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Universita' degli studi di Trieste  

Evelina BATAGELJ

Evelina BATAGELJ

 

FRANCESCO PETRARCA

nella rete telematica

 

Perché la rete?

Dedichiamo due parole d’apertura a sgomberare il campo da possibili fraintendimenti: perché parlare di Internet in un convegno su “Petrarca figura nodale nell’insegnamento della letteratura italiana”, cosí ricco di interventi puntuali e importanti sulla figura del grande poeta? Quale senso ha riservare qualche spazio ad un tema che può apparire vana concessione ad un vezzo tecnologico oggi molto in voga? Non si rischia di puntare l’attenzione piú sullo strumento che sui contenuti?

Certo, i rischi sono reali. Ma due sono le motivazioni forti che portano a ritenere opportuno, anzi necessario l’uso della rete nella ricerca e a scuola.

La prima: non si tratta di una moda effimera. La comunicazione nel web – che ha cominciato a coinvolgerci da appena una decina d’anni – è destinata a diventare sempre piú diffusa, comune, pervasiva. A modificare sicuramente, nel bene e nel male, e presto, le modalità di lettura, di informazione, di ricerca, di studio, di lavoro. Bisognerà quanto prima imparare a convivere con questa forma di relazione, oggi ancora opzionale, domani sicuramente imprescindibile.

La seconda: la scuola deve “guardare avanti”, perché forma le generazioni il cui pensiero, la cui attività saranno determinanti nel mondo di domani. Oggi, mentre (non quando, non poiché) noi insegniamo, loro apprendono. E oggi apprendono, si informano, comunicano in gran parte attraverso la “ragnatela grande come il mondo”. Spesso male, disordinatamente, superficialmente. Tuttavia è proprio per questo che la scuola deve porsi il problema di come guidare le capacità di lettura dei ragazzi non piú soltanto sui libri, ma anche accompagnandoli sia attraverso le immagini, i suoni, i ritmi della televisione (attualmente la loro fonte di informazione – e quindi di conoscenza – piú intensa), sia attraverso il grande mare di Internet, dove è tanto facile naufragare, attirati tra gli scogli da mille sirene o semplicemente presi/persi dal piacere di vagabondare.

 

Eccoci quindi al problema centrale della scuola: come favorire nei giovani lo sviluppo della capacità di lettura del mondo, della cultura, di se stessi in un universo della comunicazione che rispetto a quello in cui si sono formati gli insegnanti – di quaranta, cinquanta o piú anni – è totalmente cambiato, moltiplicando in modo esponenziale la quantità, la qualità, le modalità delle informazioni. La risposta che si impone è che dobbiamo imparare a conciliare l’educazione al libro, alla televisione, al web.[1] Né lo schermo né la tastiera con le loro realtà virtuali possono sostituirsi – almeno cosí sembra in questo momento – alle pagine stampate, che mantengono vive le loro prerogative, la loro sicurezza, il loro fascino (molti ragazzi continuano ad essere contemporaneamente telespettatori, navigatori e grandi lettori). Ma possono integrarle, arricchirle, arrivare lí dove non c’è biblioteca, non c’è libreria, non c’è insegnante.

La rete offre molte possibilità in piú, ai fini di una ricerca nell’ambito della letteratura dei classici, rispetto alla biblioteca, ma comporta anche delle limitazioni e dei rischi. Riassumiamoli.

 

Vantaggi:

o        Comodità di consultazione (Internet è ormai fruibile facilmente anche a casa o a scuola in tempo reale; dà la possibilità di salvare e di stampare i testi trovati).

o        Grande quantità e varietà di informazioni e di testi disponibili: dalle opere alle immagini, da testi critici “importanti” a recensioni di nuove edizioni, da saggi su riviste specialistiche ad articoli appena usciti su quotidiani, a tesi di laurea, master, dottorato. È possibile avere un quadro “completo” di tutte le istituzioni ufficiali che studiano e raccolgono ciò che riguarda la figura di un grande autore (tutti gli enti di qualche rilievo oggi possiedono un sito web). Il sistema dei links (collegamenti) consente rapidità e ricchezza di movimento anche rispetto ad ambiti paralleli – arte, storia, altri autori –. È possibile anche acquistare libri on line su cataloghi aggiornatissimi.

o        Facile reperibilità delle opere dei classici – non solo italiani e non solo classici – nella rete [2] o su CD.[3] È possibile in alcuni casi operare con modalità di ricerca testuale, partendo da parole o da stringhe di testo per identificare l’opera a cui appartengono.

