AREA SCIENZE DELLA VITA E DELLA SALUTE
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TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO) - anno accademico: 2016-2017
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico) anno accademico: 2024-2025
Classe ministeriale: L/SNT3 - Professioni sanitarie tecniche
Dipartimento di afferenza: Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute
Piano di Studio
Il corso in breve
ll Corso di Laurea ha lo scopo di formare sanitari in grado di svolgere, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie all'esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona. I tecnici di laboratorio biomedico svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia e virologia, di farmacotossicologia e farmacologia galenica, di immunologia ed immunometria, di patologia clinica, di ematologia, di genetica, di citopatologia, di istopatologia, di anatomia patologica e dei centri immunotrasfusionali. Gestiscono il corretto funzionamento della strumentazione analitica utilizzata, provvedono alla manutenzione ordinaria ed all'eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti strumentali; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano, concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
Il Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, ha durata triennale, rilascia il diploma di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e abilita alla professione di Tecnico di laboratorio Biomedico (Classe L/SNT3).
Il Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, ha durata triennale, rilascia il diploma di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e abilita alla professione di Tecnico di laboratorio Biomedico (Classe L/SNT3).
Al termine del percorso formativo in Tecniche di Laboratorio Biomedico, gli studenti devono aver acquisito conoscenze, abilità e attitudini tali da soddisfare le attese dei servizi diagnostici di laboratorio. Per conseguire questa finalità, lo studente deve dimostrare di essere in grado di:
- gestire il campionamento e la verifica del materiale biologico, il controllo delle conformità della richiesta e la predisposizione del campione allo stadio successivo;
- pianificare e mettere in atto la fase analitica mediante l'utilizzo di metodi e tecnologie appropriate nel rispetto delle raccomandazioni e dei requisiti di qualità adottati dal laboratorio;
- valutare e documentare in modo critico l'attendibilità dei risultati dei test e delle analisi in conformità ai sistemi di qualità del laboratorio e in considerazione dello stato di salute e di cura dei pazienti;
- gestire il processo diagnostico in conformità del sistema qualità e partecipare attivamente allo sviluppo dei sistemi per il controllo della validità dei test e delle analisi di laboratorio;
- gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro e collaborare alla valutazione dei rischi e all'applicazione delle misure di prevenzione e protezione;
- condurre autonomamente indagini in banche dati e motori di ricerca per acquisire e valutare in modo critico nuove conoscenze inerenti alle diverse tecnologie di laboratorio, ed utilizzare queste informazioni per contribuire allo sviluppo di metodi ed alla messa a punto di test ed analisi;
- contribuire in modo costruttivo allo sviluppo della professione, delle strutture e delle organizzazioni sanitarie;
- essere responsabile e professionale, comprendendo i problemi etici e deontologici in relazione agli utenti e in rapporto alla collaborazione interdisciplinare con altri professionisti della salute;
- gestire la propria crescita professionale e personale, in linea con il progresso tecnologico, scientifico, sociale e attraverso la consapevolezza del proprio potenziale di sviluppo di carriera. PERCORSO FORMATIVO 1° ANNO
Finalizzato a fornire le fondamentali conoscenze fisiche, chimiche, biologiche, anatomofisiologiche, genetiche, fisiopatologiche e biomediche per la comprensione del funzionamento dell'organismo umano e i principi della disciplina professionale quali requisiti per affrontare la prima esperienza di tirocinio, diretta all'acquisizione delle competenze di base, con particolare attenzione ai problemi della sicurezza e all'acquisizione delle conoscenze igienico preventive. 2° ANNO
Rivolto all'approfondimento delle conoscenze di Patologia generale, Patologia clinica, nonché competenze professionali relative agli ambiti dei laboratori di Anatomia patologica, Biochimica Clinica, Microbiologia clinica, e Medicina trasfusionale. Sono previste varie esperienze di tirocinio nei contesti in cui lo studente può sperimentare le conoscenze, le metodologie e le tecniche apprese. 3° ANNO
Indirizzato all'approfondimento specialistico con particolare riferimento alla Biologia molecolare e Biochimica clinica, alla Fisiopatologia Molecolare clinica, alla Patologia clinica, alla Genetica medica, all'Immunoematologia, alla Farmacologia e Farmacotossicologia e all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale, l'organizzazione dei servizi sanitari, la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi, nell'ambito dei quali apprendere le metodologie della ricerca scientifica anche a supporto dell'elaborato finale. Lo studente può sperimentare una graduale assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisione di esperti. Questa logica curriculare si concretizza anche nella scelta dei crediti assegnati alle esperienze di tirocinio che aumentano gradualmente dal 1°al 3° anno.
