione di informazioni, sfruttando le peculiari caratteristiche della fisica quantistica. Nel nostro laboratorio, grazie all'utilizzo di strumentazione ottica all'avanguardia, controlliamo e manipoliamo con straordinaria precisione singoli fotoni, gli elementi costitutivi della luce.</p> <p>Questa abilità nel gestire la luce fino al livello di singolo fotone ci consente di implementare schemi di comunicazione sicuri e inviolabili. Nel laboratorio QCI stiamo attualmente sviluppando sistemi innovativi per la distribuzione quantistica delle chiavi crittografiche e per le comunicazioni quantistiche dirette, sia in fibra ottica che in spazio libero. È incoraggiante notare che il nostro impegno non si limita solo a contrastare le attuali minacce, ma si estende anche alla prevenzione di potenziali rischi derivanti dalle tecnologie future, come il progresso dei computer quantistici. Proseguendo su questa strada contribuiremo in modo significativo a garantire la sicurezza delle comunicazioni anche di fronte a scenari sempre più complessi.”  </p> <p> </p> 592 23710 Giorno della Memoria: il programma di UniTS https://www.units.it/news/giorno-della-memoria-il-programma-di-units <p> </p> <p>L’Università di Trieste, in occasione del <strong>Giorno della Memoria</strong> che si celebra il <strong>27 gennaio</strong>, commemora le vittime dell’Olocausto, rinnovando l'impegno di trasmettere ai giovani la conoscenza delle persecuzioni razziale e politica e del genocidio, messi in atto dal regime nazista del Terzo Reich e dai loro alleati.</p> <p>Conoscere e ricordare per combattere l'oblio e l'indifferenza.</p> <p>"L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa", ha detto <strong>Liliana Segre</strong>, sopravvissuta alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz e testimone dell'orrore. "È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza", così esorta la senatrice a vita a cui l'Università di Trieste ha conferito una laurea ad honorem nel 2008.</p> <p>Tra le iniziative previste dall'Ateneo giuliano per celebrare il Giorno della Memoria, <strong>lunedì 22 gennaio</strong> il Dipartimento di Studi Umanistici organizzerà un <strong>incontro dal titolo <a href="https://www.units.it/news/storia-ed-esilio-il-caso-della-serie-transatlantic">«Storia ed esilio: il caso della serie “Transatlantic”»</a></strong>, che si svolgerà alle ore 17.30 in Androna Campo Marzio 10, presso la Sala Atti “Arduino Agnelli”, in cui si tratterà la trasposizione dei temi del salvataggio degli ebrei nel cinema e nella serialità televisiva di argomento storico, a partire dalla celebre serie televisiva dedicata alle vicende dei profughi ebrei nella Francia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale.<br /> Ne parleranno i docenti dell'Università di Trieste <strong>Tullia Catalan</strong> e <strong>Massimiliano Spanu</strong>, assieme a <strong>Leonardo Gandini</strong>, che insegna Storia del Cinema all'Università di Modena e Reggio Emilia ed è autore di numerose pubblicazioni sul cinema classico e contemporaneo, con particolare riferimento alla produzione hollywoodiana.</p> <p><strong>Martedì 23 gennaio</strong>, alle 17.30, al Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner, <strong>Tullia Catalan</strong>, docente di Storia Contemporanea, e <strong>Alessandro Carrieri</strong>, assegnista di ricerca, discuteranno con <strong>Giorgio Fabre</strong>, studioso di storia politica del Novecento e saggista, sullo stato della <strong>ricerca sull’antisemitismo fascista</strong>.</p> <p><strong>Giovedì 25 gennaio 2024</strong>, presso il Teatro Miela di Trieste, si terrà la decima edizione del <strong>Convegno multidisciplinare <a href="https://www.units.it/news/convivere-con-auschwitz-3">"Convivere con Auschwitz"</a></strong>, realizzata nell’ambito della convenzione tra l’Università di Trieste e l’Associazione culturale Stazione Ernesto Nathan Rogers.<br /> Alle ore 15, dopo il saluto delle autorità accademiche, aprirà i lavori Miriam Spizzichino, nipote di Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz di 1023 civili di origine ebraica, seguita al rastrellamento nazifascista di Roma del 18 settembre 1943. <br /> Sono in programma gli interventi dei docenti UniTS <strong>Mauro Barberis </strong>(IusLit), <strong>Sergia Adamo</strong> (DiSU), <strong>Giuseppe Ieraci</strong> (DiSPeS), <strong>Edoardo Milotti</strong> (DF), <strong>Sabina Passamonti</strong> (DSV), <strong>Francoise Ghislaine Favart</strong> (IusLit), <strong>Giovanni Fraziano</strong> e <strong>Maurizio Prato</strong> e del direttore di EUT <strong>Mauro Rossi</strong>. È prevista la <a href="https://www.youtube.com/watch?v=IbYxmat0Tp0&amp;ab_channel=STAZIONEROGERS">diretta streaming</a>.</p> <p>Il <strong>catalogo della mostra <a href="https://risierasansabba.it/7-dicembre-1943-destinazione-lager-inaugurazione-della-mostra/">“7 dicembre 1943: Destinazione Lager”</a></strong>, alla cui realizzazione ha partecipato il Dipartimento di Studi Umanistici, sarà presentato il 31 gennaio, alle ore 17 presso il Museo Revoltella Auditorium Marco Sofianopulo (via Diaz 27). La pubblicazione racconta la mostra in corso alla Risiera di San Sabba fino al prossimo 9 giugno e ne raccoglie tutti i testi e i materiali d’archivio e fotografici, integrandoli con ulteriore documentazione, con le trascrizioni delle videointerviste, con i nomi dei deportati e con una bibliografia essenziale. Il catalogo, realizzato in italiano, sloveno e inglese, sarà scaricabile gratuitamente dalle pagine web del Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale. Alla presentazione interverrà la prof.ssa Tullia Catalan.</p> <p>Continua intanto la collaborazione tra l'Università di Trieste e l'associazione Deina APS all'interno del <strong>progetto <a href="https://www.deina.it/promemoria-auschwitz">Promemoria Auschwitz</a></strong> che sarà riproposto anche nel 2024: sono stati selezionati 48 studenti di UniTS che, al termine di un percorso di preparazione sui temi della storia europea della prima metà del Novecento e sulla persecuzione degli ebrei e sulla Shoah, parteciperanno a un "viaggio della memoria", che si svolgerà a fine febbraio e li condurrà a Cracovia, con visita al museo della fabbrica di Schindler a ai resti del ghetto ebraico, e al Lager di Auschwitz-Birkenau.</p> <p>Il tema della<strong> didattica della Shoah </strong>è, inoltre, l'oggetto di un assegno di ricerca che è stato attivato dal Dipartimento di Studi Umanistici e che proseguirà nei prossimi anni.</p> <p>In occasione del Giorno della Memoria, <strong>il 27 gennaio, l’Università di Trieste illuminerà di rosso la facciata dell’edificio centrale di Piazzale Europa</strong>.</p> 592 23702 Revolutionizing Cancer Genomics: TINC, a Cutting-Edge Tool Enhances Accuracy in Whole Genome Sequencing Analysis https://www.units.it/node/23680 <p>Researchers have developed a new tool to help improve the accuracy of whole genome sequencing (WGS) analysis for patients with haematological cancers, which affect the blood, bone marrow or lymph nodes.</p> <p>In cancer, WGS can be used to identify genetic changes that drive cancer development by comparing DNA from a patient’s tumour to the DNA in their healthy or ‘normal’ tissue. To do this, two samples need to be taken, one directly from the tumour as well as a 'normal' blood sample.</p> <p>The new tool, developed by researchers from Genomics England, University of Trieste and Great Ormond Street Hospital for Children NHS Foundation Trust, aims to help address challenges in interpreting WGS cancer data when contamination of ‘normal’ samples occurs.</p> <p>Bioinformatics pipelines designed to help analyse WGS data from patients with cancer, can run into issues if a patient’s ‘normal’ sample has been contaminated by tumour cells, affecting the accuracy of the results generated from these pipelines. This problem is particularly relevant in blood cancers due to the natural spread of tumour cells within the bloodstream.</p> <blockquote><p>To help solve this challenge, the research team developed a new tool, known as TINC, to estimate the level of tumour contamination in normal samples based on an existing machine learning model used to understand tumour evolution. The results are published today in Nature Communications.</p> </blockquote> <p>The TINC tool generates an easily interpretable score for the percentage of tumour cells in the normal sample, so that if a high level of contamination is detected it can trigger an alternative analytical workflow. This helps ensure clinical scientists using WGS to support the diagnosis and treatment of patients with cancer are provided with accurate data.</p> <p>Genomics England supports the NHS to deliver whole genome sequencing for a number of cancer types via the NHS Genomic Medicine Service. The TINC tool has now been implemented into Genomics England’s clinically accredited bioinformatics pipelines to support WGS analysis for patients with haematological cancers.</p> <p>The researchers validated the TINC tool using participant data from the 100,000 Genomes Project as well as against standard technologies used for minimal residual disease testing in blood cancers, which checks the number of cancer cells that remain in patient’s blood after treatment.</p> <p>Dr <strong>Alona Sosinsky</strong>, Scientific Director for Cancer at <strong>Genomics England</strong>, said: “Implementing the TINC algorithm into Genomics England’s pipeline for analysis of WGS data allowed us to improve the accuracy of WGS analysis for patients with haematological cancers. This work shows how using data from large-scale sequencing projects, such as the 100,000 Genomes Project, and translating basic science into accurate data, can support clinical decisions for patient care.”</p> <p>Prof. <strong>Giulio Caravagna</strong>, Head of the Cancer Data Science Laboratory at the <strong>University of Trieste</strong> and supported by the Italian Association for Cancer Research (AIRC), said: “The large-scale adoption of innovative sequencing technologies can revolutionise our understanding of a disease like cancer. With this new opportunity, however, analyses can become more challenging and need innovative computational tools. TINC is an example of a successful collaboration between a large sequencing initiative and our machine learning group to develop a better technology to make sense of complex genomic data.”