 

Limitazioni:

o          Non si trovano tutti i testi voluti. Nel caso del Petrarca, ad esempio, è piú difficile reperire le opere latine: alcune Epistolae (De ascensu montis Ventosi, Ad Ciceronem,…) si trovano nella Bibliotheca Augustana (www.fh-augsburg.de/~harsch/pca-intr.html); il Bucolicum Carmen o l’Epistola ad Reinaldum Veronensem sono consultabili e scaricabili dal Progetto Petrarca di G. Bonghi (www.classicitaliani.it/index180.htm ),…

Ma è questione di tempo: ciò che è disponibile oggi cinque anni fa non c’era. La divulgazione delle opere dei classici è un’impresa compiuta perlopiú da volontari, e cresce di giorno in giorno. Notevole è in questo senso l’opera del progetto Manuzio citato in nota.

 

Rischi:

o          Una grande quantità di informazioni, una commistione indifferenziata di siti di tipologia e di qualità diversa possono comportare difficoltà di valutazione dell’importanza e dell’affidabilità delle fonti per un non esperto della materia: in una biblioteca ci si può aiutare nella ricerca grazie alla conoscenza degli editori, delle collane, della disposizione fisica dei libri. Nel web questo manca ed è possibile che qualcuno si limiti ai primi risultati della consultazione, alle prime voci di un motore come Google, Arianna o Yahoo,... Ma tutto ciò dipende sempre dall’esperienza di ricerca, dalla cultura e dall’avvedutezza di chi la compie. Come lo studente può imparare a non utilizzare, ai fini di una ricerca scolastica, il libro del nonno trovato in casa che ha una vaga attinenza al tema, o a non ricopiare pedissequamente la relativa voce dell’enciclopedia, cosí può imparare anche a non scaricare e stampare la prima informazione trovata in rete. La scuola dovrebbe servire proprio a questo: ad insegnare ai giovani a definire i problemi, ad utilizzare diversi metodi per analizzarli, ma soprattutto ad affrontarli sempre con serietà e rigore.

 

Una ricerca nel web su Francesco Petrarca

 

Se abbiamo sgomberato il campo dai dubbi e siamo disponibili ad utilizzare il web come uno dei nostri strumenti di apprendimento, siamo pronti per iniziare in classe una ricerca in rete su Petrarca. Ovviamente, la sperimentiamo prima noi.    

Il primo dato che ci colpisce è la ricchezza del materiale in rete sull’argomento: secondo una recente stima di P.Pedretti [4] sono circa 60.000 i siti che attualmente contengono la voce F. Petrarca. Vanno quindi ordinati per tipologia e vagliati in base alla loro affidabilità. Ne proponiamo schematicamente alcuni che ci appaiono rilevanti.

 

Siti ufficiali: istituzioni, enti di ricerca, università che garantiscono la scientificità delle pubblicazioni.

o               Ente Nazionale Francesco Petrarca: www.petrarca.it/default.htm. Fondazione privata sostenuta dal comune e dalla provincia di Padova, dagli anni Settanta è stata diretta da Umberto Bosco, Giuseppe Frasso, Gino Belloni. Offre il quadro delle sue attività (convegni, mostre, studi) e delle sue pubblicazioni.

o               Accademia Petrarca di lettere, arti, scienze, Arezzo: www.accademiapetrarca.it. Diretta da Luigi Firpo, nel sito presenta le sue attività, le pubblicazioni, la sua biblioteca, ricca di pregevoli incunaboli.

o               Comitato Nazionale VII Centenario della nascita di Francesco Petrarca: www.franciscus.unifi.it/indice.htm. Il sito propone, oltre alle iniziative per la celebrazione dell’anniversario del poeta, la Rassegna petrarchesca, che recensisce le edizioni, i saggi, le traduzioni, gli articoli di interesse petrarchesco pubblicati nel mondo.

o               Biblioteca Nazionale Centrale di Roma:

www.bncrm.librari.beniculturali.it/ita/bibliote/petrarca1.htm. La sezione del sito della Biblioteca Centrale Nazionale di Roma presenta edizioni antiche di opere petrarchesche.

o               Università di Trieste, Convegno Petrarca: www.units.it/convegnopetrarca.

o               Italian Culture at the Net: www.italicon.it. È il sito di un consorzio di 24 università italiane che offre moduli didattici in rete in diversi ambiti umanistici. È possibile consultare l’indice degli argomenti e dei corsi, nonché la bibliografia. Il modulo su Petrarca è stato redatto da Guido Capovilla, dell’Università di Padova. Per accedere ai testi e alla biblioteca on line è necessario abbonarsi.

o               L'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) permette attraverso il suo sito (www.iccu.sbn.it) di accedere al catalogo collettivo del Servizio Bibliotecario nazionale (SBN), la rete informatizzata di servizi nazionali alla quale sono collegate biblioteche dello Stato, degli Enti locali e delle Università.

