Prevenire la violenza su donne e minori: il ruolo della scuola e dell’università

29 Maggio, 2017

La violenza contro le donne e contro i minori rappresenta un infrangimento dei loro diritti umani fondamentali, nonché, per le sue conseguenze, un grave problema di salute pubblica e un costo rilevante, anche in termini economici, per la società intera.

Lo scopo del seminario che l’Università di Trieste promuove, mercoledì 31 maggio, a Roma, con il patrocinio del Senato della Repubblica e in collaborazione con la Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità Universitari, il Tavolo della legalità del FVG e Carocci Editore (vedi programma) è di discutere il ruolo di scuola e università nella prevenzione della violenza.

Così come preconizzato dalla Convenzione di Istanbul, l’istituzione scolastica, fin dalla scuola dell’infanzia, ha il compito di trasmettere a bambine e bambini i principi di rispetto e non violenza, mettendo in discussione quegli stereotipi di genere che costituiscono la base culturale della violenza.

All’Università, sempre seguendo le direttive di Istanbul nonché le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, spettano due compiti: la ricerca sulla violenza e sull’efficacia delle misure preventive, repressive e riparative, e la formazione sul tema di futuri professionisti e professioniste, tra cui: insegnanti, personale socio-sanitario, professioni giuridiche, forze dell’ordine.

Il libro presentato nel corso del seminario, “La violenza su donne e minori. Una guida per chi lavora sul campo” (a cura di P. Romito, N. Folla, M. Melato, Carocci, 2017), risponde all’esigenza di una formazione che sia aggiornata sul piano scientifico e contemporaneamente calata nella pratica, e, soprattutto, multidisciplinare. Prevenire e contrastare la violenza, sostenere le vittime, richiede che i professionisti tengano conto di aspetti molteplici e sappiano collaborare avendo obiettivi e un linguaggio comuni. Al libro hanno contribuito più di quaranta autrici e autori, provenienti da professioni, discipline, attività sociali molto diverse; dopo una disamina aggiornata delle leggi italiane, esso si focalizza principalmente sulle violenze compiute da persone note, che donne e minori subiscono soprattutto nell’ambito familiare, indicandone frequenza e caratteristiche, come riconoscerle e come aiutare chi ne è vittima. Capitoli più brevi trattano, con un’ottica di genere, la violenza subita dalle donne anziane, disabili, o coinvolte nella prostituzione. Anche le violenze sessuali subite da uomini o ragazzi sono trattate in un capitolo, così come le molestie sessuali nei luoghi di lavoro e di studio. Per la sua completezza e chiarezza di esposizione, il libro rappresenta uno strumento di formazione importante per tutte/i coloro che lavorano, o prevedono di lavorare, nella prevenzione e nel contrasto alla violenza su donne e minori.