</p> <p>Dr <strong>Jack Bartram</strong>, Consultant Paediatric Haematologist at <strong>Great Ormond Street Hospital for Children NHS Foundation Trust</strong>, said: “Through the Genomic Medicine Service, we are now using whole genome sequencing routinely for diagnostics in the clinic. The implementation of the TINC algorithm provides clinicians with additional confidence in the analysis and interpretation of these results. The partnership with Genomics England has made this and other key developments in genomic data analysis possible – and these developments are ultimately being used every day to help the care of our patients.”</p> <hr /> <p>ENDS</p> <p>Research publication: ‘Clinical application of tumour in normal contamination assessment from whole genome sequencing’ Sosinsky et al.</p> <p>Nature Communications. DOI: 10.1038/s41467-023-44158-2.</p> <p><a href="https://www.nature.com/articles/s41467-023-44158-2">Paper available</a></p> 128 23680 Trieste NEXT: "Gli orizzonti dell'intelligenza" è il titolo dell'edizione 2024 https://www.units.it/news/trieste-next-gli-orizzonti-dellintelligenza-e-il-titolo-delledizione-2024 <p>Sono già iniziati i preparativi per <strong>Trieste Next-Festival della Ricerca Scientifica</strong>, la cui 13° edizione si svolgerà <strong>da venerdì 27 a domenica 29 settembre 2024</strong>. Tema di quest'anno <strong>"Gli Orizzonti dell'Intelligenza. La Conoscenza e le frontiere tra essere umano e tecnologie"</strong>.</p> <p>Sotto la <strong>guida scientifica di UniTS</strong> saranno proposti tre giorni di talk, conferenze, seminari e laboratori con <strong>oltre 100 eventi in cartellone e 300 relatori</strong> tra grandi ospiti ed esponenti non solo delle discipline STEM ma anche delle scienze umane e sociali, che si potranno seguire in live streaming. Piazza Unità d'Italia, come di consueto, ospiterà ricchissimi spazi espositivi e tante attività dedicate alle scuole.</p> <p>Promossa da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste e ItalyPost, la tre giorni sarà un momento per tracciare l'agenda scientifica dei prossimi anni e per approfondire le nuove frontiere della ricerca e innovazione. Confermato per il secondo anno il contest letterario <strong>"Premio Trieste Next. Science Book of the Year"</strong>.</p> <p>E come nelle ultime due edizioni, anche quest’anno Trieste Next manterrà la sua veste internazionale affiancando al ricco programma in lingua italiana un palinsesto di incontri in lingua inglese e con partner scientifici di rilievo internazionale. “Anche quest’anno siamo pronti ad accogliere in città 200 ricercatori provenienti da tutta Europa, che si uniranno ai 500 dottorandi e studenti che ogni anno, da tutta Italia, arrivano a Trieste per partecipare al Festival”, sottolineano i promotori.</p> <p><strong><a href="https://www.triestenext.it/">www.triestenext.it</a></strong></p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> 588 23668 UniTS e Genomics England sviluppano TINC, un algoritmo per migliorare diagnosi e trattamenti dei tumori del sangue https://www.units.it/news/units-e-genomics-england-sviluppano-tinc-un-algoritmo-migliorare-diagnosi-e-trattamenti-dei <p> I ricercatori di <strong>Genomics England</strong>, dell'<strong>Università di Trieste</strong> e del <strong>Great Ormond Street Hospital for Children</strong> dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un <strong>nuovo algoritmo</strong> per rendere <strong>più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma</strong>, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) <strong>in pazienti con tumori del sangue</strong>.</p> <p>L’algoritmo sviluppato ha l’obiettivo di <strong>interpretare più precisamente i dati del sequenziamento nei casi in cui i campioni di cellule idealmente sane</strong>, prelevati dai pazienti, <strong>risultino invece contaminati da cellule malate</strong>.</p> <p>Nei pazienti malati di cancro, <strong>il sequenziamento completo del genoma può essere utilizzato per identificare mutazioni che possono influenzare il successivo sviluppo del tumore</strong> e quindi la prognosi della malattia. Per identificarle tali mutazioni è necessario confrontare il DNA delle cellule tumorali con quello di un tessuto sano dello stesso paziente. A questo scopo vengono prelevati almeno due campioni diversi, uno direttamente dal tumore e uno attraverso un prelievo di sangue che in principio dovrebbe contenere solo cellule sane.</p> <p>Una volta effettuato il sequenziamento del DNA contenuto nei due campioni, le sequenze ottenute sono analizzate tramite procedure bioinformatiche. Si tratta di processi automatizzati che tuttavia, in caso di pazienti malati di cancro, possono incontrare problemi se il campione di cellule sane è contaminato da cellule tumorali. La contaminazione può infatti influenzare negativamente l’accuratezza dei risultati generati da questa procedura.<strong> Il rischio è particolarmente rilevante nel caso di tumori del sangue</strong>, dato che le cellule tumorali si trovano proprio nel flusso sanguigno ed è dunque pressoché impossibile separarle da quelle sane in un prelievo.</p> <p>Per risolvere questo problema, <strong>il gruppo di ricercatori ha sviluppato un nuovo strumento informatico, un algoritmo chiamato TINC</strong> –<em> Tumour In Normal Contamination assessment</em>, con cui stimare il livello di contaminazione tumorale nei campioni normali. Lo strumento si basa su algoritmi utilizzati per comprendere l'evoluzione del tumore ed <a href="https://www.nature.com/articles/s41467-023-44158-2"><strong>i risultati ottenuti sono stati pubblicati oggi su Nature Communications</strong></a>.</p> <p>L‘algoritmo <strong>TINC aiuta a stabilire la percentuale di cellule tumorali presenti nel campione normale</strong>, in modo che, in presenza di un elevato livello di contaminazione, si possa attivare un flusso di analisi alternativo a quello standard, in grado di fornire a scienziati e medici <strong>dati più precisi sul genoma tumorale</strong>. Il fine è <strong>arrivare a una diagnosi più accurata che permetta di scegliere le terapie più adatte da somministrare a ciascun paziente</strong>.</p> <p>Il nuovo algoritmo è immediatamente entrato a far parte degli strumenti di lavoro con cui Genomics England, società britannica di proprietà del Ministero della Salute e dell'Assistenza Sociale del Regno Unito, quotidianamente fornisce le analisi di Whole Genome Sequencing agli ospedali e ai centri clinici de Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.</p> <p>I ricercatori hanno testato TINC utilizzando i dati di sequenziamento raccolti nell’ambito del progetto su larga scala <em>“100.000 genomi”</em>, che nel 2013 ha portato alla fondazione di Genomics England. Hanno quindi confrontato i dati elaborati dall’algoritmo con quelli ottenuti attraverso le tecnologie standard utilizzate per il test di malattia residua nei tumori del sangue. Si tratta di test in cui si verifica il numero di cellule tumorali rimaste nel sangue di un paziente dopo il trattamento.</p> <p><em>“I Progetti che su larga scala utilizzano le tecnologie di sequenziamento per studiare le malattie oncologiche hanno un potenziale rivoluzionario”</em>, sostiene <strong>Giulio Caravagna</strong>, professore di Informatica dell’Università di Trieste e responsabile del<strong> Laboratorio Cancer Data Science</strong>, <strong>sostenuto dalla Fondazione AIRC</strong> per la ricerca sul cancro. “<em>Tuttavia </em>– prosegue <strong>Caravagna </strong>– <em>l‘uso di tecnologie innovative come Whole Genome Sequencing richiede strumenti di analisi altrettanto innovativi. Il nostro laboratorio è fortemente specializzato nella costruzione di tali strumenti. Lo sviluppo di TINC nasce nell’ambito di una prestigiosa collaborazione internazionale tra l'Università degli Studi di Trieste e Genomics England e la sua implementazione in un contesto clinico su tutto il territorio inglese rappresenta un traguardo eccezionale che conferma il valore della ricerca in scienza dei dati del nostro ateneo”</em>.</p> <p><em>“L'implementazione dell'algoritmo TINC nella pipeline di Genomics England</em> – spiega <strong>Alona Sosinsky</strong>, direttore scientifico del settore oncologico dell’azienda pubblica britannica – <em>ci ha permesso di migliorare l'accuratezza dei test genomici per i pazienti con tumori del sangue. Questo progetto è un esempio di successo in cui dati generati da un progetto di sequenziamento su larga scala vengono interpretati usando tecniche di analisi avanzate, al fine di ottenere strumenti maggiormente precisi da cui prendere decisioni cliniche per la cura dei pazienti”</em>.</p> <p><em>"Grazie al Servizio di Medicina Genomica, ora utilizziamo il sequenziamento dell'intero genoma di routine per la diagnostica in ambito clinico</em> - afferma <strong>Jack Bartram</strong>, specialista in ematologia pediatrica del Great Ormond Street Hospital for Children, struttura gestita dal NHS Foundation Trust -. <em>L'implementazione dell'algoritmo TINC ci consente, come clinici, una maggiore fiducia nell'analisi dei dati genomici, che in ultima analisi vengono utilizzati ogni giorno per migliorare le terapie rivolte ai nostri pazienti"</em>.</p> <p>***************************</p> <p><strong>Studio pubblicato su Nature Communications, 18 gennaio 2024       <br /> <a href="https://www.nature.com/articles/s41467-023-44158-2">‘Clinical application of tumour in normal contamination assessment from whole genome sequencing’</a></strong></p> <p>Jonathan Mitchell1,8, Salvatore Milite 2,3,8, Jack Bartram4, Susan Walker1, Nadezda Volkova1, Olena Yavorska1, Magdalena Zarowiecki1, Jane Chalker5, Rebecca Thomas4, Luca Vago6, Alona Sosinsky1,9 &amp; Giulio Caravagna3,7,9</p> <p>1Genomics England, London, UK.<br /> 2Computational Biology Research Centre, Human Technopole, Milan, Italy.<br /> 3Cancer Data Science Laboratory, Department of Mathematics, Informatics and Geosciences, University of Trieste, Trieste, Italy.<br /> 4Department of Haematology, Great Ormond Street Hospital for Children, London, UK.<br /> 5Specialist Integrated Haematological Malignancy Diagnostic Service - Acquired Genomics, Great Ormond Street Hospital for Children, London, UK.