L'Università degli Studi di Trieste a ESOF2020
Le grotte, e quelle del Friuli VeneziaGiulia non fanno eccezione, da sempre hanno attirato uomini e animali, perché?Sono state usate come rifugio, stalla, luogodi sepoltura, di culto, ecc. dal Paleolitico (c. 500.000 anni da oggi) in poi: solo nel Carso triestino sono almeno 180, stando ai risultati di studi interdisciplinari che riuniscono e analizzano criticamente dati derivanti da esplorazioni speleologiche e geologiche, scavi archeologici, fonti storiche ed etnografiche. Tali risultati sono confluiti in C.R.I.G.A. - Catasto Ragionato Informatico [georiferito] delle Grotte Archeologiche (www.units.it/criga) , che a breve sarà ampliato a tutta la regione e inserito nel Catasto Speleologico Regionale, gestito dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, accessibile a tutti. Al progetto e al database C.R.I.G.A. è dedicata la serata conclusiva di Archeologia di sera 2020. Tutto il programma, elaborato dal Comune di Trieste in collaborazione con gli altri partner del Progetto di divulgazione scientifica finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “Grotte fra storia e scienza, ricerca e narrazione”, è peraltro centrato quest’anno sulle cavità naturali e antropiche. SPELEOLOGIA E ARCHEOLOGIA IN RETE. LABANCADATI DELLE GROTTE DEL FRIULI VENEZIAGIULIA, DALLAPREISTORIAAOGGI martedì 1 settembre 2020 ore 20.30 - 23.00 Museo Civico d’Antichità J. J. Winckelmann piazza della Cattedrale 1, Trieste
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