- gestire il campionamento e la verifica del materiale biologico, il controllo delle conformità della richiesta e la predisposizione del campione allo stadio successivo;
- pianificare e mettere in atto la fase analitica mediante l'utilizzo di metodi e tecnologie appropriate nel rispetto delle raccomandazioni e dei requisiti di qualità adottati dal laboratorio;
- valutare e documentare in modo critico l'attendibilità dei risultati dei test e delle analisi in conformità ai sistemi di qualità del laboratorio e in considerazione dello stato di salute e di cura dei pazienti;
- gestire il processo diagnostico in conformità del sistema qualità e partecipare attivamente allo sviluppo dei sistemi per il controllo della validità dei test e delle analisi di laboratorio;
- gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro e collaborare alla valutazione dei rischi e all'applicazione delle misure di prevenzione e protezione;
- condurre autonomamente indagini in banche dati e motori di ricerca per acquisire e valutare in modo critico nuove conoscenze inerenti alle diverse tecnologie di laboratorio, ed utilizzare queste informazioni per contribuire allo sviluppo di metodi ed alla messa a punto di test ed analisi;
- contribuire in modo costruttivo allo sviluppo della professione, delle strutture e delle organizzazioni sanitarie;
- essere responsabile e professionale, comprendendo i problemi etici e deontologici in relazione agli utenti e in rapporto alla collaborazione interdisciplinare con altri professionisti della salute;
- gestire la propria crescita professionale e personale, in linea con il progresso tecnologico, scientifico, sociale e attraverso la consapevolezza del proprio potenziale di sviluppo di carriera. PERCORSO FORMATIVO 1° ANNO
Finalizzato a fornire le fondamentali conoscenze fisiche, chimiche, biologiche, anatomofisiologiche, genetiche, fisiopatologiche e biomediche per la comprensione del funzionamento dell'organismo umano e i principi della disciplina professionale quali requisiti per affrontare la prima esperienza di tirocinio, diretta all'acquisizione delle competenze di base, con particolare attenzione ai problemi della sicurezza e all'acquisizione delle conoscenze igienico preventive. 2° ANNO
Rivolto all'approfondimento delle conoscenze di Patologia generale, Patologia clinica, nonché competenze professionali relative agli ambiti dei laboratori di Anatomia patologica, Biochimica Clinica, Microbiologia clinica, e Medicina trasfusionale. Sono previste varie esperienze di tirocinio nei contesti in cui lo studente può sperimentare le conoscenze, le metodologie e le tecniche apprese. 3° ANNO
Indirizzato all'approfondimento specialistico con particolare riferimento alla Biologia molecolare e Biochimica clinica, alla Fisiopatologia Molecolare clinica, alla Patologia clinica, alla Genetica medica, all'Immunoematologia, alla Farmacologia e Farmacotossicologia e all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale, l'organizzazione dei servizi sanitari, la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi, nell'ambito dei quali apprendere le metodologie della ricerca scientifica anche a supporto dell'elaborato finale. Lo studente può sperimentare una graduale assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisione di esperti. Questa logica curriculare si concretizza anche nella scelta dei crediti assegnati alle esperienze di tirocinio che aumentano gradualmente dal 1°al 3° anno.
Requisti
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere al corso dovrebbero comprendere buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi. L'accesso al Corso di Laurea è a numero programmato in base alla legge 264/99 e prevede un esame di ammissione che consiste in una prova scritta con test a scelta multipla su argomenti di Logica e Cultura Generale, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica.Agli studenti ammessi al Corso con una votazione inferiore alla votazione minima prefissata saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi con le modalità specificate nel Regolamento didattico di Corso.