<br /> 6Research Unit of Immunogenetics, Leukemia Genomics and Immunobiology, IRCCS Hospital San Raffaele, Milan, Italy.<br /> 7Centre for Evolution and Cancer, The Institute of Cancer Research, London, UK.<br /> 8These authors contributed equally: Jonathan Mitchell, Salvatore Milite.<br /> 9These authors jointly supervised this work: Alona Sosinsky, Giulio Caravagna.</p> 592 23666 Federico Rosei vince il Nanotechnology Recognition Award 2024 di AVS https://www.units.it/news/federico-rosei-vince-il-nanotechnology-recognition-award-2024-di-avs <p>Il prof. <strong>Federico Rosei</strong>, del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di UniTS, è il <strong>vincitore dell’edizione 2024 del Nanotechnology Recognition Award di AVS (American Vacuum Society)</strong>, la comunità internazionale di scienziati e ingegneri attivi nella promozione della ricerca nel campo della tecnologia dei materiali.</p> <p>Il riconoscimento, assegnato dalla divisione NSTD (Nanoscience and Technology Division) di AVS, premia ogni anno scienziati che si sono distinti per i loro eccezionali contributi scientifici e tecnici nel campo della della ricerca su materiali in scala nanometrica.</p> 588 23599 Lo spin-off di UniTS M2TEST alla fiera mondiale tech di Las Vegas https://www.units.it/news/lo-spin-di-units-m2test-alla-fiera-mondiale-tech-di-las-vegas <p> <strong>M2TEST</strong>, <strong>spin-off dell'Università di Trieste</strong>, è presente anche quest'anno al <strong>Consumer Electronics Show (CES)</strong>, la <strong>più importante fiera mondiale dedicata all'elettronica e all'innovazione tecnologica</strong>, in corso di svolgimento in questi giorni a <strong>Las Vegas (USA)</strong>.</p> <p>Il CES, in programma tutti gli anni nel mese di gennaio, attira ogni anno l'attenzione di migliaia di giornalisti, analisti ed esperti del settore, vede la partecipazione di aziende nei settori dell'innovazione e investitori e riceve una copertura mediatica globale: la fiera infatti è considerata l'appuntamento da cui escono i trend tecnologici che caratterizzeranno il nuovo anno, dall'IA alla salute, dalla mobilità alle smart cities.</p> <p>M2TEST, nato dall’attività di ricerca di <strong>Francesca Cosmi</strong>, docente di Ingegneria Meccanica di UniTS, e dai <strong>brevetti sviluppati congiuntamente all'Ateneo giuliano</strong>, opera nel settore <strong>Digital Health</strong> con strumenti innovativi di diagnosi del rischio di frattura da fragilità, che affliggono persone con osteoporosi (in particolare donne in menopausa), sportivi causa stress o, ad esempio, pazienti oncologici, in conseguenza delle terapie a cui sono sottoposti.</p> <p>Negli anni scorsi la start-up triestina ha brevettato e avviato l'utilizzo del <strong>BES TEST</strong> (Bone Elastic Structure Test), un esame completamente diverso rispetto alla densitometria ossea, che si basa sulla simulazione dell’applicazione di forze su quella che può essere considerata una biopsia virtuale dell’architettura ossea del paziente, ottenuta da immagini radiografiche.</p> <p>In questa edizione del CES, M2TEST sta presentando il <strong>prototipo OTTO</strong> (Optimal Test Technology for Osteoporosis), un nuovo dispositivo medico a controllo remoto per l’esecuzione del BES TEST. <strong>OTTO, brevettato nel 2023</strong> congiuntamente dall'azienda e dall'Università di Trieste, viene sviluppato nell'Ateneo giuliano anche grazie a una borsa di dottorato cofinanziata da M2TEST.</p> <p>Si tratta, pertanto, di tecnologia di frontiera sviluppata all'UniTS, che si è messo dall'inizio a disposizione, nel lavoro di supporto alla creazione d'impresa, per affinare il modello di business e promuovere la start-up in aziende di settore e che continua ancora oggi la collaborazione in ottica di open innovation e trasferimento tecnologico.</p> <p>«Il settore della Digital Health è in grande espansione, in particolare negli Stati Uniti, e stiamo riscontriamo, pertanto, grande interesse», spiega <strong>Francesca Cosmi</strong>, che è intervenuta all'interno del panel "Innovation Talk: Diversity and Inclusion". «Il nostro "booth" è allestito all'interno del padiglione Italia, un ambiente molto ben organizzato e stimolante in cui ci troviamo assieme alle altre 49 start-up e aziende innovative italiane selezionate per partecipare al CES».</p> <p>Tra i visitatori dello stand di M2TEST si segnala anche la Console Generale d'Italia a Los Angeles, Raffaella Valentini.</p> <p> </p> <p> </p> 592 23592 Assegnata a UniTS la Rosa d'Argento di Confcommercio https://www.units.it/news/assegnata-units-la-rosa-dargento-di-confcommercio <p> </p> <p>L'<strong>Università di Trieste</strong> ha ricevuto la <strong>Rosa d'Argento 2024</strong>, riconoscimento che la <strong>Confcommercio</strong> provinciale assegna a quanti, grazie al loro impegno professionale e ai risultati raggiunti, hanno contribuito alla crescita del prestigio del capoluogo giuliano.</p> <p>Il premio, giunto alla 42esima edizione, è stato consegnato al rettore <strong>Roberto Di Lenarda</strong> nel corso dell'evento "Buon Anno Trieste", che si è svolto al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Politeama Rossetti”.</p> <p>Confcommercio ha motivato l'attribuzione del riconoscimento sottolineando il percorso storico dell'Ateneo giuliano, l'importanza della sua crescita nel corso di questo secolo di vita per lo sviluppo del territorio, i livelli di eccellenza raggiunti e la sua reputazione internazionale:</p> <p><em>«Nonostante l’aspirazione della città di disporre di un proprio ateneo risalga al XVIII secolo, in concomitanza con lo sviluppo portuale ed emporiale del territorio, è solo con il regio decreto dell’8 agosto 1924 che a Trieste nacque l’”Università degli Studi Economici e Commerciali”, di cui il primo Rettore fu l’insigne giurista Alberto Asquini.</em></p> <p><em>Con il passare degli anni, l’ateneo, dove hanno insegnato docenti illustri e appreso studenti destinati a divenire figure importanti in vari ambiti professionali e settori della conoscenza, ha sviluppato costantemente la propria offerta formativa che oggi conta oltre 120, fra corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca, master di 1° e 2° livello, corsi di perfezionamento corsi di perfezionamento e alta formazione.</em></p> <p><em>Una realtà quella del nostro Ateneo che investe anche nello sviluppo del polo universitario di Gorizia e che è riconosciuto come una delle migliori università italiane: è infatti stabilmente ai vertici delle classifiche nazionali, oltre ad essere tra i pochi atenei italiani presenti anche nei ranking internazionali.</em><em>Il sistema di valutazione del Ministero dell’Università e della Ricerca l'ha collocato nella Fascia A, quella di eccellenza, grazie a qualità dell’offerta formativa, attenzione per la crescita anche personale degli studenti e vocazione internazionale.</em></p> <p><em>Un ateneo divenuto il baricentro della ricerca scientifica e tecnologica del territorio e che contribuisce incessantemente alla nascita e crescita di numerosi soggetti ed enti componenti il Sistema Trieste. Un’università, da ultimo, capace pure di attrarre studenti e ricercatori da ogni dove che hanno contribuito a rafforzare apertura alla diversità, all’inclusione e alla dinamicità della città tutta. Ed è alla luce di tutto ciò che desideriamo assegnare all’Università di Trieste, di cui ricorre peraltro il Centenario, la “Rosa d’Argento». </em></p> <p>Tra i premi assegnati nel corso della serata una <strong>Rosa di Cristallo</strong> è stata assegnata anche ad <strong>Anna Gregorio</strong>, docente di Astrofisica dell'Università di Trieste, per la sua fama internazionale di studiosa che ha collaborato alla definizione di numerose applicazioni e strumentazioni di altissimo livello, dai telescopi ai nano satelliti, inseriti anche nell’ambito di missioni spaziali. È stato, inoltre, sottolineato come i suoi studi abbiano consentito l’attuazione di progettualità innovative utili anche al mondo produttivo più avanzato.</p> 592 23560 UniTS ricorda il ricercatore Guglielmo Zingone https://www.units.it/news/units-ricorda-il-ricercatore-guglielmo-zingone <p>È scomparso improvvisamente il dott. Guglielmo Zingone, ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste.</p> <p>Laurea in Farmacia, dal 1991 aveva svolto il ruolo di collaboratore tecnico presso il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche incaricato, in particolare, del Laboratorio Galenico. Da novembre 2000 aveva poi assunto il ruolo di ricercatore universitario alla Facoltà di Farmacia rivolgendo la sua attività di ricerca agli studi preformulativi e alla caratterizzazione dello stato solido.</p> <p>Primo docente di Cosmetica dell’ateneo giuliano, per più di vent’anni Guglielmo Zingone ha tenuto corsi per gli studenti di CTF, Farmacia, Tecniche Erboristiche dell’Università di Trieste, Tecniche della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro e per il corso di perfezionamento in Fitoterapia.</p> <p>Membro di diverse Commissioni del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Guglielmo Zingone ha contribuito costantemente non soltanto alla crescita del Dipartimento stesso ma anche alla cura della Didattica di Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.</p> <p>Instancabile relatore di tesi, ha laureato un numero davvero considerevole di studenti di Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e Tecniche Erboristiche, supervisionando oltre a innumerevoli elaborati compilativi, svariate tesi sperimentali svolte in Dipartimento o in aziende Cosmetiche, Farmaceutiche o nell’ambito di progetti Erasmus. È stato anche supervisore di due tesi di dottorato in Scienze Chimiche.</p> <p>La sua improvvisa scomparsa coglie impreparati e profondamente commossi i colleghi, amici e i tanti studenti, lasciando un vuoto scientifico, didattico e ancora di più umano per l'amabilità, la generosità e il garbo che lo caratterizzavano.</p> 588 23552 Addio al grande naturalista Livio Poldini https://www.units.it/news/addio-al-grande-naturalista-livio-poldini <p>È scomparso all’età di 93 anni il Prof. <strong>Livio Poldini</strong>, già <strong>professore ordinario di Ecologia vegetale e dal 2004 professore emerito del Dipartimento di Scienze della Vita</strong>.