 

Siti personali o legati a progetti di ampia portata, ritenuti affidabili per l’evidenza dei nomi dei responsabili, la possibilità di contatto con i curatori, la definizione degli aggiornamenti, l’interesse e la ricchezza dei contenuti.

o               I siti, già citati in nota, dell’associazione LiberLiber, del Progetto Manuzio, del Progetto GNUtemberg promuovono la circolazione dei libri nella rete e la  creazione di una biblioteca telematica ad accesso gratuito. Di Petrarca (www.liberliber.it/biblioteca/p/petrarca) vengono proposte delle note biografiche a cura di Roberto Gagliardi e Mirko Locatelli e i testi liberamente scaricabili del Canzoniere e dei Trionfi. Un collegamento a Internet Bookshop (www.internetbookshop.it/ser/serpge.asp) permette di consultare un ampio catalogo di libri di o su Petrarca di vari editori in vendita on line o in libreria, brevemente presentati.

o               www.letteratura.it/Petrarca a cura di Paolo Pedretti, organizza gruppi ordinati e selezionati di collegamenti (biografie – anche straniere –, opere, critica, manifestazioni, temi, link editoriali…). Rinvia a Liberliber, ad altri siti notevoli elencati di seguito, ma anche ad una biografia poco affidabile, segnalata anch’essa di seguito. Attualmente aggiornato a marzo 2004.

o               www.classicitaliani.it/index180.htm: il Progetto Petrarca (all’interno di un progetto piú ampio sulla Letteratura italiana) a cura del prof. Giuseppe Bonghi, dell’Istituto tecnico Fauser di Novara, permette l’accesso a tutte le opere in volgare e ad alcune in latino di Petrarca; offre testi di De Sanctis e biografie in latino di P. Vergerio, Giannozzo Manetti, Leonardo Bruni… Attualmente aggiornato a febbraio 2004.

o               http://xoomer.virgilio.it/brdeb/index.htm: notevole opera di sintesi della Letteratura italiana curato da Luigi De Bellis. Le pagine su F. Petrarca presentano saggi su diversi aspetti (Vita e personalità, modernità del P., Solitudine e malinconia, Laura,…) e commenti a tutte le opere petrarchesche in brevi saggi di autori diversi (M. Fubini, Carlo Cordié,…)

 

Siti di case editrici:

o               www.feltrinelli.it, www.laterza.it, www.einaudi.it, …

 

Siti raggiungibili con ricerca competente :

conoscendo i nomi di critici petrarcheschi (Ernest Hatch Wilkins, Ugo Dotti, Giovanni Getto, Mario Fubini, Giorgio Barberi Squarotti…) è possibile trovare indicazioni sulle loro pubblicazioni attraverso i piú comuni motori di ricerca (www.google.it). Per seguire percorsi specifici è consigliabile usare la procedura di Ricerca Avanzata.

 

Siti non affidabili

o               Nell’enorme rete del web chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, magari copiando e incollando testi altrui, non necessariamente in modo competente. È necessario quindi diffidare da siti di autori non conosciuti, senza riferimenti facilmente controllabili a curatori che rispondano dell’attendibilità dei dati. Un esempio di sito non affidabile è www.biblio-net.com/lett_ita/petrarca.htm: le informazioni biografiche sintetiche con accenni finali ai caratteri fondamentali dell’autore sono discutibili; per le opere si rinvia al sito di LiberLiber. Non c’è firma. Unico riferimento diretto è l’indicazione finale “di Orlin Velinov”. Ma lo strano nome, controllato attraverso un motore di ricerca, risulta essere quello di un programmatore freelance, web author e designer, che trova cosí, attraverso i classici, molto frequentati, una via d’accesso al proprio sito.

 

 

Suggestioni: una webquest in classe

 

Se abbiamo deciso di guidare gli studenti a compiere ricerche in rete oltre che in biblioteca proprio per chiarire la specificità e la complementarietà del web rispetto agli strumenti tradizionali, dopo aver effettuato una prima ricognizione del materiale a disposizione, possiamo organizzare in classe (o meglio in laboratorio) una webquest , cioè un’indagine orientata su un problema, fondata prevalentemente su risorse telematiche, che ha il fine di stimolare gli allievi ad apprendere conoscenze e ad acquisire competenze in modo attivo, attraverso strategie di problem solving e di cooperative learning.[5]

È possibile proporre agli studenti livelli diversi di ricerca, relativamente alla loro esperienza (o a quella dell’insegnante): un primo livello piú semplice può essere di carattere informativo, mirato ad acquisire in rete informazioni e immagini da confrontare con quelle dei manuali, o ad integrare informazioni già in possesso, per arricchire la quantità di dati e di concetti.