Modalità
Il numero massimo degli studenti iscrivibili al corso di laurea è determinato annualmente con decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) sulla base delle indicazioni contenute nel piano regionale della formazione, tenuto conto delle esigenze sanitarie nazionali e sulla base del progetto didattico e delle potenzialità formative, nonché delle risorse in termini di personale docente, esercitatori, aule, laboratori per la didattica pre-clinica e posti letto necessari al conseguimento degli obiettivi formativi professionalizzanti. L'accesso al Corso di laurea è subordinato al superamento di una prova di ammissione, finalizzata alla verifica del possesso di adeguata preparazione iniziale secondo modalità definite annualmente nel BANDO DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE che recepisce le disposizioni del decreto ministeriale relativo alle modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi universitari ad accesso programmato a livello nazionale per l'anno accademico di riferimento.Per l'accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie attivati presso le Università di Trieste e Udine, la prova di ammissione è predisposta dal CINECA ed è identica per tutti i suddetti corsi. Al momento dell'iscrizione alla prova di ammissione ciascun candidato può esprimere le preferenze secondo le indicazioni stabilite dal BANDO DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE. La prova di ammissione consiste nella soluzione di sessanta quesiti che presentano cinque opzioni di risposta, tra cui il candidato deve individuarne una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili, su argomenti di: cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica secondo programmi definiti annualmente con Decreto MUR.
Le procedure relative allo svolgimento della prova sono indicate dal decreto ministeriale. Agli studenti ammessi al Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio biomedico con una votazione inferiore ai valori di soglia indicati per alcune discipline, saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA), le cui modalità di assolvimento sono riportate nel BANDO DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE. Per gli studenti stranieri è valutato il possesso del requisito della lingua italiana attraverso il sistema di certificazione interno all'ateneo. Il termine ultimo per l'iscrizione al 1° anno del CdS è fissato annualmente dal BANDO DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE che si trova alla pagina web dedicata (si veda link). La prova di ammissione si svolgerà a settembre 2024: per le indicazioni in merito all'orario di convocazione e alla sede di svolgimento della prova, si invitano i futuri studenti a consultare la pagina web (si veda link).
Prova Finale
Ai sensi dell'art. 7 del Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009, la prova finale si compone di:a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
b) redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione.
La prova finale è organizzata, con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in due sessioni definite a livello nazionale. È prevista la possibilità per lo studente di redigere l'elaborato in lingua inglese.
Modalità
Ai sensi dell'art. 7 del Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009, la prova finale, con valore di esame di stato abilitante, è unica, e si compone:a) In una prova tecnico-pratica, svolta nei laboratori oggetto di tirocinio, come per esempio analisi cliniche, microbiologia, istocitopatologia e servizio immunotrasfusionale, farmacotossicologia, nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale, ampiamente sperimentate nel corso dei tirocini.
b) Stesura, svolta autonomamente, di un elaborato scritto di tesi e sua dissertazione, relativo ad un argomento di specifico interesse professionale che dimostri l'acquisizione, nell'ambito del Corso di Laurea, di specifiche competenze per l'attività di ricerca e specifiche competenze per l'illustrazione dei dati ottenuti e la relativa discussione. Alla prova finale sono assegnati 3 CFU. Le due diverse parti dell'unica prova finale devono essere valutate in maniera uguale, concorrendo entrambe alla determinazione del voto finale dell'esame. In caso di valutazione insufficiente della prova pratica l'esame si interrompe e si ritiene non superato. Pertanto va ripetuto interamente in una seduta successiva. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i CFU nelle attività formative previste dal piano degli studi, compresi quelli relativi all'attività di tirocinio ed ai laboratori professionalizzanti. Il punteggio finale di laurea è espresso in centodieci (110/110) con eventuale lode. Il punteggio minimo per il superamento dell'esame finale di Laurea è di 66/110. Il voto di ammissione all'esame finale è costituito dalla media ponderata dei voti conseguiti negli insegnamenti e nelle valutazioni annuali delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio. Alla Prova finale è attribuibile un punteggio massimo di 10 punti (massimo 5 punti per la prova pratica, massimo 5 punti per la tesi).