</p> <p>Livio Poldini ha dedicato tutta la sua vita alla botanica e alla scienza della vegetazione, lavorando fino agli ultimi giorni con grande lucidità, passione e tenacia alla stesura del suo ultimo libro.</p> <p>Per generazioni di studenti, ricercatori e appassionati il Prof. Poldini è stato una figura di riferimento nel campo della floristica e della vegetazione, dal grande carisma e indiscusso spessore culturale.</p> <p>Laureatosi a Padova nel 1959, già curatore botanico presso il Museo civico di Storia naturale di Trieste (1958-1960), venne chiamato nel 1968 come assistente di Botanica dal prof. Sandro Pignatti, allora Direttore del nuovo Istituto di Botanica, dopo un periodo in cui era stato libero docente, diventando quindi professore ordinario nel 1976.</p> <p>La sua attività scientifica, concretizzata in più di 300 pubblicazioni (tra cui diverse importanti monografie), era concentrata su floristica, fitogeografia e fitosociologia della regione nord-Adriatica, con interessi estesi alla fitochimica, alla cartografia vegetazionale e alla gestione ambientale. Da naturalista a tutto tondo, portò un contributo fondamentale nella definizione della rete dei parchi e delle riserve naturali del Friuli Venezia Giulia e dei loro strumenti valutativi e gestionali, e quindi nella gestione a livello locale del progetto “Natura 2000 – BioItaly”, di cui fu uno dei promotori a livello nazionale.</p> <p>Socio della Società Botanica Italiana, della Società di Scienza della Vegetazione, della Società est-alpino-dinarica di Fitosociologia e di molteplici altre società scientifiche, era membro corrispondente dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Lubiana (Slovenia), revisore regionale per Hegi “Illustrierte Flora von Mitteleuropa”, referente regionale per il progetto “Atlas Florae Europaeae” (Helsinki), nonché componente dei Comitati redazionali di diverse riviste italiane e internazionali.</p> <p>Instancabile escursionista, con un gruppo di appassionati si prefisse di esplorare ogni montagna, valle e angolo della nostra regione, descrivendo (da solo o in collaborazione con colleghi) un importante numero di nuove specie e mappando la distribuzione di migliaia di piante. A rimarcare il suo importante contributo alla conoscenza della flora e vegetazione di questo angolo del mondo, gli sono state dedicate due specie, Pinguicula poldinii J.Steiger &amp; Casper e Ranunculus poldinii Dunkel.</p> <p>Grande maestro per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui, con Poldini scompare una figura sempre più rara, quella del naturalista, di cui questo mondo ha invece sempre più bisogno.</p> <p> </p> 588 23532 Ad ASUGI la certificazione "Platino" di Accreditation Canada https://www.units.it/news/ad-asugi-la-certificazione-platino-di-accreditation-canada <p><strong>Accreditation Canada</strong>, organizzazione indipendente e senza fini di lucro che dal 1958 accredita servizi sanitari in tutto il mondo, ha concesso all'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina il <strong>premio "Platino"</strong>.</p> <p>L’accreditamento all’eccellenza di ASUGI ha visto anche <strong>un importante coinvolgimento della parte accademica</strong>: <strong>per la prima volta in Italia è stata infatti rilasciata la “Certificazione per i Centri Accademici e di Ricerca” </strong>che coinvolge sia l’Università degli Studi di Trieste, sia la Struttura “Ricerca e Innovazione Clinico Assistenziale” dell’Azienda sanitaria locale. </p> <p>L’accreditamento all’eccellenza è un percorso volontario nel quale un Ente esterno valuta un’organizzazione sanitaria per determinare se corrisponda a standard finalizzati a mantenere e migliorare la qualità dell’assistenza.</p> <p>Il percorso per l’accreditamento all’eccellenza è stato avviato nel giugno 2021: dopo la formazione iniziale, sono stati costituiti più di 30 team che si sono occupati dei diversi standard, esaminando l’esistente e avviando i percorsi di miglioramento per riuscire a raggiungere gli standard previsti sia per le attività ospedaliere che per quelle territoriali.</p> <p> </p> <p> </p> 588 23531 Buone Feste...a UniTS! https://www.units.it/news/buone-festea-units <p><strong>Dal 25 dicembre 2023 al 1° gennaio 2024 l'Università di Trieste resterà chiusa</strong>, ma saranno <strong>aperte per gli studenti</strong>, anche nei giorni festivi, <strong>le seguenti aule studio</strong>:</p> <p>BIBLIOTECA GENERALE (ed. A), orario continuato H24<br /> VIA MONTFORT dalle 07:45 alle 20<br /> SALA LETTURA di CATTINARA dalle 08 alle 14</p> <p>A partire dal<strong> 2 gennaio 2024 </strong>tutte le strutture dell'Ateneo riapriranno con l'orario consueto.</p> <p> </p> <p><strong>E...aspettando il nuovo anno, guarda il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=YiYTbVim3BI&amp;ab_channel=Universit%C3%A0degliStudidiTrieste">video </a>dei più bei momenti del 2023!</strong></p> 588 23497 Donate a UniTS 100 opere di 35 artisti locali e internazionali https://www.units.it/news/donate-units-100-opere-di-35-artisti-locali-e-internazionali <p>Un <strong>centinaio di opere</strong> di <strong>trentacinque artisti</strong> sono state donate al <strong>Sistema museale dell’Università di Trieste</strong> in occasione del Centenario.</p> <p>Le fotografie, i disegni, i dipinti su tela, le grafiche e le sculture, per volontà degli stessi autori, degli eredi o dei collezionisti, arricchiranno la Galleria d’Arte dell’ateneo documentando forme, temi e linguaggi contemporanei.</p> <p>Storici dell’arte e donatori hanno illustrato il significato delle opere e il profilo degli artisti nel corso dell’evento aperto <strong>“A Trieste mi piaceva arrivare…Doni d’arte per il Centenario dell’Università”</strong>. </p> <p><strong>Roberto Costella, Massimo Degrassi, Lorenzo Michelli, Paolo Sorzio, Maurizio Lorber, Paolo Quazzolo, Paolo Bernardis, Cristina Cocever, Elisa Zilli e Bruno Callegher</strong></p> <p>hanno presentato le opere di</p> <p><strong>Claudia Amatruda, Andrea Arduini, Rahmani Banafsheh, Arturo Benvenuti, Matteo Caenazzo, Vanni Cantà Vanni, Giacinto Cerone, Vittorio Cocever, Giampaolo Coral, Eugenio Cristofoletti, Ciro Cristofoletti, Cy Twombly, Luciano de Comelli, Furio de Denaro, Patrizia Devidè, Annamaria Ducaton, Laura Grusovin, Gaetano Kanizsa, Marcello Mascherini,  Laura Modolo, Alice Psacharopulo, Giovanni Pulze, Paolo Ravalico Scerri, Arturo Rietti, Serse Roma, Carlo Sbisà, Mirella Schott Sbisà, Manuela Sedmach, Mario Sillani Djerrahian, Robert Steiner, Artemio Tagliapietra, Aleksander Velišček, Tullio Vietri, Pedra Zandegiacomo e Ivan Žerjal</strong>.</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> 588 23491 Green Bactery e Immersive Link sono i vincitori https://www.units.it/news/green-bactery-e-immersive-link-sono-i-vincitori <p>I progetti <strong>Green Bactery </strong>di<strong> Silvia De Cleva</strong> e <strong>Immersive Link </strong>di<strong> Francesco Zamar </strong>e<strong> Nicandro Alberto Di Salvia </strong>sono i vincitori della finale del Contamination Lab 2023.</p> <p>Premio di quest’edizione, un <strong>viaggio in California </strong>per visitare e stringere contatti con centri di finanziamento, accelerazione e incubazione d’impresa.</p> <p>Green Bactery ha sviluppato un power bank naturale basato su una tecnologia che produce energia elettrica pulita per ricaricare dispositivi elettronici. I power bank oggi in commercio utilizzano batterie al litio e devono essere ricaricati a loro volta. Green Bactery invece è un caricatore portatile naturale che non necessita di essere ricaricato e risolve le attuali problematiche di gestione di questo tipo di dispositivi.</p> <p>Immersive Link è una startup innovativa nel campo delle applicazioni di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR), e serve settori come sanità, educazione, immobiliare, turismo e intrattenimento.</p> <p>Hanno partecipato alla premiazione <strong>Rodolfo Taccani</strong>, Delegato del Rettore per il Trasferimento tecnologico e rapporti con le imprese, <strong>Ketty Segatti</strong> di Regione FVG e <strong>Salvatore Dore</strong>, Responsabile CLab UniTS.</p> <p>Nel corso della premiazione si è svolta anche la Tavola rotonda <strong>“La sicurezza dei dati in ambito aziendale: quali sfide”</strong>, con <strong>Ettore Rosato</strong>, Segretario del Copasir, <strong>Roberto Ciccone</strong>, Ricercatore SWG, <strong>Diego Sardon</strong>, CEO di Prodigys srl e <strong>Franco Del Campo</strong>, giornalista. </p> <p> </p> 588 23490 IEUTS Award 2023: ecco i vincitori https://www.units.it/news/ieuts-award-2023-ecco-i-vincitori <p>Si sono svolti gli IEUTS Awards 2023, a coronamento di un anno pieno di soddisfazioni per il <strong>corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dell'Energia Elettrica e dei Sistemi - IEUTS</strong>.</p> <p>Questi i vincitori:</p> <p>Coppa IEUTS Award: <strong>Gabriele Buzzi</strong><br /> Coppa IEUTS Award NextGen: <strong>Lorenzo Marzi</strong><br /> Premi FutureAwards: <strong>Roberto Vergine, Mario Mezzarobba, Samuele Sbuelz</strong><br /> Premi Master IEUTS Award 2023 (Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Energia Elettrica e dei Sistemi): <strong>Alberto Trevisan</strong> (primo anno magistrale) e <strong>Luca Gretti </strong>(secondo anno magistrale)<br /> Premi NEXTGEN IEUTS Award 2023 (Laurea Triennale in Ingegneria Industriale - Curriculum Energia Elettrica e Sistemi): <strong>Patrick Bertolissi</strong> (primo anno triennale), <strong>Alessandro Salvestro</strong> (secondo anno triennale) e <strong>Lorenzo Marzi </strong>(terzo anno triennale).</p> <p>Hanno supportato l’evento le aziende dell'AdvisoryBoard di IEUTS - AcegasApsAmga, DNV, Cluster Reply, Terna SpA, Schneider Electric, PMP - the Application Specialist, Gruppo Danieli Automation, VARD e Lafert Group.</p> 588 23477 Triestina - Padova gratis per studenti e dipendenti UniTS https://www.units.it/news/triestina-padova-gratis-studenti-e-dipendenti-units <p> <strong>Due compleanni eccezionali </strong>festeggiati con un'iniziativa straordinaria! </p> <p>L'<strong>Unione Sportiva Triestina Calcio 1918</strong>, che il 18 dicembre compie 105 anni dalla fondazione, e l'<strong>Università degli Studi di Trieste</strong>, che nei giorni scorsi ha inaugurato l'anno accademico del Centenario, celebrano i rispettivi anniversari avviando una sinergia che consentirà agli <strong>studenti </strong>e al <strong>personale dell'Ateneo di assistere gratuitamente</strong> al big match di <strong>venerdì 22 dicembre</strong> tra l'<strong>Unione</strong> e il <strong>Padova</strong>, in programma allo stadio "Nereo Rocco", con calcio d'inizio alle 20.45.