Un livello di ricerca piú problematico richiede agli studenti (e quindi anche agli insegnanti) di selezionare tra le molte possibilità informative quelle utili a rispondere ad una domanda; di elaborare una propria ipotesi interpretativa; di costruire una presentazione della propria risposta. L’insegnante deve quindi offrire indicazioni di metodo e indirizzi di ricerca: gli studenti, divisi in gruppi, devono consultare i siti proposti individuando le informazioni pertinenti e costruire la loro risposta.

In ogni caso è bene che la ricerca parta da una domanda, un tema specifico, un problema, piuttosto che da un’indicazione generica (es.: F. Petrarca), e che quindi gli studenti conoscano già per sommi capi i fondamenti dell’opera e della personalità del poeta.

Proponiamo uno schema possibile di lavoro in questo senso.

 


ESEMPIO DI WEBQUEST

Francesco Petrarca: un poeta moderno?

 

Gli studenti, nel corso delle loro ricerche, dovranno cercare di chiarire

o       se FP si sia posto in termini di continuità o di diversità con la cultura del suo tempo

o       se sia possibile parlare di “modernità” di FP anche in riferimento ai tempi nostri (gruppi 6, 7, 8 )

 

TEMI di ricerca assegnati agli studenti (8 gruppi di 3 ):

 

1    FP e il suo tempo

2    FP: la vicenda biografica

3    FP e la cultura medievale

4    Lingua volgare e lingua latina nell’opera di FP

5    Il rapporto con Dante e con Boccaccio

6    FP e l’Umanesimo: il rapporto con gli antichi

7    Religiosità e mondanità di FP

8    Il Canzoniere e Il Secretum: scelta di passi

 

COMPITI: ogni gruppo riceve un indirizzo di ricerca dettagliato. Ciascun gruppo dovrà riassumere la sua risposta alla questione in una pagina web, adeguatamente costruita, che verrà poi illustrata alla classe.

 

RISORSE: ad ogni gruppo, oltre ai siti generali comuni a tutti, vengono consigliate pagine di siti piú specifiche. Un problema è costituito dalla difficoltà di reperire in rete certi testi latini utili alla ricerca. In quel caso sarà necessario integrare con l’indagine in biblioteca sui testi scritti.

 

VALUTAZIONE: la metodologia del Webquest prevede infine una fase di autovalutazione degli allievi in base ai parametri comunicati dall’insegnante.

 

 

 



[1] Il miglior manuale per imparare ad utilizzare Internet o approfondire conoscenze anche già ottime è disponibile on line e scaricabile gratuitamente sul sito dell’editore Laterza www.laterza.it/internet/home/index.htm; è acquistabile anche in libreria (Marco Calvo, Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Marco A. Zela, Internet 2004, Laterza, Bari 2003). È uno studio ampio e aggiornato (www.laterza.it/internet/leggi/internet2004/index.htm), che affronta il complesso fenomeno Internet dal punto di vista tecnico ma anche in tutte le sue dimensioni – storica, sociale, economica –. Un ampio spazio è dedicato alla didattica (www.laterza.it/internet/leggi/internet2004/online/07_temi_05.htm). Informazioni sugli autori: www.laterza.it/internet/autori/index.htm.

[2] Si segnala in questo senso il fondamentale sito www.liberliber.it, che mette a disposizione la consultazione e lo scaricamento gratuiti delle opere di moltissimi autori italiani e di alcuni stranieri (da Dante a Shakespeare, da Matilde Serao alla Storia di fra Michele minorita ), oltre che di tesi o di alcune riviste. L’associazione Liberliber, che si basa sul lavoro di volontari, offre anche, con la richiesta di un modico rimborso spese, la versione su supporto CD di tutti i testi al momento disponibili. Liberliber supporta il progetto Manuzio per una libreria telematica accessibile a tutti gratuitamente (www.liberliber.it/progetti/manuzio), il progetto GNUtemberg (www.gnutemberg.org ) e molte altre iniziative (LibriLiberi, LiberScuola, LiberMusica…)

[3] Vedi il sopra citato LiberLiber, o le collezioni LIZ Zanichelli, Letteratura italiana Acta / D’Anna / L’espresso….

[5] Per approfondimenti sulla natura e le funzioni di questa modalità di ricerca consigliamo di visitare qualche sito: www.bibliolab.it/webquest.htm; www.irrepuglia.it/webquest/irre_tic.htm; www.indire.it/studidicaso/html/index.php?id_cs=380 ; http://webquest.sdsu.edu; www.babylonia-ti.ch/webquestit.htm.

Un esempio molto valido e recente di applicazione di questo metodo si può trovare nel lavoro in lingua inglese compiuto in una classe finale di liceo dalla professoressa Lucia Bartolotti sull’età vittoriana: www.liceopetrarcats.it/webquest.htm e, piú ampiamente, www.liceopetrarcats.it/multimedialità.htm (descrizione dell’esperienza).

 

© Copyright 2001 CSIA - University of Trieste Ultima modifica il 01.09.2005
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