La soglia minima della media per l'attribuzione della lode è 103/110
Nessuna distinzione a priori viene fatta fra tesi sperimentali, compilative o cliniche.
Nel caso di percorsi formativi abbreviati grazie al riconoscimento di crediti dovuti al possesso di titoli di studio pregressi, la prova finale deve essere identica a quella prevista per il percorso regolare. La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Coordinatore, e comprende almeno 2 membri designati dall'Ordine delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione. Le date delle sedute sono comunicate, con almeno trenta giorni di anticipo rispetto all'inizio della prima sessione, al MIUR e Ministero della Salute che possono inviare propri esperti, come rappresentanti, alle singole sessioni. Essi sovrintendono alla regolarità dell'esame di cui sottoscrivono i verbali. In caso di mancata designazione dei predetti componenti di nomina ministeriale, il Rettore può esercitare il potere sostitutivo.
- Funzioni: I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico sono operatori sanitari con competenze culturali e tecniche necessarie alla gestione della strumentazione di laboratorio.
Verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura.
Sono responsabili del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato nell'ambito delle loro funzioni in applicazione ai protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili.
Inoltre conoscono i meccanismi di funzionamento delle principali strumentazioni di laboratorio biomedico e hanno la capacità di conoscere e valutare concetti dinamici di automazione-informatizzazione.
Sono in grado di svolgere attività tecnico-diagnostiche relative a indagini biochimiche, di biologia molecolare, ematologia ed immunoematologia, radioimmunologia, immunologiche ed immunometriche, microbiologiche e virologiche, genetiche, citologiche, istologiche e di anatomia patologica e all'applicazione dei controlli di qualità, nonché la capacità di verificare il corretto funzionamento e l'efficienza delle strumentazioni biomediche e di provvedere alla loro manutenzione.
- Competenze: Verificare l'idoneità del materiale biologico e la conformità della richiesta.
Redigere eventuali non conformità del campione biologico ed avviare le relative azioni correttive.
Predisporre il campione al processo analitico.
Smistare i campioni ai vari settori all'interno della sede o verso eventuali sedi esterne.
Predisporre attrezzature, strumentazioni e apparecchiature a seconda della tipologia della seduta analitica.
Preparare i diagnostici (soluzioni ausiliarie, reagenti, sieri di controllo) necessari all'esecuzione dell'analisi verificandone la conformità e provvedendo alla corretta conservazione e approvvigionamento;
Processare i campioni biologici applicando i protocolli del servizio.
Utilizzare i sistemi informatici dei servizi per gestire i flussi analitici.
Verificare il processo analitico secondo gli standard predefiniti.
Adottare, in caso di necessità, le azioni correttive prestabilite;
Attuare la validazione tecnica dei risultati del processo analitico;
Conservare nei modi e nei tempi appropriati i materiali biologici processati e la documentazione inerente.
Eseguire la manutenzione preventiva e quella correttiva anche con il supporto dell'assistenza tecnica.
- Sbocco: I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico possono trovare occupazione in strutture di laboratorio pubbliche o private, sia in regime di dipendenza sia libero professionale.
In particolare gli sbocchi occupazionali sono individuabili:
nelle diverse aree specialistiche dei laboratori ospedalieri ed extra-ospedalieri appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale
nelle analoghe strutture private e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)
nei laboratori di analisi e controllo di qualità pubblici e privati
nei laboratori di analisi degli Istituti Zooprofilattici e delle Aziende Regionali per l'Ambiente
nelle industrie biotecnologiche, chimico-farmaceutiche, agro-alimentarid, agro-chimiche
nelle agenzie di commercializzazione e comunicazione operanti nel settore della diagnostica di laboratorio
nei laboratori di ricerca universitaria ed extrauniversitaria del settore biomedico
nei centri di fecondazione assistita
- Funzioni:
- Competenze:
- Sbocco:
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