</p> <p>I <strong>biglietti </strong>per i settori della <strong>Tribuna Colaussi </strong>saranno a disposizione della comunità di UniTS nella <strong>postazione che sarà allestita al piano terra dell'ala sinistra dell'Edificio A</strong> (in Piazzale Europa) nelle giornate di <strong>mercoledì 20 e giovedì 21, dalle 10 alle 15</strong>. Per ottenere il titolo di accesso sarà necessario presentare al banchetto un <strong>documento d’identità valido</strong> e <strong>quanto attesti l’iscrizione all’Università di Trieste o la propria posizione lavorativa all’interno dell’Ateneo</strong>.</p> <p>L'iniziativa, che consentirà agli iscritti e al personale dell'Ateneo di sostenere la squadra cittadina in questa speciale occasione, rientra nell'ottica di una maggior collaborazione tra la Triestina e le realtà importanti del tessuto cittadino, che rappresenta uno dei principali obiettivi della nuova proprietà rossoalabardata.</p> <p> </p> 592 23468 Inaugurato il 100° anno accademico https://www.units.it/news/inaugurato-il-100deg-anno-accademico <p> </p> <p><strong>GUARDA IL <a href="https://www.youtube.com/watch?v=dag9l9RgCOU&amp;ab_channel=Universit%C3%A0degliStudidiTrieste">VIDEO</a> DELLA CERIMONIA</strong></p> <p>Valorizzazione del capitale umano, sostenibilità, ricerca, innovazione e attrattività internazionale al centro dei festeggiamenti dell’Università degli studi di Trieste, che a cento anni dalla sua fondazione ha inaugurato l’anno accademico 2023-2024 alla presenza del sindaco di Trieste <strong>Roberto Dipiazza</strong>, del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia <strong>Massimiliano Fedriga</strong> e della neoeletta presidente della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università italiane <strong>Giovanna Iannantuoni</strong>.</p> <p>“Per il nostro ateneo è un onore ospitare per la prima volta nella nostra storia giunta e assemblea CRUI – ha esordito il rettore <strong>Roberto Di Lenarda</strong> – in questo anno così particolare per noi vogliamo ribadire il ruolo centrale che le Università pubbliche rivestono e fare appello affinchè vengano sempre meglio supportate con un sistema di finanziamenti efficace e che non generi eccessive disparità tra Nord e Sud e tra atenei pubblici e privati. E’ necessario soprattutto arginare con una regolamentazione seria il proliferare delle università telematiche, che offrono una didattica non paragonabile ai corsi degli atenei “in presenza”, e aumentare in maniera sensibile e con gli adeguati aiuti economici il numero dei laureati, drammaticamente basso. Solo se saremo sostenuti adeguatamente potremo supportare il Paese a far fronte alle sfide che arrivano dall’Intelligenza artificiale, dalla crisi energetica e ambientale e dal drammatico calo demografico le cui conseguenze si faranno sentire a breve”.</p> <p>“Quando si parla di università in genere il primo pensiero va alla formazione dei giovani – ha commentato <strong>Giovanna Iannantuoni</strong>, Presidente della CRUI – Ma l’università ha anche un’altra missione fondamentale per le sorti del Paese. Ovvero quella che passa prima per la ricerca e poi per la valorizzazione dei suoi risultati, che genera innovazione. Il PNRR sta in questi anni fornendo ossigeno prezioso a queste attività, spesso trascurate dalla politica. Ma il PNRR, lo sappiamo, si conclude nel 2026 e il 2026 è domani. È quindi fin da ora che dobbiamo riflettere su che Paese vogliamo essere dal 2027 in poi. Io credo che l’Italia meriti di diventare un luogo dove tradizione e innovazione si alimentano a vicenda, economicamente prospero, dove i giovani non fuggono ma anzi vengono a realizzare i loro progetti. Nelle nostre università c’è un fermento incessante che spinge in questa direzione, ma da soli non possiamo di certo farcela. Abbiamo bisogno che il legame inscindibile che la crescita economica e lo sviluppo sociale hanno con l’innovazione che proviene dalla ricerca venga ribadito non solo nei proclami, ma nelle scelte concrete di politica economica.”</p> <p> </p> 588 23455 Presentato il Report Fvg Digitale 2023 https://www.units.it/news/presentato-il-report-fvg-digitale-2023 <p><em>Dal <strong>Report Fvg Digitale 2023 “Ecosistemi e dinamiche dell’innovazione tra manifattura e ICT”</strong> presentato dal <strong>prof. Guido Bortoluzzi di UniTs</strong>, emerge come il mondo digitale si configuri come partner strategico essenziale per l'evoluzione della manifattura. Le imprese digitali diventano sempre più le forze motrici nella digitalizzazione delle PMI regionali.</em></p> <p>E’ stato presentato mercoledì 13 dicembre 2023, nella sala Feruglio del Comune di Tavagnacco, il report annuale realizzato da <strong>DITEDI - Distretto delle Tecnologie Digitali</strong>, con il contributo scientifico delle <strong>Università di Trieste e Udine</strong>, che in questa nuova edizione affronta il tema degli “<strong>Ecosistemi e dinamiche dell’innovazione tra manifattura e ICT</strong>” in cui ci si interroga sul confine sempre più sfumato tra manifattura e digitale nel panorama economico odierno. Attraverso il lavoro di ricerca dei docenti <strong>Guido Bortoluzzi</strong> dell’Università di Trieste, <strong>Maria Chiarvesio, Raffaella Tabacco</strong> e la collaborazione di <strong>Leyla Vesnic</strong>, emerge come l'integrazione consolidata tra produzione manifatturiera e digitale dà vita a configurazioni organizzative e modelli di business innovativi.</p> <p><strong>I dati del 2023 dimostrano come le Unità locali del settore ICT (2.926 unità) siano stabili nel quinquennio 2018-2022 (var. +4,0%) mentre gli addetti sono in aumento del +9,9% (11.477 nel 2022 rispetto ai 10.645 del 2018).</strong> La lettura combinata dei saldi di unità locali ed addetti suggerisce la presenza di percorsi di consolidamento all’interno del settore. Percorsi già segnalati negli anni precedenti, dovuti sia a fenomeni di crescita organica (per linee interne) delle imprese operanti nel cluster sia a fenomeni di fusione ed acquisizione (per linee esterne) tra imprese. E la dinamica si riscontra anche nella forma giuridica delle imprese: si consolida un trend di lungo termine ravvisabile anche in altri comparti economici relativo alla progressiva riduzione delle società di persone (oramai solo il 15,8% delle imprese attive) a favore delle società di capitali, in crescita del 3,8% (il 47,4% del totale); le imprese individuali, invece, sono piuttosto stabili, al 35,8%, indice della presenza ancora significativa e radicata di consulenti e liberi professionisti del settore informatico.</p> <p><strong>Da un punto di vista economico, dopo un 2020 negativo, con decremento più marcato per il comparto dell’hardware, e la ripresa del 2021, il 2022 è stato un anno ancora positivo, complessivamente migliore rispetto al periodo pre-Covid. Nello specifico, le performance del settore in termini percentuali sono trainate soprattutto dall’hardware (+17,8% sull’anno precedente). </strong>Software e Servizi sono infatti tornati ai trend pre-Covid, con una maggior sofferenza del comparto dei Servizi, in linea con il dato sugli addetti e unità locali. Complessivamente questo quadro è in linea con quello nazionale.</p> <p>Si è approfondito anche il tema del merito creditizio (rating) delle imprese appartenenti al cluster digitale. Da un punto di vista “temporale”, si rileva un <strong>miglioramento del merito creditizio delle aziende del digitale nel corso del 2022 rispetto al 2021</strong>. In particolare, sono soprattutto le classi di merito più elevate (AAA ed AA) a beneficiare di un incremento percentuale. Anche dal confronto locale-nazionale emerge un profilo medio dell’azienda digitale “made in FVG” più equilibrato (e probabilmente meno rischioso) rispetto al profilo medio dell’azienda digitale “made in Italy”. Complessivamente, emerge un profilo creditizio piuttosto solido.</p> <p>L’analisi prosegue con una serie di <strong>interviste ad imprenditori e manager</strong> dalle quali emerge come il digitale incontri il manifatturiero con impatto sui modelli di business e sulla trasformazione competitiva. I casi aziendali raccolti risultano significativi rispetto al tema trattato e rappresentativi dell’eterogeneità del cluster digitale: Retelit, Simtech, PLUS, Tecnest, Effedi Automation, EMC Gems, R-Tree, Easting Electronics, Tre.digital, DAVE Embedded Systems, Real Comm, Cleverynext ed Eurotech.</p> <p>Grazie ai contributi degli intervistati si sono <strong>analizzate le dinamiche della collaborazione tra imprese digitali e manifatturiere</strong>, da cui emerge una significativa presenza di <strong>collaborazione sotto forma di partnership</strong> (alta intensità della collaborazione, ma limitata integrazione dei modelli di business), e alcuni tentativi di <strong>integrazione modulare</strong> (bassa intensità della collaborazione, ma elevata integrazione dei modelli di business). Si sono inoltre osservate sperimentazioni che le aziende intervistate hanno messo in campo con i loro clienti a valle e con i loro fornitori a monte, fornitori che sono spesso risultati grandi o grandissime multinazionali dell’ICT per le quali l’integrazione architetturale e modulare rappresentano modelli di integrazione piuttosto normali e diffusi.</p> <p>Le imprese del digitale, grazie alle relazioni con i big player internazionali, possono diventare dunque un prezioso alleato nell’accompagnare la trasformazione delle imprese manifatturiere, contribuendo a rendere più agili e snelli i processi produttivi, più aperti e modulari i prodotti, più leggere le strutture organizzative. Si aprono, in definitiva, nuovi orizzonti e nuove opportunità legate ai modelli della servitizzazione.</p> <p><strong>L'ecosistema digitale, rappresentato da DITEDI e raccontato nel report, appare così in crescita e pronto alla sfida della competizione; si profila uno scenario ricco di opportunità</strong>.</p> <p> </p> 143 23442 UniTS riceve il San Giusto d'oro https://www.units.it/news/units-riceve-il-san-giusto-doro <p> L’<strong>Università di Trieste</strong> ha ricevuto oggi il <strong>San Giusto d’oro</strong> durante la cerimonia di conferimento svoltasi nella sala del Consiglio comunale del capoluogo giuliano.