Comunicazione interlinguistica applicata alle professioni giuridiche

12 Aprile, 2017

“Comunicazione interlinguistica applicata alle professioni giuridiche”: dall’A.A: 2017/2018 un nuovo corso di laurea unico nel suo genere.

È una novità assoluta a livello italiano e internazionale: il nuovo corso di laurea triennale in Comunicazione interlinguistica applicata alle professioni giuridiche (in fase di accreditamento), che partirà nell’a.a. 2017-2018, offrirà un percorso formativo che associa una solida preparazione nelle discipline del diritto a un’altrettanto solida preparazione alla traduzione e alla comunicazione interlinguistica. Il nuovo percorso, attivato presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione, andrà ad aggiungersi al corso triennale in Comunicazione interlinguistica applicata già presente nell’offerta didattica.
Gli studenti saranno selezionati, per un numero massimo di 60, con un esame di ammissione su due lingue straniere: la prima, comune a tutti gli iscritti, sarà l’inglese, mentre la seconda potrà essere scelta tra francese, spagnolo e tedesco. Il piano di studi prevede - tra gli altri - tre esami annuali per ciascuna delle due lingue di studio, esami di lingua italiana, esami in materie giuridiche, tra cui Elementi di diritto costituzionale, Elementi di diritto privato, Diritto dell’Unione Europea, Principi di diritto penale, Diritto internazionale, Sistemi giuridici comparati e Elementi di diritto processuale.
 
«Questo nuovo corso», spiega la Direttrice del Dipartimento, Prof.ssa Lorenza Rega, «ci consente di mettere pienamente a frutto, anche in termini didattici, la collaborazione tra le due anime della nostra struttura: quella giuridica e quella linguistica. Da sempre i nostri corsi di laurea per interpreti e traduttori hanno una forte vocazione alla comunicazione interlinguistica nei settori specialistici: la nuova laurea esalta tale vocazione grazie all’apporto dei docenti della sezione di studi giuridici, presso il quale è attivo il corso di laurea in Giurisprudenza, giudicato tra i migliori a livello nazionale.»
 
Gli sbocchi occupazionali della nuova laurea triennale sono molteplici: studi forensi a dimensione nazionale e internazionale, studi notarili, uffici legali di imprese e istituzioni pubbliche italiane e straniere. I laureati potranno inoltre svolgere attività di assistenza linguistico-legale nella comunicazione con il pubblico straniero e, in ambito d'impresa, nei rapporti con i mercati esteri. Durante gli studi gli iscritti al nuovo corso di laurea potranno contare su un’estesa rete di rapporti nazionali e internazionali per tirocini formativi e periodi di studio all’estero.
 
I laureati che intendono proseguire gli studi potranno non solo iscriversi alla laurea magistrale in Traduzione specialistica e interpretazione di conferenza, ma anche vedersi riconosciuti gli esami sostenuti ai fini della laurea in Giurisprudenza. Una recente modifica di quest’ultimo corso di studio rende possibile laurearsi a Trieste attraverso un innovativo “3+3” (alla laurea triennale basterà aggiungere 3 anni per laurearsi in Giurisprudenza) e accedere così, oltre ai tradizionali sbocchi lavorativi nell’avvocatura, nel notariato e nella magistratura, anche alla professione di giurista-linguista presso le Istituzioni dell’Unione Europea.

Per informazioni: http://iuslit.units.it/it/node/10472