</p> <p>La 57° edizione del premio promosso dall'<strong>Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia</strong> e dal <strong>Gruppo Giuliano Cronisti</strong>, in collaborazione con il <strong>Comune di Trieste</strong> e il contributo della <strong>Fondazione CRTrieste</strong>, è stato assegnato all’Ateneo giuliano nell'anno accademico del centenario.</p> <p>La cerimonia sì è aperta con il saluto del presidente del Consiglio comunale <strong>Francesco Panteca</strong> e gli interventi del componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione CRTrieste <strong>Francesco Peroni </strong>e del sindaco <strong>Roberto Dipiazza</strong>.</p> <p>Il rettore di UniTS, <strong>Roberto di Lenarda</strong>, dopo aver ricevuto la statuetta opera dello scultore <strong>Tristano Alberti</strong> dal presidente dell’Assostampa Fvg, <strong>Carlo Muscatello</strong>, ha ringraziato «a nome di una comunità che ha fatto molto per la città e il paese, formato generazioni di cittadini capaci di innovare e affrontare grandi cambiamenti e anche drammatiche sfide».</p> <p>«L’Università di Trieste - ha sottolineato <strong>Di Lenarda</strong> - è stata la promotrice di un sistema della conoscenza ricchissimo, composto oggi di tante istituzioni scientifiche radicate sul nostro territorio. Puntiamo a lavorare con sempre maggiore sinergia assieme a queste realtà, ponendoci grandi obiettivi: creare cultura capace di intervenire sulla società e formare giovani straordinari per aiutarli a sprigionare le loro potenzialità».</p> <p><strong>Di Lenarda</strong>, dopo aver ribadito la grande attrattività che esercita l’Università di Trieste, richiamando studenti da fuori regione e dall'estero, e il contributo che offre per arricchire una città che necessita di giovani, ha concluso ricordando e ringraziando «generazioni intere di docenti, ricercatori e membri del personale tecnico-amministrativo che hanno lavorato per la crescita dell’Università di Trieste, consentendole di lasciare un segno nella storia e nella società».</p> <p>La motivazione con cui Assostampa ha deciso di assegnare il San Giusto d’oro all’Università di Trieste affonda in alcune considerazioni di stretta attualità, legate ai conflitti drammaticamente in corso. Il presidente Muscatello ha affermato che «in questi tempi bui l’unica speranza di futuro, di progresso, di pacifica convivenza fra i popoli può venire dalla conoscenza, dalla cultura, dallo studio».</p> <p>Il sindacato regionale dei giornalisti ha deciso di assegnare il premio all’Ateneo triestino, nell’anno accademico del suo centenario, anche in quanto «il forte aumento degli iscritti di quest’anno, la crescita di studenti stranieri, l’ampliamento costante dell’offerta didattica e i bilanci sani sono il segno di una realtà sana e in costante sviluppo».</p> <p>Nel corso della cerimonia è stata assegnata anche una targa speciale ad <strong>Andreina Contessa</strong>, direttrice del Parco e del Castello di Miramare, nonché consigliera di amministrazione di UniTS, per aver saputo far rinascere due simboli di Trieste, restituendoli alla loro originaria bellezza e importanza.</p> 592 23439 Il Signor G a Trieste e...in sloveno https://www.units.it/news/il-signor-g-trieste-ein-sloveno <p>L’Università degli Studi di Trieste sarà la tappa conclusiva del 2023 di una lunga serie di appuntamenti dedicati al "Signor G" organizzati da Fondazione Gaber.</p> <p>L'incontro si svolgerà <strong>lunedì 18 dicembre, alle ore 11.30, nell'Aula Magna del Campus di Piazzale Europa di UniTS</strong>. </p> <p>L’evento sarà unico e inedito: le letture, i filmati e le riflessioni sull'opera di Gaber metteranno un accento speciale sulle origini triestine del cantautore e sull’interesse della comunità slovena per la sua produzione artistica.</p> <p>Dopo i saluti del Rettore<strong> Roberto Di Lenarda</strong> e del Presidente della Fondazione Gaber <strong>Paolo Dal Bon</strong>, prenderà parola <strong>Paolo Quazzolo</strong>, docente di Storia del Teatro all'Università di Trieste che ripercorrerà il rapporto di Giorgio Gaber con il pubblico triestino, ricordando le sue innumerevoli apparizioni sul palcoscenico del Teatro Stabile.</p> <p>Sarà poi la volta dell'attore <strong>Davide Calabrese</strong> che interpreterà due pezzi scelti dal repertorio recitativo di Gaber "rivisti e corretti" alla maniera degli <strong>Oblivion</strong>.</p> <p>Concluderanno la mattinata <strong>Miran Košuta</strong>, docente di Letteratura Slovena a UniTS, e il cantautore <strong>Jani Kovacic</strong>, autori della <strong>prima traduzione in lingua slovena dei testi che accompagnano le canzoni di Gaber</strong>.</p> <p>Di questa inedita versione verrà proposto un piccolo assaggio, anche in omaggio alle origini della famiglia dell'artista milanese il cui padre, Guido, era nato proprio a Trieste.</p> <p><strong>L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti.  </strong></p> 588 23435 Mobilità sostenibile: accordo di sviluppo tra UniTS, Comune di Trieste e Trieste Trasporti https://www.units.it/news/mobilita-sostenibile-accordo-di-sviluppo-tra-units-comune-di-trieste-e-trieste-trasporti <p> </p> <p>È stato siglato nei giorni scorsi un protocollo di intesa tra il <strong>Comune di Trieste</strong>,  l'<strong>Università degli Studi di Trieste</strong> e <strong>Trieste Trasporti Spa </strong>per sviluppare e promuovere iniziative e attività congiunte in tema di mobilità sostenibile e Mobility Management. </p> <p>Il protocollo apre la strada a una gestione della domanda di mobilità sempre più efficiente, con riguardo a scopi sociali, ambientali e di risparmio energetico, introducendo sistematicamente nel settore della mobilità metodi quantitativi di analisi per la valutazione dell'efficacia di servizi e misure proposte in grado di favorire una gestione sempre più integrata del trasporto pubblico locale e il decongestionamento del traffico. </p> <p>Il protocollo proposto pone le basi per sviluppare, consolidare e promuovere iniziative congiunte nei seguenti ambiti:</p> <ul> <li>offerta di mobilità pubblica e servizi a essa collegati;</li> <li>analisi e valutazione di scenari di miglioramento dei servizi di trasporto collettivo riferiti alle esigenze dei diversi enti e aziende del territorio;</li> <li>implementazione e gestione delle banche dati riferiti alla mobilità sistematica, anche nell’ambito dell’attività di coordinamento da parte del Mobility manager di area e di raccordo tra i diversi Mobility manager aziendali sul territorio comunale;</li> <li>ricerca scientifica, innovazione tecnologica e di processo, sperimentazioni nel settore dei trasporti e della mobilità;</li> <li>divulgazione scientifica e trasferimento di conoscenze;</li> <li>attività didattiche integrative, seminari e conferenze, tirocini e stage;</li> <li>partecipazione a progetti finanziati o cofinanziati con fondi privati, regionali, nazionali ed europei;</li> <li>comunicazione interna ed esterna riferita alle iniziative e agli ambiti del protocollo.</li> </ul> <p>In occasione della firma ufficiale dell'accordo, avvenuta nel salotto azzurro del Comune di Trieste, il rettore <strong>Roberto Di Lenarda</strong> ha affermato che il protocollo «tende a migliorare la collaborazione tra gli enti nell’ambito della sostenibilità, della mobilità e nella condivisione di tutte le competenze di gestione dei trasporti. Offirà, inoltre, un contributo scientifico e culturale per migliorare la nostra città».</p> <p>Forme di scambio tra gli enti coinvolti nel protocollo sono già state avviate: nel 2018 Comune e Trieste Trasporti hanno sottoscritto un Protocollo di intenti per migliorare il trasporto pubblico locale condividendo dati e strumenti modellistici di pianificazione; nel 2019 Trieste Trasporti e Università hanno siglato una Convenzione quadro per reciproci scambi e collaborazioni; nel 2022 Comune, Università e Trieste Trasporti hanno avviato una collaborazione sul tema del Mobility management, avente l’obiettivo di attivare un protocollo comune per la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati di mobilità, nonché per la redazione e valutazione dei <strong>Piani di Spostamento Casa-Lavoro</strong> sia in ambito aziendale che di area.</p> <p>Attraverso l'accordo uscirà rafforzata la sinergia fra i tre enti, con l’istituzione di una cabina di regia tecnico-scientifica in tema di mobility management, al fine di proporre e condividere una struttura modellistica e di gestione dati comune, che consenta l’analisi di tutti gli spostamenti casa-lavoro sul territorio, il raccordo delle azioni che verranno messe in campo e la valutazione di azioni e interventi ottimizzati anche a livelli di sistema.</p> <p>Referenti per le attività previste dal Protocollo sono l’ing. <strong>Paola Capon</strong>, Mobility Manager d’Azienda e di Area per il Comune di Trieste, il prof. ing. <strong>Giovanni Longo</strong>, Mobility Manager di UniTS e l’ing. <strong>Giuseppe Zottis</strong>, direttore d’esercizio di Trieste Trasporti.</p> <p> </p> 592 23416 UniTS nel progetto InGEO, finanziato dal PNRR, per lo sviluppo della Geotermia in Italia https://www.units.it/news/units-nel-progetto-ingeo-finanziato-dal-pnrr-lo-sviluppo-della-geotermia-italia <p> </p> <p>È stato avviato in questi giorni il <em><strong>progetto PRIN PNRR "InGEO - Innovazione nelle risorse geotermiche e valutazione del potenziale delle riserve per la decarbonizzazione dei settori energetico/termico",</strong></em> a cui l'<strong>Università di Trieste</strong> partecipa attraverso il <strong>Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGe)</strong>.</p> <p>Il progetto, finanziato dall'Unione Europea attraverso il fondo NextGenerationEU, sostiene l'obiettivo di aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in Italia, attraverso un'accelerazione dello sviluppo del geotermico.</p> <p>InGEO risponde alla necessità di migliorare la conoscenza delle risorse geotermiche e dell'energia che contengono, affrontando diverse sfide tecnologiche: sviluppare un'efficace valutazione delle risorse geotermiche profonde, tenendo conto delle condizioni geologiche locali, del regime e della capacità di scambio termico; definire soluzioni operative per la produzione di energia e per l'accumulo del calore nel sottosuolo, ottimizzando le prestazioni termiche; convalidare con un caso studio reale gli approcci sviluppati in un'area a scala regionale.</p> <p>La ricostruzione delle strutture crostali e sub-crostali e della distribuzione di temperatura delle pieghe sepolti del settore padano costituirà l'input per il calcolo del potenziale geotermico, considerando varie applicazioni (generazione elettrica, teleriscaldamento calore di processo e combinazione) e tecnologie di scambio di energia dal sottosuolo (circuiti aperti e chiusi).</p> <p>Il progetto punta a creare un database di parametri petrofisici delle rocce, un modello 3D delle strutture litosferiche poco profonde dell'area di studio - basato sull'integrazione dei dati raccolti, acquisiti, analizzati e interpretati nel progetto - e una review della rivalutazione del potenziale geotermico profondo.</p> <p>Sarà inoltre prodotto un software open source -  accessibile attraverso un'applicazione web-GIS - per calcolare il potenziale geotermico profondo con modalità di estrazione del calore e tassi di produzione variabili. In programma anche una valutazione delle performance termiche di uno scambiatore di calore profondo a circuito chiuso in funzione delle variabili ambientali, progettuali e operative, e la definizione di mappe del potenziale geotermico dell'area di studio.</p> <p>Capo unità di progetto per UniTS è la prof.ssa <strong>Magdala Tesauro</strong>, docente di Geofisica della terra solida.</p> <p>Partner di progetto sono l<strong>'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche</strong> (IGG - CNR) e il <strong>Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova</strong>.</p> 592 23412 Docenti UniTS in uno studio internazionale che crea nuove prospettive per il trattamento della candidosi https://www.units.it/news/docenti-units-uno-studio-internazionale-che-crea-nuove-prospettive-il-trattamento-della <p> </p> <p><strong>Manola Comar</strong> e <strong>Francesco De Seta</strong>, docenti del <strong>Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell'Università di Trieste</strong>, sono tra gli autori di un <strong>articolo</strong> pubblicato sulla prestigiosa rivista <a href="https://www.science.org/journal/stm">Science Translational Medicine</a> dal titolo <a href="https://www.science.org/doi/10.1126/scitranslmed.adi3363"><strong><em>Zinc prevents vaginal candidiasis by inhibiting expression of an inflammatory fungal protein</em></strong></a>.</p> <p>Lo studio internazionale, condotto dal <strong>Centre for Medical Mycology dell’Università di Exeter</strong> (Gran Bretagna) in collaborazione con l’<strong>Università di Modena e Reggio Emilia</strong>, l’<strong>Università di Trieste,</strong> l’<strong>Irccs Materno Infantile “Burlo-Garofolo”</strong> e l'<strong>Università di Debrecen</strong> (Ungheria), individua nello zinco un nuovo sorprendente trattamento per la candidosi vulvovaginale.</p> <p>I risultati della ricerca offrono interessanti prospettive per affrontare un'infezione che affligge almeno una volta nella vita tre quarti delle donne e in forma ricorrente circa 140 milioni di donne in tutto il mondo. In particolare quest'ultime possono avere un enorme impatto sulla qualità della vita, considerando che i farmaci antifungini attualmente esistenti non sono sempre efficaci anche a causa di una resistenza sempre più diffusa verso questi trattamenti.</p> <p>Osservata speciale la <em>Candida albicans</em>, specie che causa la maggior parte delle infezioni: essa produce una molecola -Pra1 che, in assenza di zinco, innesca una risposta infiammatoria responsabile di molti casi di candidosi vulvovaginale.</p> <p>Il dottor <strong>Duncan Wilson</strong> del Centre for Medical Mycology dell’Università di Exeter, insieme alla professoressa <strong>Eva Pericolini</strong> dell’Università di Modena e Reggio Emilia, alla professoressa <strong>Manola Comar</strong> e al professor <strong>Francesco De Seta</strong> dell’Università di Trieste-Irccs Burlo Garofolo affermano: «La nostra scoperta sullo zinco è molto entusiasmante, perché suggerisce che il semplice trattamento con zinco potrebbe bloccare la produzione della molecola infiammatoria Pra1, ma non siamo ancora nella posizione di fornire raccomandazioni terapeutiche in questa fase. Abbiamo bisogno di studi su scala più ampia per confermare l’effetto».</p> <p>Negli esperimenti di laboratorio, il gruppo di ricerca ha scoperto che la manipolazione dei geni, in modo che la Candida albicans non produca Pra1, previene l’infiammazione. L’<strong>applicazione di livelli relativamente bassi di zinco</strong> nei topi blocca la produzione di Pra1 e <strong>previene l’infiammazione</strong>, che causa dei sintomi più irritanti della candidosi vaginale.</p> <p>Nel corso dello studio sono anche state reclutate <strong>donne con infezioni vaginali ricorrenti </strong>(almeno una ogni tre mesi) che<strong> hanno applicato una crema</strong> contenente una piccola quantità di zinco ogni sera per due settimane e poi due volte a settimana. Nel <strong>novanta per cento dei casi non si sono manifestate reinfezioni </strong>nel corso dei tre mesi di osservazione.</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> 592 23407 Segui l'evento in diretta su Youtube https://www.units.it/news/segui-levento-diretta-su-youtube <p>In occasione della cerimonia di inaugurazione del centesimo anno accademico, l’Università degli Studi di Trieste ospita per la prima volta nella sua storia <strong>Giunta e Assemblea della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane</strong> (CRUI).</p> <p>Per la neoletta presidente CRUI, <strong>Giovanna Iannantuoni</strong>, è la prima uscita ufficiale in questo ruolo.</p> <p>I numerosi rettori italiani in arrivo a Trieste festeggeranno assieme alla nostra comunità il traguardo del secolo dalla sua fondazione.</p> <p><em>La cerimonia di inaugurazione sarà trasmessa in diretta streaming sul <a href="https://www.youtube.com/user/UniversitaTrieste">canale YouTube</a> di ateneo.</em></p> <p> </p> 588 23397 Porte Aperte a Gorizia https://www.units.it/news/porte-aperte-gorizia-4 <p><strong>Giovedì 11 gennaio 2024 si terrà l'evento di orientamento "Porte Aperte" per i corsi del Polo universitario di Gorizia.</strong></p> <p>L'incontro si svolgerà nell'<strong>Aula Magna del Polo didattico e culturale dell’Università di Trieste a Gorizia, in via Alviano 18</strong>, a partire dalle <strong>ore 9.30</strong>.</p> <p>I corsi presentati in questa giornata sono "<strong>Architettura</strong>", "<strong>Scienze Internazionali e Diplomatiche</strong>" e due corsi delle due Lauree Sanitarie "<strong>Assistenza Sanitaria</strong>" e "<strong>Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro</strong>".</p> <p>Sarà anche possibile visitare i laboratori di progettazione architettonica.</p> <p>Tutte le informazioni  <a class="btn btn-info" href="https://www.units.it/futuri-studenti/come-scegliere/orientamento/porte-aperte">QUI</a>   </p> <p><strong>PROGRAMMA</strong>: <br /> 09.30 – 10.15 Presentazione del corso di laurea in Architettura<br /> 10.15 – 10.30 Info tasse e borse di studio – a cura dello staff Orientamento di UniTS<br /> 10.30 Visita ai laboratori del corso di laurea in Architettura<br /> 10.30 – 11.15 Presentazione del corso di laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche<br /> 11.15 – 11.30 Info tasse e borse di studio – a cura dello staff Orientamento di UniTS<br /> 11.30 – 12.15 Presentazione del corso di laurea triennale in Assistenza Sanitaria<br /> 12.15 – 13.00 Presentazione del corso di laurea triennale in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro</p> <p>Lo <strong>staff dell'Orientamento UniTs sarà presente a Gorizia</strong> per dare tutte le necessarie informazioni sull’accesso ai corsi, agevolazioni per il diritto allo studio, borse di studio, tasse universitarie, alloggi, città, vita universitaria e quant'altro ai futuri studenti.</p> <p><strong>POSTAZIONE ORIENTAMENTO: ATRIO dalle ore 9.30 alle ore 13.30</strong></p> <p>Sarà possibile richiedere l’<strong>attestato di partecipazione</strong> alla giornata di orientamento.</p> <p>La prenotazione è obbligatoria.</p> <p><strong>Informazioni e contatti: SERVIZIO ORIENTAMENTO</strong><br /> Piazzale Europa 1, Trieste<br /> Tel. 0403473787<br /> <a href="mailto:orientamento@units.it">orientamento@units.it</a><br /> <a href="http://www.units.it/futuristudenti">www.units.it/futuristudenti</a></p> 143 23380 Progetto UniTS "3FiRES" finanziato nel programma di cooperazione scientifica Italia-Cina https://www.units.it/news/progetto-units-3fires-finanziato-nel-programma-di-cooperazione-scientifica-italia-cina <p>  </p> <p>Il progetto di ricerca bilaterale <strong>"3FiRES"</strong>, a cui partecipa l’<strong>Università di Trieste</strong> ha ottenuto un importante riconoscimento durante la <strong><em>XII Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione</em></strong>, svoltasi a Pechino la scorsa settimana.</p> <p>Si tratta di <strong>uno dei dieci "progetti di grande rilevanza" (tra 240 candidature</strong>) che saranno <strong>finanziati nel contesto del nuovo programma di cooperazione scientifica tra Italia (Ministero degli Affari Esteri) e Cina (Ministero della Scienza e della Tecnologia)</strong>.</p> <p>"<em><strong>3FiRES - Research on BIPV Photovoltaic Facades for Fire Spread Mechanisms, Structural Failures and Resilience Improvement Methodologies</strong></em>" vede coinvolto un gruppo di ricerca del <strong>Dipartimento di Ingegneria e Architettura di UniTS</strong> guidato da <strong>Chiara Bedon</strong>, Principal Investigator del progetto, e che vede impegnati anche <strong>Alessandro Massi Pavan, Vanni Lughi, Luca Cozzarini e Marco Fasan</strong>.</p> <p>Le attività di ricerca saranno svolte in collaborazione con il team coordinato dal prof. <strong>Yu Wang</strong> della <strong>University of Science and Technology of China – State Key Laboratory of Fire Science</strong> (USTC Hefei).</p> <p>"3FiRES", selezionato nell’area tematica <strong>“Green Energy and related research”,</strong> analizzerà il comportamento di facciate fotovoltaiche integrate (BIPV) in presenza di azioni accidentali estreme, in particolare gli incendi. Si tratta infatti di sistemi innovativi per costruzioni green che garantire specifiche funzionalità e prestazioni strutturali e architettoniche agli edifici, oltre che a generare energia elettrica. Richiedono pertanto competenze e conoscenze multidisciplinari, e fasi di progettazione complesse.</p> <p>Il progetto prevede un'intensa serie di indagini sperimentali in scala reale e simulazioni numeriche avanzate. Queste attività congiunte saranno di supporto alla valutazione dei meccanismi di propagazione degli incendi (USTC Hefei), all'analisi del conseguente danneggiamento e collasso strutturale (UniTS), e quindi all'elaborazione di strategie volte a migliorarne funzionalità e resilienza (UniTS + USTC Hefei).</p> <p>  </p> <p> </p> <p> </p> 592 23376 UniTS fa correre la ricerca: 300 runner in pista a Telethon 2023 https://www.units.it/news/units-fa-correre-la-ricerca-300-runner-pista-telethon-2023 <p> </p> <p><strong>UniTS ha "fatto correre la ricerca" </strong>con<strong> oltre 300 runner</strong>, <strong>espressione di tutta la comunità accademica, </strong>che hanno partecipato con grande entusiasmo alla<strong> Staffetta 24x1 ora di Telethon 2023</strong>, svoltasi a Udine nel weekend del <strong>2 e 3 dicembre</strong>.</p> <p>L'Università di Trieste ha iscritto <strong>12 squadre</strong> alla 25esima edizione, contribuendo con una presenza festosa e colorata alla storica corsa che raccoglie fondi per la ricerca sulle malattie genetiche rare. Una delle squadre ha potuto indossare il <strong>pettorale numero 100</strong>, concesso dagli organizzatori per onorare il <strong>compleanno di UniTS </strong>e il suo secolo di impegno nella ricerca scientifica.</p> <p>La manifestazione, durata un giorno intero, si è articolata in 24 frazioni di un’ora, ciascuna affidata a uno staffettista, che ha corso o passeggiato, su un circuito urbano di 1,8 chilometri nel centro cittadino.</p> <p>Da piazzale Europa (a Trieste) a piazza I Maggio (a Udine), il running team mobilitato per sostenere la ricerca ha coinvolto tutte le componenti dell'Ateneo triestino: hanno corso una frazione, indossando la maglietta e lo scaldacollo di UniTS, il prorettore vicario <strong>Valter Sergo</strong>, il direttore generale <strong>Luciana Rozzini</strong>, cinque direttori di dipartimento e tantissimi docenti, tecnici-amministrativi, dottorandi di ricerca e studenti che hanno sfidato la pioggia battente di sabato e il freddo intenso di domenica.</p> <p> </p> <p>  </p> 592 23353 A UniTS una delle tre stampanti a getto di Aerosol in Italia https://www.units.it/news/units-una-delle-tre-stampanti-getto-di-aerosol-italia <p> </p> <p>E’ arrivata all’Università degli Studi di Trieste la stampante a getto di aerosol <strong>“Aerosol Jet Printer – AJP”</strong>, uno <strong>strumento innovativo unico in Regione (ne esistono solo altri due in Italia)</strong> che offrirà opportunità rivoluzionarie per la Ricerca multidisciplinare di Ateneo. La stampante di ultima generazione, <strong>acquistata grazie al consistente programma di investimenti UniTS per il rinnovo della strumentazione scientifica</strong>, attirerà nuove collaborazioni con enti di ricerca italiani ed esteri che non hanno a disposizione uno strumento così avanzato.</p> <p>L'Aerosol Jet Printer apre le porte a un <strong>ampio spettro di applicazioni multidisciplinari </strong>che abbracciano le aree di chimica, fisica e ingegneria: dallo sviluppo di rivelatori per la fisica nucleare e delle particelle alle applicazioni di fisica medica, dalla chimica e cristallografia all'ingegneria aerospaziale e le comunicazioni satellitari. Il suo acquisto è stato proposto congiuntamente da docenti e ricercatori dei Dipartimenti di Fisica, di Ingegneria e Architettura e di Scienze Chimiche e Farmaceutiche (DSCF) dell’ateneo triestino e ha <strong>dato vita al nuovo laboratorio interdipartimentale AJP LAB</strong>.</p> <p>Lo strumento è dotato di una tecnologia avanzata che consente la stampa di tracce o la creazione di strutture tridimensionali su qualsiasi oggetto utilizzando vari “inchiostri” come metalli, polimeri e composti chimici e biologici. Il materiale viene nebulizzato e depositato strato dopo strato grazie a un getto guidato da un gas ad alta velocità.</p> <p>Questa tecnologia si distingue non solo per la sua unicità, ma anche per la capacità di rivoluzionare il processo di ricerca e sviluppo, consentendo la realizzazione di prototipi complessi in tempi notevolmente ridotti rispetto alle metodologie tradizionali.</p> <p>Con questa nuova acquisizione, UniTS si conferma all'avanguardia nella promozione della ricerca multidisciplinare e dell'innovazione scientifica.</p> 588 23350 Mostre virtuali e percorsi interattivi nel nuovo portale del Sistema Museale UniTS https://www.units.it/news/mostre-virtuali-e-percorsi-interattivi-nel-nuovo-portale-del-sistema-museale-units <p>Il<a href="https://smats.units.it/"> portale del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Trieste - smaTs</a>  si rinnova nell’anno del centenario per rendere fruibili le sue collezioni, rafforzare il legame con il territorio e garantire l’accessibilità al suo prezioso patrimonio a studiosi e ricercatori.</p> <p>In collaborazione con Erpac - Regione Friuli Venezia Giulia, smaTs ha avviato la catalogazione digitale di gran parte del suo patrimonio che viene ora valorizzato con percorsi immersivi e interattivi in una veste grafica completamente rinnovata.</p> <p>Quattro le <strong>mostre virtuali </strong>che i visitatori del sito avranno a disposizione avendo la possibilità di muoversi nelle diverse stanze e interagire con le opere esposte: </p> <p><strong>“I miei pùpoli Gaetano Kanizsa _ scienziato e artista”, “L’aspirazione secolare della gente giulia”: un’università italiana a Trieste”, “Un’università cara al cuore degli italiani” e “Verso un nuovo modello di università: modernità, contestazione, internazionalizzazione”</strong>.</p> <p>Per approfondire tematiche specifiche, invece, sono proposti quattro <strong>percorsi narrativi</strong>: </p> <p><strong>“1953: l’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea”, “La Biblioteca dell’Istituto per il promovimento delle piccole industrie”, “Keika Zuan: Kohen Jo” e “Ricordare, dopo vent’anni”</strong>.  </p> <p> </p> <p>Grazie a un sistema di navigazione facile e intuitivo <strong>è possibile inoltre accedere a numerose collezioni</strong> che saranno ulteriormente arricchite nella loro versione digitale nei prossimi mesi. </p> <p>Da segnalare, in particolare, la vastissima collezione di piante e licheni dell’<strong>Herbarium Universitatis Tergestinae</strong> con 31.000 esemplari già consultabili, il <strong>Museo di mineralogia e petrografia </strong>con 626 campioni, il <strong>Fondo Kanizsa</strong> con 75 disegni e schizzi e l’intera <strong>Pinacoteca</strong> di ateneo.</p> <p><em>Creato nel 2004, smaTs è impegnato a conservare, incrementare e valorizzare il patrimonio culturale, scientifico e naturalistico raccolto nel corso di un secolo nell’Università degli Studi di Trieste. SmaTs è associato all’ICOM e la Collezione-Museo di Mineralogia e Petrografia aderisce all’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS).</em></p> 588 23346 FameLab International: Francesco Giacomarra dell'Università di Trieste ha vinto il premio del pubblico https://www.units.it/news/famelab-international-francesco-giacomarra-delluniversita-di-trieste-ha-vinto-il-premio-del <p><strong>FameLab International: Premio del pubblico al concorrente da Trieste</strong></p> <p><em><strong>Francesco Giacomarra</strong> si aggiudica il <strong>premio del pubblico</strong> alla finale internazionale del talent della comunicazione scientifica. Dottorando presso l’Università di Trieste, Giacomarra aveva superato la prima selezione locale a Trieste.</em></p> <p>Trieste arriva ai vertici del talent show internazionale della comunicazione scientifica: nella finale di FameLab International <strong>Francesco Giacomarra</strong>, <strong>dottorando in Applied Data Science and Artificial Intelligence dell’Università di Trieste</strong>, si aggiudica il premio del pubblico.</p> <p><strong>Giacomarra </strong>è stato uno dei finalisti della selezione di FameLab Trieste, svoltasi nel mese di marzo, e poi il <strong>vincitore di FameLab Italia 2023</strong>, che si è tenuta in settembre 2023 a Perugia, nell’ambito di SHARPER - Notte europea dei ricercatori.</p> <p>Fra i partecipanti alla finale internazionale del 24 novembre, che si è svolta online, c'erano i rappresentanti della Malesia, Germania, Repubblica di Corea, Repubblica Ceca, Australia, Tailaindia, Svizzera e Sud Africa.</p> <p>Tracciando un parallelo fra intelligenza artificiale e democrazia, la presentazione di Giacomarra ha sottolineato i vantaggi che offrono i modelli di intelligenza artificiale e le potenzialità dell' ”apprendimento d'insieme”.</p> <p>Ideato nel 2005 dal Cheltenham Science Festival, <strong>FameLab</strong> si svolge in tutto il mondo e dal 2012 coinvolge anche l’Italia grazie alla collaborazione di Psiquadro che coordina l’edizione nazionale. A Trieste la gara locale è organizzata da Immaginario Scientifico insieme a Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste.</p> <p>Nell'ottica di diffondere il più possibile la scienza, i suoi sviluppi e i suoi protagonisti, FameLab rappresenta un'occasione sia per i partecipanti, che possono affinare le proprie capacità di comunicazione ed empatia, sia per i cittadini, che hanno modo di comprendere e di lasciarsi affascinare dalle tante sfaccettature della scienza.</p> <p>«Il percorso di FameLab è stato per me un’esperienza incredibile – racconta <strong>Francesco Giacomarra</strong> – visto il mio percorso e anche il tema della presentazione che ho portato alla finale internazionale, ricevere un riconoscimento “collettivo” come quello del premio del pubblico è stata per me una gioia doppia, e forse la conclusione migliore che potessi sperare. Sono sempre stato molto appassionato al teatro e alla scienza ma prima di FameLab non pensavo che esistesse un modo per me per coniugare questi miei interessi. Ora invece spero di poter fare della divulgazione scientifica, un giorno, un lavoro a tempo pieno”.</p> <p>FameLab si terrà anche nel 2024, tutte le informazioni saranno disponibili su <a href="http://www.famelab-italy.it">www.famelab-italy.it</a></p> <p> </p> 143 23344